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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5494 del 16 novembre 1996
«Nei procedimenti incidentali in materia di misure cautelari personali gli effetti delle relative decisioni permangono fino a quando non intervenga un mutamento della situazione processuale che legittimi il riesame della questione. Ed invero, nella...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11 del 10 settembre 1992
«La reiterazione del provvedimento impositivo della custodia cautelare in carcere, ammessa quando il precedente provvedimento sia rimasto caducato per ragioni puramente formali, deve invece ritenersi preclusa allorquando il provvedimento sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 389 del 14 gennaio 1998
«In tema di false dichiarazioni a pubblico ufficiale (art. 495 c.p.) è affetta da vizio logico di motivazione la sentenza che escluda l'elemento psicologico del reato per ignoranza da parte dell'imputato di una precedente sentenza dichiarativa di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9650 del 22 settembre 1990
«L'art. 2914 c.c. — per cui sono inefficaci nei confronti del creditore pignorante e di quelli intervenuti nell'esecuzione le cessioni di credito notificate al debitore o da lui accettate successivamente al pignoramento — opera anche in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2056 del 23 febbraio 2000
«In tema di procedure concorsuali, il carattere officioso del giudizio di omologazione del concordato preventivo implica il potere dovere del giudice procedente di accertarne d'ufficio le condizioni.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2546 del 7 marzo 2000
«Poiché anche nel processo fallimentare la pubblicazione costituisce il momento in cui la sentenza viene giuridicamente ad esistenza mentre la deliberazione in camera di consiglio è momento interno all'organo decidente privo di effetti immediati e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 226 del 12 gennaio 1999
«In caso di concordato preventivo con cessione dei beni ai creditori, la chiusura del procedimento concorsuale segna per l'imprenditore ammesso al concordato la definitiva perdita di tutti i diritti sui beni stessi, con la conseguente sua carenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18046 del 19 aprile 2004
«In tema di patteggiamento, il semplice errore di calcolo nella determinazione finale della pena, sulla quale si forma il consenso delle parti, non può costituire valido motivo di ricorso per cassazione, essendo da escludere, in detta ipotesi, che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6093 del 24 febbraio 2000
«In tema di correzione di errore materiale, la regola generale in base alla quale non è consentita tale correzione quando essa si risolverebbe nella modifica essenziale o nella sostituzione di una decisione già assunta, non può ritenersi operante,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30581 del 6 agosto 2001
«L'annullamento in sede di legittimità della sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, implicando la esclusione della validità dell'accordo nei termini in cui le parti lo avevano raggiunto, comporta che la valutazione che il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4527 del 16 aprile 1998
«Nel caso di ripetuti annullamenti con rinvio, pronunciati dalla Suprema Corte nell'ambito dello stesso procedimento, il giudice che ha emesso la sentenza oggetto del primo annullamento ben può essere competente, quale giudice di rinvio, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31828 del 24 settembre 2002
«Per la configurabilità del reato di bancarotta c.d. impropria, previsto dall'art. 223, comma 2, n. 1 del R.D. 16 marzo 1952, n. 267, come modificato dall'art. 4 del D.L.vo 11 aprile 2002, n. 61, si richiede la sussistenza di un rapporto di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6019 del 14 giugno 1993
«Deve escludersi che la disciplina della revisione prevista dal nuovo c.p.p. consenta di rilevare cause di estinzione del reato già risultanti dagli atti e «sfuggite» al controllo della Cassazione, non potendosi intendere la «novità» della prova...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18066 del 9 settembre 2005
«In tema di procedure concorsuali, nel caso in cui un'impresa in amministrazione controllata venga sottoposta a liquidazione coatta amministrativa, quest'ultima procedura, in quanto strumentale alla liquidazione dell'impresa, é incompatibile con la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6532 del 19 maggio 2000
«Nel liquidare il compenso del commissario giudiziale di amministrazione controllata, il giudice, coerentemente con la ratio del criterio introdotto dagli artt. 1 e 5 del D.M. n. 570 del 1992, adotta misure percentuali differenziate, massime per i...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6178 del 9 dicembre 1985
«Qualora il tribunale, in relazione ad istanza di dichiarazione dello stato d'insolvenza a carico d'imprenditore che si assuma soggetto a liquidazione coatta amministrativa, convochi detto imprenditore in Camera di Consiglio, a norma dell'art. 195...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5396 del 6 ottobre 1988
«Qualora una pluralità di creditori abbiano domandato il fallimento di una società assoggettata a liquidazione coatta amministrativa, e le Sezioni unite della Suprema Corte, in sede di regolamento preventivo proposto in relazione all'istanza di uno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6544 del 11 maggio 2001
«In tema di liquidazione coatta amministrativa, nel caso di esercizio da parte del commissario liquidatore dell'azione revocatoria di cui all'art. 67, comma secondo, l. fall., al fine di vedere revocati i pagamenti intervenuti nell'anno precedente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7878 del 5 aprile 2006
«La conversione di una procedura concorsuale in un'altra, pur implicando che la procedura debba proseguire secondo le regole di quella in cui si è mutata, non equivale ad una revoca della precedente in coerenza con l'esigenza di conservazione degli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25174 del 15 ottobre 2008
«La liquidazione coatta amministrativa costituisce un procedimento avente natura amministrativa e, con il deposito in cancelleria, lo stato passivo formato dal commissario liquidatore non acquista carattere giurisdizionale, ma assolve ad una mera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9926 del 14 marzo 2012
«La Corte di Cassazione, qualora accolga un ricorso straordinario per errore di fatto, ai sensi dell'art. 625-bis, comma quarto, cod. proc. pen., adottati i provvedimenti necessari per correggere l'errore, può immediatamente pronunciarsi sul merito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41918 del 30 ottobre 2009
«Integra errore materiale, che legittima la proposizione di ricorso straordinario per errore di fatto a norma dell'art. 625 bis c.p.p, la mancata rilevazione della deduzione difensiva di avvenuta prescrizione del reato (nella specie, maturata dopo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45807 del 11 dicembre 2008
«Può farsi ricorso alla procura straordinaria di cui all'art. 625 bis c.p.p. per dare esecuzione ad una sentenza della Corte europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo che ha rilevato una violazione del diritto di difesa occorsa nel giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24666 del 31 maggio 2004
«È inammissibile, per decorso limiti temporali, il ricorso straordinario reiterato personalmente dall'imputato avverso la stessa sentenza, già oggetto di ricorso straordinario proposto dal difensore dichiarato inammissibile. (Tale principio è stato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12893 del 20 marzo 2003
«È inammissibile il ricorso straordinario per errore di fatto con il quale si deduca non un vizio determinato da inesatta percezione della realtà nella quale sia incorsa la Corte di cassazione in sua precedente decisione, bensì un preteso errore di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16103 del 30 aprile 2002
«In tema di correzione dell'errore di fatto, poiché la relativa richiesta è ammessa solo a favore del condannato e l'art. 625 bis c.p.p. ha natura di norma eccezionale, possono costituire oggetto dell'impugnazione straordinaria esclusivamente quei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45826 del 24 novembre 2001
«In tema di esecuzione, il principio secondo cui la competenza per l'esecuzione appartiene al giudice di secondo grado con riferimento a tutti gli imputati anche nella ipotesi che la sentenza abbia riformato solo per alcuni di essi la condanna...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6257 del 26 febbraio 1998
«La competenza del giudice dell'esecuzione ha carattere funzionale ed è perciò assoluta e inderogabile: ogni sua violazione, pertanto, non solo può essere dedotta dalla parte interessata, pubblica o privata, nell'ambito dello stesso contesto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16940 del 9 aprile 2004
«La rinnovazione del dibattimento in appello, essendo finalizzata alla riassunzione di prove già acquisite o all'acquisizione di nuove prove, non si riferisce agli atti già formati e acquisiti al processo; conseguentemente, non costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6875 del 14 luglio 1997
«Non è abnorme né nulla l'ordinanza, con la quale si revoca una precedente, ammissiva della rinnovazione parziale del dibattimento, in quanto si ritengono sufficienti le prove acquisite. L'apprezzamento del giudice di merito sulla sufficienza e...»