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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1961 del 22 febbraio 2000
«...la formazione di un fondo comune, e di un elemento soggettivo, costituito dalla comune intenzione dei contraenti di vincolarsi e di collaborare per conseguire risultati patrimoniali comuni nell'esercizio collettivo di un'attività imprenditoriale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12663 del 18 dicembre 1998
«Elementi essenziali del contratto di società (anche di fatto) sono la previsione dell'esercizio in comune di una determinata attività economica e la conseguente costituzione di un «fondo comune» - vincolato all'esercizio collettivo dell'attività...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8187 del 29 agosto 1997
«...pattizia dei contraenti di vincolarsi e collaborare per tale esercizio), potendo legittimamente desumersi tale rapporto sociale dai comportamenti tenuti, anche nei confronti dei terzi, da ciascuno dei soci nell'esercizio collettivo dell'impresa.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7228 del 7 agosto 1996
«Anche alle società di persone, nonostante la loro non perfetta autonomia patrimoniale, — in relazione alle previsioni degli artt. 2267, 2268 e 2304 c.c. in materia di responsabilità personale dei soci per le obbligazioni sociali —, va riconosciuta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1602 del 14 febbraio 2000
«Quando in un società in nome collettivo l'amministrazione sia stata attribuita a due soci nominati nell'ambito di un più esteso ceto sociale, con clausola di gestione disgiunta per gli atti di ordinaria amministrazione e di gestione congiunta per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12628 del 7 dicembre 1995
«Per il socio di una società in nome collettivo il pagamento pro quota delle rate di un mutuo contratto da quest'ultima è oggetto di una obbligazione che discende direttamente dallo status di partecipante all'organismo societario, che, se gli dà...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21520 del 12 novembre 2004
«Nelle società in nome collettivo, in base al combinato disposto degli artt. 2293, 2266 c.c., la rappresentanza dell'ente spetta, disgiuntamente, a ciascun socio e salvo diversa disposizione dell'atto costitutivo si estende a tutti gli atti che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4569 del 15 aprile 1992
«Il contratto costitutivo di società in nome collettivo, che non abbia per oggetto il conferimento di beni immobili, può essere concluso anche oralmente, essendo il documento scritto richiesto solo in funzione dell'eventuale iscrizione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1550 del 13 febbraio 1998
«A norma dell'art. 2298, primo comma c.c. l'amministratore della società in nome collettivo può compiere tutti gli atti che si pongono come mezzo al fine per il raggiungimento dello scopo sociale e, quindi, in primo luogo quei negozi che attuano...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11881 del 6 agosto 2003
«Il tema di impresa familiare, non è applicabile la disciplina di cui all'art. 230 bis c.c., con riferimento all'attività lavorativa svolta nell'impresa commerciale gestita da una società in nome collettivo di cui sia compartecipe il congiunto (o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15497 del 11 giugno 2008
«...previsto dal contratto collettivo applicabile (non sussistendo, in difetto di convergente volontà delle parti contrattuali, un diritto del lavoratore alla costituzione di questo organismo, né un onere datoriale di nominare il relativo componente).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17353 del 11 ottobre 2012
«...tribuzione. Ne deriva che le clausole del contratto collettivo (nella specie, l'art. 18, comma 9, c.c.n.l. Regioni ed enti locali, triennio 1994-1997), che pur prevedono che le ferie non sono monetizzabili, vanno interpretate - in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1415 del 31 gennaio 2012
«In tema di determinazione della giusta retribuzione, i contratti collettivi di lavoro costituiscono solo possibili parametri orientativi, e, poiché non esiste nell'ordinamento un criterio legale di scelta in ipotesi di plurime fonti collettive, il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 639 del 16 gennaio 2004
«Qualora l'attore, a fondamento della propria pretesa, non abbia indicato, né depositato, il contratto collettivo e controparte ne abbia contestato l'esistenza, è precluso al giudice l'esercizio dei poteri ufficiosi per l'acquisizione del suddetto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2084 del 30 marzo 1984
«La clausola compromissoria, con cui nel contratto sociale i soci (nella specie: di una società in nome collettivo) rimettano ad arbitri le controversie in ordine all'esclusione di soci dalla società, è giuridicamente valida, alla luce dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30075 del 17 luglio 2003
«Le somme «trattenute» dal datore di lavoro sulla retribuzione del dipendente e destinate a terzi a vario titolo (per legge, per contratto collettivo, o per ogni altro atto o fatto idoneo a far sorgere nello stesso datore di lavoro un obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5785 del 7 maggio 1999
«Le somme «trattenute» dal datore di lavoro sulla retribuzione del dipendente e destinate a terzi a vario titolo (per legge, per contratto collettivo o per ogni altro atto o fatto idoneo a far sorgere nello stesso datore di lavoro un obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6169 del 17 aprile 2003
«Il socio di una società in nome collettivo è privo di legittimazione autonoma a far accertare ed inibire l'attività concorrenziale con quella della società, svolta dal socio uscente nonché a richiedere l'annullamento del contratto stipulato tra la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 41 del 7 gennaio 2003
«Una volta che, in assenza di contrasti tra le parti circa l'applicabilità del contratto collettivo al rapporto di lavoro dedotto in giudizio, risulti invocata dal lavoratore l'applicazione di una clausola collettiva, rispetto alla quale il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4652 del 25 febbraio 2011
«Il giudice di merito può utilizzare, in mancanza di qualsiasi divieto di legge, anche le prove raccolte in un diverso giudizio tra le stesse parti o tra altre parti, delle quali la sentenza che in detto giudizio sia stata pronunciata costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1346 del 7 febbraio 1992
«...contrattualmente dovuta, non era tenuto a porre in essere tale provvedimento e poteva legittimamente risolvere i rapporti di lavoro in un momento successivo con la corresponsione dell'indennità di preavviso prevista dal contratto collettivo).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12351 del 6 luglio 2004
«...fotocopia di contratto collettivo di lavoro) od anche l'opportunità, in relazione alle allegazioni degli scritti difensivi delle parti di disporre eventualmente consulenza tecnica per acclarare le circostanze che potevano risultare dal documento.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6703 del 21 marzo 2007
«Dato che tutta l'attività del giudice di legittimità è caratterizzata dalla funzione nomofilattica e che, ove siano dedotte questioni attinenti pretese fondate su fonti pattizie, il controllo della Corte di cassazione investe non soltanto il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19679 del 10 ottobre 2005
«Con riferimento al rapporto di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, l'art. 6 del contratto collettivo nazionale quadro in materia di procedure di conciliazione e arbitrato del 2001 — del quale la Corte può direttamente accertare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 44 del 7 gennaio 2003
«Nel rapporto di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, l'arbitrato previsto in materia di sanzioni disciplinari dall'art. 59 bis, D.L.vo 3 febbraio 1993, n. 20, introdotto dall'art. 28, D.L.vo 21 marzo 1998, n. 80 (corrispondente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23745 del 17 settembre 2008
«...nel ricorso e depositare unitamente ad esso sono quelli aventi ad oggetto i fatti posti a fondamento della domanda e, tra questi, non è riconducibile il contratto o l'accordo collettivo qualora esso debba costituire un criterio di giudizio.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8424 del 24 settembre 1996
«L'inosservanza, da parte del lavoratore ricorrente, dell'onere d'indicare, specificandone i dati, e di produrre in giudizio il contratto collettivo post-corporativo del quale chiede l'applicazione può giustificare il rigetto della domanda soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4714 del 12 aprile 2000
«Alla parte che invoca in giudizio l'applicazione di un contratto collettivo post-corporativo incombe l'onere di produrlo, con la conseguenza che, in caso di mancata produzione di esso e di contestazione della controparte in ordine all'esistenza e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10711 del 4 maggio 2010
«Nel rito del lavoro, la facoltà di richiedere osservazioni scritte ed orali alle organizzazioni sindacali stipulanti un contratto collettivo può essere esercitata solo nel giudizio di primo grado e non anche in appello, e presuppone che la norma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6204 del 15 marzo 2010
«Le informazioni e osservazioni, che, ai sensi dell'art. 425 c.p.c., possono essere fornite in giudizio dall'associazione sindacale indicata dalla parte, sono inidonee, anche in considerazione del loro carattere unilaterale, ad identificare la...»