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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4980 del 8 marzo 2006
«A norma dell'art. 2043 c.c., ai prossimi congiunti di un soggetto, deceduto in conseguenza del fatto illecito addebitabile ad un terzo (come nel caso di morte del lavoratore dovuta ad infortunio sul lavoro imputabile al datore di lavoro), compete...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8828 del 31 maggio 2003
«...che, diversamente dal danno morale soggettivo, si proietta nel futuro, e dovendosi inoltre avere riguardo al periodo di tempo nel quale si sarebbe presumibilmente esplicato il godimento del congiunto che l'illecito ha invece reso impossibile.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4205 del 25 marzo 2002
«I danni patrimoniali futuri risarcibili sofferti dal coniuge di persona deceduta a seguito di fatto illecito, ravvisabile nella perdita di quei contributi patrimoniali o di quelle utilità economiche che, sia in relazione ai precetti normativi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10629 del 26 ottobre 1998
«In tema di diritto al risarcimento del danno che spetta ai congiunti di persona deceduta a causa dell'altrui fatto illecito, la perdita da parte dei familiari di una serie di prestazioni economicamente valutabili attinenti alla cura e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8717 del 4 ottobre 1996
«L'incidenza delle seconde nozze sul diritto al risarcimento del danno, spettante al coniuge di persona deceduta in un sinistro, deve essere valutata dal giudice di merito in concreto, con esclusione di ogni automatismo al fine di accertare in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6651 del 6 dicembre 1982
«Il riconoscimento in favore dei genitori di un minore deceduto in conseguenza di fatto illecito, del danno futuro consistente nel venir meno delle legittime aspettative di un contributo economico a loro beneficio, non trova ostacolo nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6630 del 15 dicembre 1981
«Il risarcimento di danni futuri conseguenti alla morte di un congiunto, dovuta a fatto illecito, è ammissibile solo in relazione all'accertata probabilità di sovvenzioni durevoli e costanti di cui i superstiti avrebbero beneficiato in difetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11609 del 31 maggio 2005
«...essa prescinde da ogni riferimento alla diligenza dell'uomo medio, ossia all'elemento soggettivo dell'illecito, e concerne, invece, le regole statistiche e probabilistiche necessarie per stabilire il collegamento di un certo evento ad un fatto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 871 del 18 gennaio 2006
«In tema di illecito aquiliano, affinché rilevi il nesso di causalità tra un antecedente e l'evento lesivo, deve ricorrere la duplice condizione che si tratti di un antecedente necessario dell'evento, nel senso che questo rientri tra le conseguenze...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20322 del 20 ottobre 2005
«L'inadeguatezza dell'educazione impartita e della vigilanza esercitata su un minore, fondamento della responsabilità dei genitori per il fatto illecito dal suddetto commesso, può essere desunta, in mancanza di prova contraria, dalle modalità dello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8740 del 26 giugno 2001
«L'art. 2048 c.c. postula l'esistenza di un fatto illecito compiuto da un minore capace di intendere e di volere, in relazione al quale soltanto è configurabile la culpa in educando e la culpa in vigilando. Pertanto la responsabilità dei genitori o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9815 del 9 ottobre 1997
«La norma di cui all'art. 2048 c.c. configura una ipotesi di responsabilità diretta dei genitori per il fatto illecito commesso dai figli minori (e non già indiretta, od oggettiva, per fatto altrui), poiché, ai fini della sua concreta applicazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2606 del 25 marzo 1997
«La responsabilità del genitore, per il danno cagionato da fatto illecito del figlio minore, trova fondamento, a seconda che il minore sia o meno capace di intendere e volere al momento del fatto, rispettivamente nell'art. 2048 c.c., in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8263 del 13 settembre 1996
«La responsabilità dei genitori per il fatto illecito dei figli minori ai sensi dell'art. 2048 c.c. può concorrere con quella degli stessi minori fondata sull'art. 2043 c.c. se capaci di intendere e di volere. Del pari, il vincolo di solidarietà...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2995 del 16 maggio 1984
«...dalle stesse modalità del fatto illecito commesso (nella specie: lancio di un pugno di calce viva nell'occhio di un coetaneo), perché tali modalità possono rivelare lo stato di maturità, il temperamento e, in genere, l'educazione del minore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9556 del 22 aprile 2009
«...a correggere comportamenti non corretti ed a realizzare una personalità equilibrata, consapevole della relazionalità della propria esistenza e della protezione della propria ed altrui persona da ogni accadimento consapevolmente illecito.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4481 del 28 marzo 2001
«La prova liberatoria richiesta ai genitori dall'art. 2048 c.c. di non aver potuto impedire il fatto illecito commesso dal figlio minore capace di intendere e di volere si concreta, normalmente, nella dimostrazione, oltre che di aver impartito al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7459 del 11 agosto 1997
«Ai fini della responsabilità del genitore per il fatto illecito del minore a norma dell'art. 2048 c.c., la circostanza che il figlio abbia frequentato la scuola e sia avviato ad un mestiere, se può valere ad escludere la presunzione di culpa in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13424 del 18 dicembre 1992
«La responsabilità del genitore per fatto illecito del minore a norma dell'art. 2048 c.c. non è esclusa dall'impedimento del genitore stesso (lontananza o altro) all'esercizio della potestà, traducendosi la relativa prova liberatoria di cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5668 del 18 aprile 2001
«L'art. 2048 c.c., dopo aver previsto la responsabilità dei precettori e maestri per i danni cagionati dal fatto illecito dei loro allievi nel tempo in cui sono sottoposti alla loro vigilanza, dispone che tali soggetti sono liberati dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 916 del 3 febbraio 1999
«L'art. 2048 c.c. pone una presunzione di responsabilità a carico dell'insegnante per il fatto illecito dell'allievo, collegata all'obbligo di sorveglianza scaturente dall'affidamento e temporalmente dimensionata alla durata di esso. La prova...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18872 del 10 luglio 2008
«Ne consegue che la verifica dell"'an debeatur" dell'illecito da circolazione deve considerarsi dal complesso degli elementi obiettivi e confessori raccolti in atti, che potranno essere contrastati soltanto da specifici elementi contrari di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11471 del 21 giugno 2004
«In tema di risarcimento dei danni derivanti dall'illecito previsto dall'art. 2054 c.c., qualora la circolazione del veicolo sia conseguente al furto, la responsabilità del proprietario non può ritenersi esclusa ove risulti che egli non abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4754 del 9 marzo 2004
«I prossimi congiunti di persona deceduta a causa di un fatto illecito sono titolari iure hereditatis del diritto di agire quali eredi e nei limiti della relativa quota, per ottenere il risarcimento del danno biologico e di quello patrimoniale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8292 del 31 marzo 2008
«...veicolo, può pretendere il risarcimento integrale da uno qualsiasi tra i due responsabili (e dai loro assicuratori della r.c.a.), in virtù del principio generale della solidarietà tra i coautori di un fatto illecito, di cui all'art. 2055 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20646 del 25 ottobre 2005
«La responsabilità solidale per fatto illecito, che è volta a rafforzare la garanzia del danneggiato e non ad alleviare la responsabilità degli autori dell'illecito, sussiste qualora la produzione del danno, unico per il danneggiato, sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18497 del 25 agosto 2006
«In tema di fatto illecito imputabile a più persone, la questione della gravità delle rispettive colpe e dell'entità delle conseguenze che ne sono derivate può essere oggetto di esame da parte del giudice del merito, adito dal danneggiato, solo se...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10042 del 29 aprile 2006
«Nel giudizio avente ad oggetto l'accertamento della responsabilità del danno da fatto illecito imputabile a più persone, il giudice del merito adito dal danneggiato può e deve pronunciarsi sulla graduazione delle colpe solo se uno dei condebitori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1869 del 3 marzo 1997
«La persona danneggiata in conseguenza di un fatto illecito imputabile a più persone legate dal vincolo della solidarietà (quali sono, in ipotesi di sinistro stradale, i responsabili dello scontro; nei confronti del terzo trasportato in uno dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3903 del 18 febbraio 2010
«...di circostanze aggravanti o del giudizio di comparazione tra circostanze aggravanti e attenuanti. (Nella specie la S.C. ha, comunque, riconosciuto che il giudice di merito civile aveva esaminato e ritenuto provato il fatto illecito).»