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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7988 del 24 agosto 1993
«La nullità di cui all'art. 178, lettera a) c.p.p. è prevista in relazione al difetto di capacità del giudice, inteso come mancanza dei requisiti occorrenti per l'esercizio delle funzioni giurisdizionali, e non anche in relazione al difetto delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24810 del 19 giugno 2001
«Nella ipotesi di annullamento per vizi formali di un'ordinanza cautelare da parte del tribunale del riesame, rispetto all'adozione del nuovo provvedimento de liberate non sussiste per il giudice delle indagini preliminari che ha emesso il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7798 del 27 febbraio 2002
«La partecipazione ad una seduta della Camera di appartenenza - anche alla luce di quanto stabilito dalla sentenza della Corte costituzionale n. 225 del 2001 - ben può costituire legittimo impedimento tale da determinare il rinvio dell'udienza, sia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31421 del 26 giugno 2002
«La decisione emessa in violazione del divieto di partecipazione al giudizio del giudice ricusato sino a che l'istanza di ricusazione non sia stata dichiarata inammissibile o rigettata, è nulla solo nel caso in cui la dichiarazione di ricusazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4210 del 1 aprile 1999
«In tema di ricusazione, la ipotesi di grave inimicizia tra giudice ed imputato sussiste solo quando vi siano tra i due soggetti rapporti estranei al processo, non potendo essa ravvisarsi nel trattamento (ritenuto sfavorevole ed iniquo) riservato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9678 del 3 marzo 2003
«In tema di ricusazione, solo quando la dichiarazione ricusatoria risulti prima facie infondata, si giustifica la dichiarazione di inammissibilità con la procedura de plano e senza ritardo, occorrendo, in caso diverso, e cioè ove appaia un fumus...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5301 del 4 giugno 1996
«In tema di intercettazioni telefoniche, la interpretazione del linguaggio e del contenuto delle conversazioni costituisce questione di fatto, rimessa alla valutazione del giudice di merito, e si sottrae alla valutazione del sindacato di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5052 del 9 febbraio 2004
«L'omessa traduzione del provvedimento custodiale nel momento in cui è emesso, ove ne ricorra il presupposto, o la mancata nomina dell'interprete per la traduzione in sede di interrogatorio di garanzia, quando non si sia già provveduto ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32366 del 31 luglio 2003
«In tema di collaboratori di giustizia, la nuova disciplina prevista dall'art. 16 quater D.L. 15 gennaio 1991, n. 8 (convertito nella L. 15 marzo 1991, n. 82), come modificato dall'art. 14 L. 13 febbraio 2001, n. 45, che stabilisce, a pena di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13192 del 8 aprile 2002
«In tema di «giusto processo», la rinnovazione da parte del pubblico ministero, a norma dell'art. 26, comma 2, della L. 1 marzo 2001, n. 63, dell'esame dei soggetti indicati negli artt. 64 e 197 bis c.p.p. - il primo modificato ed il secondo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2690 del 23 gennaio 2012
«L'incertezza insuperabile sull'individuazione del "tempus commissi delicti", ove il dato rilevi per la determinazione della competenza del giudice per i minorenni o per il giudice ordinario, impone, in applicazione del generale principio del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12774 del 29 dicembre 1995
«L'imputato che chiede il giudizio abbreviato sa che sarà giudicato alla stregua del compendio probatorio assemblato dal P.M. nel corso delle indagini preliminari, e quindi rinuncia all'acquisizione di ulteriori elementi di prova, concernenti la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5681 del 5 febbraio 2008
«In tema di capacità dell'imputato a partecipare coscientemente al processo, qualora, dopo l'ordinanza di sospensione disposta a norma dell'art. 71 c.p.p., il giudice ritenga che l'imputato abbia riacquistato tale capacità ed abbia motivato sul...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 393 del 31 marzo 1995
«In tema di provvedimenti cautelari personali le esigenze di difesa sociale non possono impedire l'adozione della misura della custodia in luogo di cura, in sostituzione di quella in carcere, qualora le condizioni di salute particolarmente gravi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 930 del 29 gennaio 1996
«L'assenza della parte civile nel giudizio di appello non può interpretarsi come comportamento equivalente a revoca tacita o presunta, non essendo riconducibile ad alcuna delle specifiche ipotesi previste dall'art. 82, comma 2, c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13482 del 9 aprile 2010
«In tema di mandato di arresto europeo, dà luogo a nullità della convalida dell'arresto di cui all'art. 13 L. 22 aprile 2005, n. 69 e degli atti ad essa susseguenti, la procedura sostitutoria, effettuata a norma dell'art. 97, comma quarto c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3549 del 18 marzo 1999
«In tema di nomina di difensore, la revoca delle precedenti nomine, che risultino in eccedenza rispetto al numero consentito, può avvenire anche attraverso “comportamento concludente”. Invero, non essendo prevista come obbligatoria la adozione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28733 del 10 luglio 2001
«In tema di ordinanza cautelare, non sussiste alcuna nullità allorquando sia indicato come luogo di adozione del provvedimento, rientrante nel concetto di data ai sensi dell'art. 111 c.p.p., una città diversa dalla sede del giudice ma pur sempre...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 789 del 12 gennaio 2004
«In tema di notificazioni, per i privati e i difensori non c'è alternativa alla adozione delle forme espressamente previste dalla normativa processuale, costituita dall'art. 121 c.p.p., che stabilisce che le memorie e le richieste delle parti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2762 del 27 luglio 1992
«La notifica di un atto (nella specie, avviso di udienza davanti al tribunale di sorveglianza) effettuata con il rito degli irreperibili dà luogo (sempre che sussistano le condizioni e le forme previste dalla legge), ad una forma di conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16034 del 21 aprile 2011
«È legittima la motivazione "per relationem" dell'ordinanza applicativa della misura cautelare disposta dal giudice competente ai sensi dell'art. 27 c.p.p., purchè il rinvio alle valutazioni già espresse dal primo giudice risulti consapevole e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1782 del 21 luglio 1993
«A norma dell'art. 275 c.p.p. così come risulta dalle modifiche e integrazioni apportatevi dal D.L. 13 maggio 1991 n. 152 convertito in L. 12 luglio 1991 n. 203 e dal D.L. 9 settembre 1991 n. 292 convertito in L. 8 novembre 1991 n. 356, l'esistenza...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 30 giugno 1998
«È manifestamente infondata, in relazione agli artt. 3 e 24 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 309, comma ottavo, c.p.p., nella parte in cui non prevede, come obbligatoria, a pena di nullità, la comunicazione o informazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1352 del 15 febbraio 1993
«La mancata partecipazione del P.M. presso il tribunale al procedimento di riesame non costituisce motivo di nullità del procedimento stesso, in quanto essa, per l'art. 127 c.p.p. a cui l'art. 324, sesto comma, stesso codice, fa rinvio, è soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6769 del 19 febbraio 2002
«In tema di notifiche, l'impossibilità di identificazione di taluna delle persone offese, in presenza della quale è consentita, ai sensi dell'art. 155 c.p.p., la notificazione per pubblici proclami, va intesa in senso rigoroso, costituendo essa il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9637 del 13 marzo 2012
«È legittima l'emissione del decreto di latitanza all'esito di ricerche svolte dalla polizia giudiziaria nei luoghi che risultano nella disponibilità dell'indagato sulla base delle risultanze in atti e non estese all'estero risultando la presenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5064 del 9 febbraio 2006
«In materia di misure cautelari personali, nella fase del giudizio, la richiesta di adozione, modifica o revoca di una misura coercitiva deve essere esaminata e decisa dal giudice, in composizione monocratica o collegiale, investito della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 146 del 8 marzo 1994
«La disciplina della sospensione dei termini processuali nel periodo feriale opera anche con riferimento al processo di esecuzione e a quello di sorveglianza, sicché la trattazione degli stessi in tale periodo deve ritenersi illegittima. Tuttavia,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1276 del 14 gennaio 2003
«Allorquando la perquisizione sia stata effettuata senza l'autorizzazione del magistrato e non nei «casi» e nei «modi» stabiliti dalla legge, come prescritto dall'art. 13 Cost. si è in presenza di un mezzo di ricerca della prova che non è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2450 del 26 settembre 1997
«È nullo il decreto di perquisizione e sequestro emanato in seguito a denuncia anonima e, quindi, utilizzato come mezzo di acquisizione di una notizia di reato e non come mezzo di ricerca della prova. Infatti, la denuncia confidenziale o anonima —...»