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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 54827 del 6 dicembre 2017
«...presupposto della finalità perseguita, ha osservato che il denaro rinvenuto nel corso di una perquisizione non è necessariamente profitto del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, accertato contestualmente al sequestro).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15237 del 5 aprile 2018
«Il diritto alla riparazione per l'ingiusta detenzione va escluso quando il proscioglimento sia intervenuto a seguito della dichiarata illegittimità costituzionale della norma incriminatrice, che - per l'identità degli effetti e la comune...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7893 del 19 febbraio 2018
«Non v'è correlazione tra accusa e sentenza ove il giudice, a fronte di un'imputazione di partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di ogni genere, pronunci condanna per il reato continuato di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3645 del 13 aprile 1999
«In tale quadro, deve ritenersi che ricorra il vizio di falsa applicazione di legge, denunciabile in Cassazione, nel caso in cui il giudice di merito, nel valutare la gravità del comportamento del lavoratore licenziato, a causa di episodi limitati...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10075 del 28 settembre 1987
«...violenza, che caratterizza tale reato e lo differenzia da quello di furto, consista nel porre taluno in stato di incapacità di volere o di agire, che può essere procurata anche mediante l'uso di sostanze stupefacenti o con qualsiasi altro mezzo.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2890 del 4 marzo 1988
«...materiale) che costituisce il reato poi effettivamente commesso. (Nella specie si è ritenuta commessa nel territorio dello Stato la consegna di sostanze stupefacenti avvenuta interamente all'estero, ma già preventivamente concordata in Italia).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14154 del 24 ottobre 1989
«Lo stato di tossicodipendenza non integra il vizio parziale di mente, ove non sia provato che il soggetto sia affetto da intossicazione cronica da sostanze stupefacenti che abbia prodotto un'alterazione psichica permanente.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13348 del 11 ottobre 1990
«Ai fini della determinazione della legge più favorevole, il giudizio di comparazione tra leggi susseguentesi nel tempo deve avere come unico oggetto il raffronto tra le disposizioni che disciplinano la stessa materia, vale a dire il reato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 341 del 17 gennaio 1992
«...alla determinazione del danno patrimoniale), sia perché bisogna tener conto non solo dei danni immediati arrecati alla salute del tossicodipendente, ma anche di quelli non immediati ma pur sempre ricollegabili all'uso delle sostanze stupefacenti.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1620 del 19 maggio 1993
«...il criterio di collegamento stabilito dall'art. 9, primo comma, c.p.p., in presenza di un'importazione di sostanze stupefacenti in ordine alla quale non si era stati in grado di determinare il luogo di superamento della linea di confine.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 209 del 1 marzo 1993
«L'innovazione introdotta nella prima parte del primo comma dell'art. 4 bis della legge n. 354 del 1975 — nella quale è previsto il delitto di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti — dal D.L. n. 306 del 1992,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11360 del 10 novembre 1994
«In materia di reati concernenti sostanze stupefacenti, quanto alla possibilità di concorso fra le ipotesi di acquisto e di tentativo di importazione, l'art. 73, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 elenca una serie di condotte tipiche, con la previsione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3127 del 10 settembre 1994
«...tema di condanna per detenzione di sostanze stupefacenti di cui era stata richiesta la revoca, alla luce della normativa post-referendaria in materia, deducendosi che nel capo di imputazione era mancata la contestazione della finalità di spaccio.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4094 del 16 dicembre 1994
«Una volta dimostrata l'esistenza dell'associazione per delinquere di tipo mafioso, per la configurazione dell'associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti — delitti che possono tra di loro concorrere, in quanto le...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10810 del 16 dicembre 1996
«...di «fiancheggiatori» di una organizzazione mafiosa dedita invece al traffico di rilevanti quantitativi di sostanze stupefacenti costituisse elemento di prova idoneo a ritenere questi responsabili del delitto previsto dall'art. 74 D.P.R. 309/90).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1434 del 4 giugno 1996
«...per il reato di appartenenza ad una associazione volta allo spaccio di sostanze stupefacenti, poiché nel procedimento relativo all'ordinanza impugnata non veniva neanche ipotizzata l'esistenza di una associazione finalizzata al narcotraffico).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4714 del 9 maggio 1996
«I reati associativi di cui agli artt. 416 bis c.p. — associazione per delinquere di stampo mafioso — e 74, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 — associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti — avendo scopi diversi e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6171 del 19 dicembre 1996
«Tuttavia, qualora ci si trovi in presenza di un'organizzazione criminale composta di vari gruppi operanti su di un vasto territorio nazionale ed estero, i cui raccordi per il conseguimento dei fini dell'associazione prescindono dal territorio, né...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3208 del 7 aprile 1997
«La detenzione di sostanze stupefacenti diverse, nella specie cocaina ed hashish, integra due autonome ipotesi di reato tra le quali è possibile ravvisare la continuazione, trattandosi di distinte azioni tipiche a diversa oggettività giuridica, con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 321 del 28 febbraio 2000
«...di illecita importazione di sostanze stupefacenti in Italia, i quali sequestrino l'ostaggio intendendo conoscere il luogo ove la vittima del sequestro abbia nascosto la sostanza, o in caso di intervenuta vendita, ottenere il suo controvalore.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17104 del 24 febbraio 2001
«In tema di stupefacenti, poiché la destinazione ad uso di terzi costituisce elemento essenziale del reato, la persona trovata in possesso di sostanza stupefacente va considerata, almeno fino a che nei suoi confronti non siano emersi concreti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35637 del 17 settembre 2003
«La detenzione di sostanze stupefacenti di specie diverse, in quanto ricomprese in differenti tabelle, integra due autonome ipotesi di reato tra le quali è possibile ravvisare la continuazione, trattandosi di distinte azioni tipiche a diversa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35641 del 17 settembre 2003
«Ne consegue che non è applicabile il disposto di cui all'art. 63 c.p.p. alle dichiarazioni rese da soggetti tossicodipendenti cessionari di sostanze stupefacenti, non essendo prospettabile a loro carico alcun elemento di responsabilità penale, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2509 del 24 gennaio 2004
«...previste dall'art. 75 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 sono collegate solo all'importazione, acquisto o detenzione di sostanze stupefacenti, ed essendo irrilevante, ai fini che qui interessano, la mera eventualità di un danno all'immagine.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19384 del 20 maggio 2005
«In tema di favoreggiamento personale, l'esimente di cui all'art. 384 c.p. è configurabile a favore della persona che ha negato l'acquisto ed il consumo di sostanze stupefacenti, in considerazione del rischio di un grave ed inevitabile nocumento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2612 del 27 gennaio 2005
«È configurabile il concorso formale tra il reato di associazione di tipo mafioso previsto dall'art. 416 bis c.p. e quello di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, di cui all'art. 74 D.P.R. 9 ottobre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35034 del 29 settembre 2005
«La fattispecie associativa finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti (art. 74 D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309) non si pone in rapporto di specialità con la figura associativa prevista dall'art. 416 bis c.p. (associazione di stampo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45283 del 14 dicembre 2005
«...tra il reato sessuale ed il delitto di cessione di sostanze stupefacenti alla vittima, anche se l'imputato era stato assolto da tale ultimo delitto perché non era stata adeguatamente provata la sua compartecipazione in tale episodio criminoso).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11998 del 22 marzo 2007
«...dato o concorso a darvi causa per dolo o colpa grave. Intrattenere rapporti per la cessione di sostanze stupefacenti è comportamento caratterizzato da colpa grave, con la conseguenza che non è ammissibile il suddetto indennizzo. (Mass. redaz.).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27052 del 3 luglio 2008
«...pari gravità, l'individuazione dell'aumento operato per ciascuna ipotesi di reato. (Fattispecie relativa ad una pluralità di episodi di spaccio di sostanze stupefacenti per i quali è prevista la medesima pena edittale nel minimo e nel massimo ).»