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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6425 del 1 giugno 1994
«Fuori dalle ipotesi disciplinate dall'art. 97 del D.P.R. n. 309/1990, l'attività del cosiddetto agente provocatore che, d'accordo con la polizia giudiziaria, propone ad uno spacciatore e realizza la compravendita di droga al fine di farlo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 710 del 13 gennaio 2011
«Esercitata l'azione risarcitoria, da parte del nuovo curatore fallimentare, nei confronti di una banca, per la sottrazione di somme depositate su libretto di deposito a risparmio nominativo intestato ad un fallimento, ma oggetto di indebiti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3245 del 5 marzo 2003
«La perdita della capacità processuale del fallito (dalla dichiarazione di fallimento alla chiusura della procedura) non è assoluta, ma relativa, onde è ancora possibile ottenere la condanna del fallito, sempre che, però, essa sia fondata su di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12563 del 8 luglio 2004
«In tema di sanzioni amministrative, il fallimento del trasgressore, sopravvenuto alla commissione della violazione amministrativa, non impedisce l'emanazione dell'ordinanza-ingiunzione di pagamento della sanzione pecuniaria, né la notifica del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8676 del 26 giugno 2000
«Le somme dovute dall'assicuratore in forza di assicurazione sulla vita (le quali, a mente del primo comma dell'art. 1923 c.c., «non possono essere sottoposte ad azione esecutiva o cautelare») vanno escluse dall'attivo fallimentare, ex art. 46 n. 5...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13342 del 19 luglio 2004
«L'assicuratore, convenuto in giudizio dall'assicurato per il pagamento dell'indennita assicurativa, in virtù del principio di economia processuale, può agire nella medesima sede a tutela del proprio diritto di surrogazione, anche in difetto del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17751 del 30 luglio 2009
«La natura assistenziale e previdenziale del trattamento di fine rapporto ne giustifica, in caso di fallimento dell'avente diritto, l'assoggettabilità allo speciale regime previsto dall'art. 46 della legge fall., che, in deroga alla generale regola...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1879 del 27 gennaio 2011
«Il curatore del fallimento che proponga domanda giudiziale di risarcimento dei danni conseguenti ad un sinistro stradale verificatosi, in danno del fallito, in epoca antecedente al fallimento, non agisce in sostituzione dei creditori al fine della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7468 del 31 marzo 2011
«Il contratto concluso per effetto di truffa, penalmente accertata, di uno dei contraenti in danno dell'altro è non già radicalmente nullo (ex art. 1418 c.c., in correlazione all'art. 640 c.p.), sebbene annullabile ai sensi dell'art. 1439 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17310 del 23 luglio 2009
«In caso di emissione di assegno circolare su richiesta di persona già dichiarata fallita, l'inefficacia di tale atto, al pari di quella degli atti che determinano la successiva circolazione del titolo di credito - se compiuti in pagamento di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18222 del 3 luglio 2008
«Nel caso di fallimento del traente di una cambiale tratta, il trattario che al momento del fallimento non aveva ancora accettato il titolo non è liberato se lo paga nelle mani del prenditore, a nulla rilevando che abbia incolpevolmente ignorato il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14382 del 8 luglio 2005
«In tema di inefficacia dei pagamenti ricevuti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento (art. 44, secondo comma, legge fall.), ove la banca girataria per l'incasso di un assegno sbarrato, presentato da un suo cliente, non si limiti ad...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12159 del 10 dicembre 1993
«Qualora il fallito, dopo la data dell'apertura della procedura concorsuale, intraprenda una nuova attività d'impresa, e si avvalga, per le operazioni finanziarie ad essa inerenti, di un conto corrente bancario, i relativi atti non ricadono nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5884 del 14 giugno 1999
«Di fronte alla minaccia dell'esecuzione forzata in base ad un decreto d'ingiunzione dichiarato esecutivo per mancata opposizione, l'ingiunto, che sostenga l'inesistenza della notificazione del decreto stesso, cioè deduca che nei suoi riguardi non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 157 del 17 marzo 1993
«A seguito dell'entrata in vigore, alla data dell'1 gennaio 1993, del D.L.vo 30 aprile 1992 n. 285, recante il nuovo codice della strada, l'inottemperanza, senza giustificato motivo, all'ordine dell'autorità di presentarsi, entro il termine da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8077 del 22 maggio 2012
«La nullità della citazione, ai sensi dell'art. 164, quarto comma, c.p.c., può essere dichiarata soltanto allorché l'incertezza investa l'intero contenuto dell'atto, mentre, allorché sia possibile individuare uno o più domande sufficientemente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12706 del 18 ottobre 2001
«Posto che, ai sensi dell'art. 166 c.p.c., la costituzione del convenuto in autonomi e separati processi non può che avvenire con separate comparse di risposta, in via eccezionale, qualora dalle risultanze e dagli atti del processo emerga che il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4251 del 9 febbraio 1994
«In tema di sequestro probatorio, disciplinato dall'art. 253 nuovo c.p.p., la sussistenza delle esigenze probatorie va in ogni caso verificata, sia che il sequestro riguardi cose pertinenti al reato, sia che abbia avuto ad oggetto il corpo del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10876 del 11 maggio 2007
«Il successore a titolo particolare nel diritto controverso non è terzo, bensì l'effettivo titolare del diritto in contestazione, tanto da poter essere destinatario dell'impugnazione proposta dall'avversario del cedente e da poter resistere alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2654 del 23 luglio 1993
«Ai fini della proroga dei termini di custodia cautelare, accertamenti particolarmente complessi possono essere anche quelli che si renda necessario compiere a carico di altri soggetti, la cui presunta responsabilità venga a delinearsi nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1816 del 2 luglio 1993
«La rinnovazione della misura cautelare prevista dall'art. 301 c.p.p. si differenzia ontologicamente dalla proroga contemplata nell'art. 305 stesso codice; quest'ultimo istituto è in sostanza un autonomo titolo di detenzione rispetto all'originaria...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18597 del 12 settembre 2011
«Qualora il cliente della banca, a garanzia del proprio adempimento, vincoli un titolo di credito o un documento di legittimazione individuati, anche al portatore, e non conferisca alla banca il potere di disporre del relativo diritto, si esula...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11692 del 1 giugno 2005
«Alla luce della sentenza n. 204 del 1989 della Corte costituzionale, sui crediti di lavoro dovuti al dipendente di imprenditore dichiarato fallito è dovuta la rivalutazione monetaria anche in riferimento al periodo successivo all'apertura del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19219 del 4 settembre 2009
«L'ammissione al passivo concorsuale, in via ipotecaria, del credito per capitale derivante da un mutuo ipotecario non comporta la collocazione nello stesso grado anche del credito relativo alle spese per l'anticipata estinzione del mutuo, trovando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2744 del 27 marzo 1997
«Le ordinanze emesse dal giudice istruttore nel corso del processo divengono inefficaci nell'ipotesi di successiva pronunzia che disponga in tal senso, in modo esplicito (come nel caso della loro modifica da parte dello stesso giudice istruttore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14581 del 30 luglio 2004
«Il quarto comma dell'art. 183 c.p.c. — nella formulazione da ultimo novellata dall'art. 5 D.L. 18 ottobre 1995, n. 432, conv., con modif., nella legge 20 dicembre 1995, n. 534 — consente all'attore di proporre nella prima udienza di trattazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9570 del 9 maggio 2005
«Nella controversia concernente la legittimità o meno del licenziamento, non dà luogo ad un'illegittima immutazione del titolo del recesso la mera diversità di qualificazione giuridica data dal giudice al fatto delle esorbitanti assenze del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3938 del 23 giugno 1980
«Qualora l'autore modifichi la domanda ampliando il petitum, senza variare il fatto giuridico posto a fondamento della pretesa, oltre i limiti della competenza per valore del giudice adito, questi, trattandosi di emendatio e non di mutatio libelli,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1233 del 28 gennaio 2003
«L'azione di arricchimento senza causa costituisce un'azione autonoma rispetto sia all'azione cambiaria, sia all'azione causale esercitata con l'utilizzo della cambiale quale promessa di pagamento, in quanto la prima implica l'allegazione e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8962 del 12 maggio 2004
«In tema di ordinanza anticipatoria di condanna, emessa dal giudice una volta esaurita l'istruzione, l'espressione «parte intimata» usata dall'ultimo comma dell'art. 186 quater c.p.c., non sta a designare la posizione della parte in quanto e se...»