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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28663 del 27 dicembre 2013
«La figura dell'assorbimento in senso proprio ricorre quando la decisione sulla domanda assorbita diviene superflua, per sopravvenuto difetto di interesse della parte, la quale con la pronuncia sulla domanda assorbente ha conseguito la tutela...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7653 del 16 maggio 2012
«Il vizio di omessa pronuncia su una domanda o eccezione di merito, che integra una violazione del principio di corrispondenza tra chiesto pronunciato ex art. 112 c.p.c., ricorre quando vi sia omissione di qualsiasi decisione su di un capo di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20311 del 4 ottobre 2011
«Ad integrare gli estremi del vizio di omessa pronuncia non basta la mancanza di un'espressa statuizione del giudice, ma è necessario che sia stato completamente omesso il provvedimento che si palesa indispensabile alla soluzione del caso concreto:...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16152 del 8 luglio 2010
«Il principio secondo il quale la portata precettiva di una pronunzia giurisdizionale va individuata tenendo conto non soltanto del dispositivo, ma anche della motivazione, trova applicazione soltanto quando il dispositivo contenga comunque una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5842 del 10 marzo 2010
«La richiesta di rinvio alla Corte di giustizia CE su una questione pregiudiziale di interpretazione del diritto comunitario, in applicazione dell'art. 234 del Trattato CE, non è configurabile come autonoma domanda, rispetto alla quale, nel caso di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19693 del 17 luglio 2008
«Il provvedimento di riunione di cause, che si adegua al principio dell'economia dei giudizi, costituisce espressione del potere ordinatorio del giudice che lo esercita incensurabilmente, e, pertanto, non è suscettibile di impugnazione dinanzi ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12084 del 24 maggio 2007
«La mancata statuizione — nel dispositivo della sentenza — in ordine ad un determinato capo della domanda configura il vizio di omessa pronuncia riguardo a quel capo, denunciabile ai sensi dell'articolo 112 c.p.c., non potendo la esistenza della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3388 del 18 febbraio 2005
«Poichè il vizio di omessa pronuncia si concreta nel difetto del momento decisorio, per integrare detto vizio occorre che sia stato completamente omesso il provvedimento indispensabile per la soluzione del caso concreto: il che si verifica quando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3403 del 20 febbraio 2004
«Il vizio di omessa pronuncia — configurabile allorchè manchi completamente il provvedimento del giudice indispensabile per la soluzione del caso concreto — non ricorre nel caso in cui, seppure manchi una specifica argomentazione, la decisione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4317 del 6 aprile 2000
«Ad integrare gli estremi del vizio di omessa pronuncia non basta la mancanza di una espressa statuizione del giudice, ma è necessario che sia stato completamente omesso il provvedimento che si palesa indispensabile alla soluzione del caso concreto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1358 del 18 febbraio 1999
«La questione di legittimità costituzionale di una norma, in quanto strumentale rispetto alla domanda che postuli l'applicazione della norma medesima, non può formare oggetto di un'autonoma istanza rispetto alla quale, in difetto di esame, sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4498 del 15 maggio 1996
«Il vizio di omessa pronuncia correlato alla violazione dell'art. 112 c.p.c. è configurabile soltanto in ipotesi di mancanza di una decisione in ordine ad una domanda o ad un assunto che richieda una statuizione di accoglimento o di rigetto ed è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2869 del 11 marzo 1995
«La mancata statuizione delle spese del giudizio integra una vera e propria omissione di carattere concettuale e sostanziale e costituisce un vizio della sentenza, stante la mancanza di qualsiasi decisione da parte del giudice in ordine ad una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3494 del 13 aprile 1996
«Il mancato esame di un'istanza istruttoria può dar luogo al vizio di omessa o insufficiente motivazione solo quando l'istanza attenga a circostanze che, con giudizio di certezza e non di mera probabilità avrebbero potuto indurre ad una decisione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11639 del 22 giugno 2004
«L'interpretazione della domanda spetta al giudice del merito, per cui, ove questi abbia espressamente ritenuto che una certa domanda era stata avanzata — ed era compresa nel thema decidendum tale statuizione, ancorché erronea non può essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11455 del 19 giugno 2004
«Il principio della corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato, fissato dall'art. 112 c.p.c. — che implica il divieto per il giudice di attribuire alla parte un bene non richiesto o comunque di emettere una statuizione che non trovi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21745 del 11 ottobre 2006
«Essendo l'appello un mezzo di gravame con carattere devolutivo pieno, non limitato al controllo di vizi specifici, ma rivolto ad ottenere il riesame della causa nel merito, il principio della necessaria specificità dei motivi — previsto dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7220 del 21 marzo 2013
«È affetta dal vizio di ultrapetizione, ex art. 112 c.p.c., la decisione resa all'esito di un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, la quale - revocato parzialmente il provvedimento monitorio - ordini, in assenza di apposita domanda, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 475 del 17 gennaio 2002
«Non costituisce violazione dell'art. 112 c.p.c. l'accoglimento, anche d'ufficio, fatto dal giudice, di una domanda che rientri in quella, di maggiore ampiezza, ritualmente proposta dalla parte (alla quale, del resto, è sempre consentito procedere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 752 del 23 gennaio 2002
«I danni futuri consistenti nelle spese che la vittima di un incidente stradale dovrà sostenere per cure ed assistenza, comprese quelle occorrenti per la collaborazione di terzi nelle faccende domestiche e personali, sono risarcibili purché il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11164 del 7 maggio 2008
«Quando il giudice adito con la prospettazione della idoneità di determinati fatti ad integrare la fattispecie costitutiva di una domanda di tutela del possesso ritiene che essi integrerebbero invece, astrattamente, i fatti costitutivi di una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12146 del 1 dicembre 1998
«L'applicazione all'eccezione di prescrizione — la cui essenza è rappresentata dalla richiesta di accertamento dell'estinzione del diritto vantato dalla controparte per il decorso del tempo — del principio secondo cui la parte ha l'onere nel...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1099 del 3 febbraio 1998
«In relazione all'opzione difensiva del convenuto consistente nel contrapporre alla pretesa attorea fatti ai quali la legge attribuisce autonoma idoneità modificativa, impeditiva o estintiva degli effetti del rapporto sul quale la predetta pretesa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11559 del 4 settembre 2000
«Il vizio di extrapetizione in cui sia incorso il giudice determina una nullità relativa della decisione non rilevabile d'ufficio, e perciò per poter essere corretto dal giudice del gravame deve formare oggetto di specifico motivo di impugnazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3185 del 11 febbraio 2010
«È inammissibile, per difetto d'interesse, il ricorso per cassazione proposto dal curatore fallimentare avverso la sentenza della corte d'appello che, nel pronunciare in ordine all'appello proposto dal fallito avverso una sentenza dichiarativa di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11756 del 19 maggio 2006
«l vizio di omessa pronuncia da parte del giudice d'appello è configurabile allorché manchi completamente l'esame di una censura mossa al giudice di primo grado; la violazione non ricorre nel caso in cui il giudice d'appello fondi la decisione su...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19274 del 24 settembre 2004
«Qualora il giudice di primo grado, nel decidere sulla domanda riconosca all'attore un diritto diverso da quello del quale egli ha chiesto il riconoscimento e l'attore impugni la decisione deducendo l'errore compiuto dal primo giudice, senza che a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1108 del 9 febbraio 1999
«L'art. 112 c.p.c. impone al giudice di rispettare il principio della corrispondenza della pronuncia a quella richiesta e di non sostituire di ufficio una diversa azione a quella formalmente proposta, ponendo a fondamento della decisione fatti e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2076 del 13 febbraio 2002
«In virtù del principio di disponibilità delle prove, di cui all'art. 115 c.p.c., il giudice deve porre a fondamento della decisione le prove proposte dalle parti. Al riguardo, non è, peraltro, sufficiente che una determinata circostanza sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5149 del 6 aprile 2001
«Il giudice ha il potere-dovere di esaminare i documenti prodotti dalla parte o allegati dal consulente alla propria relazione solo nel caso in cui la parte, interessata, ne faccia specifica istanza esponendo nei propri scritti difensivi gli scopi...»