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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15341 del 7 agosto 2004
«Ne consegue che, da un lato, il giudice può essere interpretato direttamente dalla Corte di Cassazione, e, dall'altro, l'erronea interpretazione che ne sia data dal giudice di merito può essere denunciata con ricorso per Cassazione sotto il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15499 del 11 agosto 2004
«In tema di ricorso per cassazione, il vizio di violazione di legge consiste nella deduzione di un'erronea ricognizione, da parte del provvedimento impugnato, della fattispecie astratta recata da una norma di legge e quindi implica necessariamente...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15854 del 13 agosto 2004
«Pertanto, il soggetto il quale ha agito nel giudizio di appello in veste di legale rappresentante di una società indicando la carica ricoperta non è tenuto a fornire alcuna prova al riguardo nel successivo giudizio di legittimità, ove non può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16081 del 18 agosto 2004
«Anche nel giudizio di cassazione, qualora sopravvenga, dopo la deliberazione della decisione della Corte di cassazione e prima della pubblicazione della stessa, la dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma di legge e tale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16284 del 19 agosto 2004
«Nell'ipotesi in cui la sentenza impugnata abbia preso in esame una domanda diversa da quella effettivamente proposta, sotto taluni profili della causa petendi, il ricorso per cassazione proposto dall'avversario impone al controricorrente, che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17419 del 30 agosto 2004
«In tema di sospensione c.d. anomala del processo civile, ove la causa di sospensione sia stata stabilita da un decreto-legge (nella specie n. 513 del 1996) che non venga convertito, e ove sia necessario stabilire la tempestività dell'istanza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17445 del 30 agosto 2004
«La valutazione circa la sussistenza di tale prova, riservata in via esclusiva al giudice del merito, è sottratta al sindacato della Corte di cassazione, dinanzi alla quale non è, pertanto, consentito alla parte, che si sia sottratta a tale onere,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17564 del 1 settembre 2004
«La denuncia del mancato rispetto da parte del giudice di rinvio del decisum della sentenza di cassazione concreta denuncia di error in procedendo (art. 360, comma primo, n. 4 c.p.c.) per aver operato il giudice stesso in ambito eccedente i confini...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19200 del 24 settembre 2004
«Ne consegue che l'azione di risarcimento deve essere proposta avanti al giudice ordinario anche quando la lesione abbia riguardo ad una posizione di interesse legittimo, fatta eccezione per i casi in cui sussista una giurisdizione esclusiva del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19395 del 28 settembre 2004
«L'«atto di integrazione del contraddittorio» davanti alla Corte di cassazione disposto ai sensi dell'art. 371 bis c.p.c. deve corrispondere, a pena di inammissibilità, al ricorso originario nella sua interezza – con l'eventuale aggiunta delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19416 del 28 settembre 2004
«La Corte di cassazione, allorchè è chiamata a decidere su un vizio in procedendo ha poteri di diretto esame e valutazione degli atti e delle risultanze delle fasi processuali di merito; tuttavia il suo potere di accertamento relativo al fatto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19654 del 1 ottobre 2004
«La previsione – di cui al secondo comma, n. 2, dell'art. 369 c.p.c. – dell'onere di deposito a pena di improcedibilità, entro il termine di cui al primo comma della stessa norma, della copia della decisione impugnata con la relazione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19950 del 6 ottobre 2004
«Il giudizio di rinvio quale disciplinato dagli artt. 392 e ss. c.p.c. è un processo ad istruzione sostanzialmente «chiusa», in cui è preclusa la proposizione di nuove domande; in proposito non rileva che sia fatta valere la nullità di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22588 del 1 dicembre 2004
«Affinché una condotta omissiva possa essere fonte di responsabilità per danni, ai sensi dell'art. 2043 c.c., è necessario che sia configurabile in capo al responsabile un obbligo giuridico di impedire l'evento dannoso, che può nascere, oltre che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22979 del 7 dicembre 2004
«Infatti, se il vizio di motivazione per omessa considerazione di punto decisivo fosse configurabile sol per il fatto che la circostanza di cui il giudice del merito ha omesso la considerazione, ove esaminata, avrebbe reso soltanto possibile o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23701 del 21 dicembre 2004
«Allorquando tra l'elezione di domicilio contenuta nell'epigrafe del ricorso per cassazione e quella riprodotta a margine del medesimo ricorso sussista insanabile contraddizione, correttamente la notifica dell'avviso dell'udienza al ricorrente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2494 del 10 febbraio 2004
«La procedibilità del ricorso per cassazione non è esclusa dal fatto che la copia autentica della sentenza impugnata (che il ricorrente è tenuto a depositare unitamente al ricorso ex art. 369, comma secondo c.p.c.) sia incompleta perché priva di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 2597 del 11 febbraio 2004
«Nella nozione di atti interni al giudizio di cassazione, in relazione ai quali è configurabile l'errore revocatorio della S.C. ai sensi dell'art. 395 n. 4 c.p.c., oltre a quelli susseguenti alla proposizione del ricorso (ad esempio, il deposito ex...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5925 del 24 marzo 2004
«Ai sensi dell'art. 2909 c.c., il giudicato fa stato ad ogni effetto tra le parti, i loro eredi o aventi causa, entro i limiti oggettivi dati dai suoi elementi costitutivi, ovvero della causa petendi, intesa come titolo dell'azione proposta e del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7501 del 20 aprile 2004
«Qualora la sentenza della Corte di cassazione di annullamento con rinvio abbia avuto ad oggetto l'accertamento di un inadempimento contrattuale, ben può il giudice del rinvio prendere in esame il diverso problema, successivo ed eventuale, del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8326 del 3 maggio 2004
«Ne consegue che, sotto entrambe le forme, va respinta la richiesta di specificazione del dispositivo di una sentenza di cassazione nel senso che il ritenuto assorbimento di un motivo di gravame equivalga ad accoglimento esplicito dello stesso:...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9290 del 15 maggio 2004
«Più in particolare, ove trattisi di una prova per testi, è onere del ricorrente, in virtù del principio di autosufficienza del ricorso per cassazione, indicare specificamente le circostanze concrete che formavano oggetto della prova, quale ne...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10180 del 16 maggio 2005
«Pertanto detto provvedimento deve essere contestato con l'opposizione agli atti esecutivi, allegando che la dichiarazione era in realtà negativa e che dunque mancava il presupposto per l'assegnazione. (Nella specie l'AIMA aveva dichiarato che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10598 del 19 maggio 2005
«Esclusa nel giudizio di cassazione l'ammissibilità dell'intervento volontario del terzo che non abbia partecipato alle pregressi fasi di merito, nessuna preclusione sussiste invece in caso di intervento adesivo del successore a titolo particolare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11962 del 8 giugno 2005
«In ragione della struttura «chiusa» propria del giudizio di rinvio, cioè della cristallizzazione della posizione delle parti nei termini in cui era rimasta definita nelle precedenti fasi processuali fino al giudizio di cassazione e più...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15810 del 28 luglio 2005
«Sulla base del principio di economia processuale, ormai espressamente accolto anche nel giudizio di legittimità dalla seconda parte dell'art. 384, primo comma, c.p.c., nonché di un'interpretazione complessiva dell'art. 384 che induce ad escludere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21190 del 31 ottobre 2005
«Il decreto con cui la Corte d'appello provvede, su reclamo delle parti ex art. 739 c.p.c., alla revisione delle condizioni inerenti ai rapporti patrimoniali fra i coniugi divorziati ed al mantenimento della prole, ha carattere decisorio e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21830 del 10 novembre 2005
«In tema di revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, non costituisce errore di fatto, denunziabile ai sensi degli artt. 391 bis e 395 n. 4 c.p.c., la mancata cassazione della sentenza di merito per ragioni non dedotte tra i motivi di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26222 del 1 dicembre 2005
«L'obbligo del deposito in cancelleria dell'originale del ricorso notificato, nel termine di venti giorni dall'ultima notifica, fissato a pena d'improcedibilità del ricorso per cassazione dall'art. 369, primo comma, c.p.c., non può ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26261 del 2 dicembre 2005
«Anche al ricorso per revocazione proposto avverso una sentenza della Corte di cassazione si applica l'art. 327 c.p.c. nel suo complesso, per cui la parte ricorrente non decade dalla facoltà di proporre tardivamente l'impugnazione, in applicazione...»