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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9104 del 4 agosto 1998
«Il potere del giudice di disporre d'ufficio nuove prove a norma dell'art. 507 c.p.p. non incontra limitazioni di sorta derivanti dal comportamento delle parti: in ordine all'esercizio di tale potere discrezionale, diretto allo scopo fondamentale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8936 del 3 agosto 1998
«Il potere del giudice di disporre anche d'ufficio l'assunzione di nuovi mezzi di prova previsto dall'art. 507 c.p.p. rientra nel compito del giudice di accertare la verità ed ha la funzione di supplire all'inerzia delle parti o carenze probatorie,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4702 del 23 aprile 1994
«L'assoluta necessità di assunzione di nuovi mezzi di prova, di cui all'art. 507 c.p.p., lungi dal postulare il dovere di assumerli, non esclude — ma al contrario introduce ed esige — l'apprezzamento del giudice, come indica la stessa dizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 724 del 24 gennaio 1994
«In tema di ammissione di nuove prove (art. 507 c.p.p.), non sussiste l'obbligo del giudice di disporre d'ufficio tutte le prove astrattamente pertinenti e rilevanti, bensì il potere-dovere di disporre nuovi mezzi di prova quando risulti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3431 del 8 aprile 1993
«L'assoluta necessità di assunzione di nuovi mezzi di prova, di cui all'art. 507 c.p.p. (ammissione di nuove prove), lungi dal postulare il dovere di assumerli, non esclude, ma al contrario introduce ed esige, l'apprezzamento del giudice, come...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4407 del 4 ottobre 1995
«Il principio della «doppia incriminabilità», stabilito in materia di estradizione dall'art. 13, comma 2, c.p., non si estende anche ai mezzi di prova ed è perciò ammissibile che l'incriminazione da parte dello Stato richiedente si basi su prove...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7447 del 19 agosto 1994
«L'art. 416 c.p.c., nel prevedere per il convenuto — nel rito del lavoro — l'onere di prendere posizione, in maniera precisa e non limitata ad una generica contestazione, circa i fatti affermati dall'attore a fondamento della domanda, non sanziona...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12544 del 22 maggio 2013
«Ne consegue che al giudizio d'impugnazione del lodo davanti alla corte d'appello, disciplinato dagli artt. 827 e ss. cod. proc. civ., non si applica - né direttamente, né indirettamente - il regime delle preclusioni stabilito dall'art. 183 cod....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2683 del 11 agosto 1972
«Tale articolo fa riferimento agli inventari (di tutela o di eredità beneficiata o fallimentare, o compiuti in seguito ad apposizione di sigilli), in quanto essi rappresentano utili mezzi di prova dell'effettiva entità dei beni mobili del de cuius,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21293 del 10 ottobre 2007
«Nel giudizio di separazione personale dei coniugi, non è configurabile un generale potere-dovere del giudice di disporre d'ufficio mezzi istruttori, essendo al giudice consentito di derogare alle regole generali sull'onere della prova solo nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 496 del 25 gennaio 1986
«Il riscontro del requisito dell'urgenza, che condiziona l'assunzione in via preventiva di mezzi di prova, secondo la procedura contemplata dagli artt. 692 e ss. c.p.c., nonché la loro successiva ammissione nel procedimento ordinario, si traduce in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3260 del 16 aprile 1997
«L'ispezione è prevista dal legislatore del processo al fine di permettere al giudicante di conseguire la cognizione - in funzione di un'esigenza particolarmente qualificata che si riassume nel concetto di indispensabilità - di quegli elementi che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2760 del 27 marzo 1996
«Ogni qualvolta la parte abbia la possibilità di richiedere l'esibizione dei documenti che interessano, ai sensi degli artt. 210 ss. c.p.c. (in relazione all'art. 2711, secondo comma, c.c.), questo è sufficiente ad escludere che il giudice possa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2225 del 15 giugno 1976
«Il comma 1 dell'art. 118 c.p.c. riserva al giudice del merito uno strumento estremo di conoscenza, esperibile (non per sopperire all'inerzia della parte onerata della prova, ma) per acquisire alla realtà del processo, mediante indagine diretta,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24055 del 26 maggio 2004
«In tema di infortuni sul lavoro, l'esistenza sul cantiere di un preposto - salvo che non vi sia la prova rigorosa di una delega espressamente e formalmente conferitagli, con pienezza di poteri ed autonomia decisionale, e di una sua particolare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12530 del 4 novembre 1999
«In tema di associazione per delinquere, mancando di norma un atto “costitutivo” del sodalizio, la prova dell'esistenza di un'associazione con finalità illecite ben può essere desunta, in via indiretta, da “facta concludentia”, tra i quali assumono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37419 del 17 ottobre 2001
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, l'obbligo di fornire i mezzi di sussistenza al figlio minore ricorre anche quando vi provveda in tutto o in parte l'altro genitore con i proventi del proprio lavoro e con l'intervento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1283 del 2 febbraio 2000
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la semplice indicazione dello stato di disoccupazione dell'obbligato non è sufficiente a fare venire meno l'obbligo di fornire i mezzi di sussistenza alla famiglia, quando non risulti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5780 del 18 maggio 1995
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la dichiarazione di fallimento non è di per sè sola sufficiente a far venire meno l'obbligo di fornire i mezzi di sussistenza alla famiglia qualora non risulti provato che le difficoltà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15952 del 26 aprile 2012
«L'obbligazione, penalmente rilevante ex art. 570, comma secondo, c.p., in capo al padre naturale di non far mancare i mezzi di sussistenza al figlio minore non nato in costanza di matrimonio presuppone la prova della filiazione da acquisirsi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8419 del 18 settembre 1997
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza per aver fatto mancare ai familiari i mezzi di sussistenza, la mancata corresponsione dell'assegno stabilito dal giudice civile non è sufficiente a dimostrare la responsabilità penale in assenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5523 del 4 giugno 1996
«L'accertamento del secondo presupposto non può essere meno rigoroso rispetto a quello del primo poiché solo la prova certa di tale capacità — o del fatto che essa sia venuta meno per una volontaria determinazione del colpevole — può giustificare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6575 del 16 febbraio 2009
«A differenza dell'art. 12 sexies della L. 1 dicembre 1970, n. 898, che punisce il mero inadempimento dell'obbligo di corresponsione ai figli (senza limitazione di età) affidati al coniuge divorziato dell'assegno di mantenimento stabilito dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10841 del 14 ottobre 1986
«Il reato di cui all'art. 613 c.p., concernente lo stato di incapacità procurato mediante violenza, può essere accertato, anche esclusivamente, mediante prova per testi, in ossequio al principio del libero convincimento del giudice e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1279 del 22 gennaio 2014
«In tema di mezzi utilizzabili per provare la paternità naturale, l'art. 269 cod. civ. ammette anche il ricorso ad elementi presuntivi che, valutati nel loro complesso e sulla base del canone dell'"id quod plerumque accidit", risultino idonei, per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5070 del 24 aprile 1987
«L'ambito dell'efficacia esimente dall'esercizio del diritto di difesa ex art. 598 c.p., non è stato superato né esteso dall'art. 24 della Costituzione, sicché non è consentito, con operazione interpretativa abrogante del citato art. 598, collegare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4876 del 28 febbraio 2014
«Ne consegue che il debitore "di mezzi" prova l'esatto adempimento dimostrando di aver osservato le regole dell'arte e di essersi conformato ai protocolli dell'attività, mentre non ha l'onere di provare che il risultato è mancato per cause a lui...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 7267 del 27 marzo 2014
«In caso di disconoscimento dell'autenticità della sottoscrizione di scrittura privata prodotta in copia fotostatica, la parte che l'abbia esibita in giudizio e intenda avvalersi della prova documentale rappresentata dall'anzidetta scrittura deve...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 5225 del 5 marzo 2014
«Ai sensi dell'art. 38 cod. proc. civ., l'incompetenza per materia, al pari di quella per valore e per territorio nei casi previsti dall'art. 28 del codice di rito, è rilevata, anche d'ufficio, non oltre la prima udienza di trattazione, la quale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25608 del 14 novembre 2013
«Spetta in via esclusiva al giudice di merito il compito di individuare le fonti del proprio convincimento, di controllare l'attendibilità e la concludenza delle prove, di scegliere, tra le complessive risultanze del processo, quelle ritenute...»