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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4480 del 6 febbraio 1995
«La mancata verbalizzazione, da parte della polizia giudiziaria, di atti che, ai sensi dell'art. 357, comma 2, c.p.p., dovrebbero essere verbalizzati comporta che tali atti, in quanto privi di documentazione, siano da considerare inesistenti e,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 107 del 27 marzo 1993
«Le dichiarazioni accusatorie, spontaneamente rese da un indagato a norma dell'art. 350, comma settimo, c.p.p., raccolte dalla polizia giudiziaria ma non documentate in verbale (né per esteso né riassunto), possono essere utilizzate in fase di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1150 del 13 gennaio 2009
«Le dichiarazioni spontanee rese dall'indagato alla polizia giudiziaria, disciplinate dall'art. 350, comma settimo, c.p.p., sono pienamente utilizzabili nella fase delle indagini preliminari.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42748 del 7 novembre 2003
«Alle c.d. dichiarazioni tardive rese da un collaboratore di giustizia al pubblico ministero o alla polizia giudiziaria non può essere riconosciuta la consistenza dei gravi indizi di colpevolezza necessari per l'applicazione di una misura cautelare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2015 del 8 febbraio 1993
«Né rilevano le possibili diverse utilizzazioni che dalle cose si possono trarre mediante particolari trattamenti o speciali autorizzazioni, dal momento che occorre avere riguardo al fatto illecito così come accertato dagli organi di polizia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2012 del 5 maggio 1998
«...grado di assicurare i non facili supporti logistici atti ad eludere l'attività della polizia giudiziaria, e ciò tanto più quando l'interesse all'elusione si ricollega alla gravità del reato ed alla conseguente presumibile gravità della sanzione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45008 del 24 novembre 2009
«...appello proposto dal P.M. ex art. 310 c.p.p., aveva ripristinato la misura custodiale in luogo della meno grave misura coercitiva dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, precedentemente disposta dal G.i.p. per il medesimo fatto).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35480 del 24 settembre 2007
«...applicazione di tale principio, la Corte ha ritenuto che legittimamente fosse stata disposta l'applicazione della custodia in carcere nei confronti di soggetto resosi inottemperante all'obbligo di presentazione periodica alla polizia giudiziaria).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 641 del 9 gennaio 2002
«In tema di misure cautelari personali, è preclusa, in tutti i casi in cui non sia espressamente consentita dalle norme processuali, l'applicazione congiunta di misure coercitive che pure siano tra loro astrattamente compatibili, quali il divieto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42112 del 12 novembre 2008
«La misura coercitiva dell'obbligo di presentazione (nella specie trisettimanale) alla polizia giudiziaria è compatibile con l'osservanza delle prescrizioni inerenti alla sorveglianza speciale di P.S.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2136 del 17 maggio 1996
«Non può essere considerata trasgressiva del divieto di dimora in un determinato luogo e dell'obbligo di presentazione ad un ufficio di polizia giudiziaria predeterminato, e non può, quindi, dar luogo al ripristino, ai sensi dell'art. 307, comma 2,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8245 del 30 agosto 1993
«...quale si trovi ristretto - non importa per quanto tempo e con quale destinazione - perché la ratio dell'incriminazione risiede nella necessità che egli non si sottragga alla costante possibilità di controllo da parte della polizia giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4144 del 17 dicembre 1996
«Ne consegue che è legittima la motivazione per relationem dell'ordinanza impositiva che recepisce, per economia processuale, la richiesta del pubblico ministero. (La Corte ha tuttavia precisato che quando tale richiesta si limita ad affastellare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5932 del 15 febbraio 2012
«Non sussiste la nullità del decreto di latitanza qualora le ricerche dell'imputato straniero senza fissa dimora siano state eseguite nel luogo dell'ultima dimora conosciuta, considerato che l'art. 295 cod. proc. pen. non prevede, ai fini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2978 del 20 agosto 1992
«Il provvedimento che dichiara la latitanza presuppone il verbale di vane ricerche, che la polizia giudiziaria redige a seguito della mancata esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare, indicando in modo specifico le indagini svolte nei luoghi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10367 del 4 marzo 2004
«...le vane ricerche, ad opera della polizia giudiziaria, della persona colpita da misura cautelare personale, e tale situazione è assimilabile, ai fini della possibilità di azionare utilmente quelle procedure, alla condizione di irreperibilità.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40321 del 29 ottobre 2008
«Quando nei confronti dello stesso imputato sono emesse in distinti procedimenti pendenti dinanzi alla medesima autorità giudiziaria ordinanze di custodia cautelare per fatti diversi tra i quali non sussiste la connessione qualificata prevista...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 456 del 21 marzo 1992
«...sottoposto, a norma dell'art. 307 c.p.p., alle misure del divieto d'espatrio, dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e dell'obbligo di dimora — la prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione in alcune ore del giorno).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5740 del 6 febbraio 2008
«In materia cautelare, la convalida del fermo - che ha un valore circoscritto al controllo dell'operato della Polizia Giudiziaria - e l'ordinanza applicativa della custodia cautelare, ancorché emesse contestualmente, sono provvedimenti indipendenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32944 del 6 settembre 2005
«...l'applicazione congiunta di più misure cautelari personali di natura coercitiva, ancorché tra loro astrattamente compatibili (nella specie trattavasi di obbligo di dimora e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria). (Mass. redaz.).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8895 del 7 marzo 2002
«Non è impugnabile con richiesta di riesame ai sensi dell'art. 309 c.p.p. l'esecuzione di rilievi dattiloscopici e fotografici eseguiti dalla polizia giudiziaria sulla persona dell'indagato, in seguito all'applicazione di misura cautelare, in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27 del 8 gennaio 2003
«...dall'adesione alle indicazioni e alla descrizione del fatto effettuata dalla polizia giudiziaria; per contro, il tribunale del riesame deve rilevare la nullità del decreto, quando esso sia del tutto carente del requisito della motivazione.»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 37695 del 8 novembre 2002
«In tema di intercettazione di comunicazioni, ove le operazioni debbano essere effettuate mediante impianti di pubblico servizio o in dotazione alla polizia giudiziaria, è sufficiente, ai fini dell'osservanza del disposto di cui all'art. 268, comma...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4763 del 22 gennaio 2000
«Il provvedimento di convalida dell'arresto in flagranza ratifica un atto di polizia giudiziaria basato su risultanze di fatto idonee a far ritenere commesso il reato e prescinde pertanto dalla sussistenza di indizi di colpevolezza; non può...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20300 del 27 maggio 2010
«In tema di riesame, l'illegittima compressione del diritto di difesa, derivante dal rifiuto o dall'ingiustificato ritardo del pubblico ministero nel consentire al difensore, prima del loro deposito ai sensi del quarto comma dell'art. 268 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30 del 9 marzo 2000
«...effettuata mediante dichiarazione raccolta a verbale da un ufficiale di polizia giudiziaria, alla quale nessuna disposizione conferisce l'idoneità a provare la verità del fatto denunciato e la preesistenza del documento asseritamente smarrito.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7674 del 28 febbraio 2012
«È abnorme il provvedimento con il quale il g.i.p., investito di una richiesta di revoca di sequestro preventivo avente ad oggetto una pluralità di beni, rimessi gli atti al P.M. perché decida sulla restituzione di alcuni di essi, si riservi la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39713 del 21 ottobre 2003
«È legittimo il sequestro preventivo, ex art. 321 c.p.p., del manufatto abusivo eseguito dai vigili urbani addetti al controllo del settore edilizio, atteso che questi rivestono la qualità di agenti di polizia giudiziaria, ai sensi dell'art. 5...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 804 del 12 marzo 1996
«La constatata mancata convalida del sequestro (probatorio o preventivo) operato dalla polizia giudiziaria impone la restituzione del manufatto abusivo, e ciò ancorché di questo sia stata ordinata la demolizione ai sensi dell'art. 7 della L. 28...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2639 del 28 marzo 1994
«Il sequestro preventivo operato in via d'urgenza dalla polizia giudiziaria segue la disciplina dell'art. 321, commi 3 bis e 3 ter c.p.p. Esso va, perciò, notificato entro quarantotto ore al pubblico ministero il quale, se non dispone il...»