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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1913 del 8 agosto 1996
«Anche se la detenzione, a seguito di titolo definitivo, di un soggetto cui è stata applicata la custodia cautelare in carcere rende oggettivamente inattuali le esigenze cautelari previste dall'art. 274, lett. b) e c), c.p.p., tale astratta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 427 del 16 marzo 1994
«Lo stato di detenzione per altra causa del destinatario di una misura coercitiva custodiale non è di per sé in contrasto con la configurabilità di esigenze cautelari, presupposto per l'emissione del provvedimento, e ciò per molteplici benefici che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38615 del 13 ottobre 2008
«In tema di criteri di scelta delle misure cautelari, è legittimo il riferimento alle specifiche modalità e circostanze del fatto ai fini della motivazione circa l'applicazione della custodia in carcere, costituendo la condotta tenuta dal soggetto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5679 del 18 gennaio 1999
«L'indagato ha interesse ad ottenere la scarcerazione, anche se solo parziale e puramente formale, per uno dei reati indicati nell'ordinanza cautelare, tutte le volte che, per effetto di tale provvedimento, pur non conseguendo la totale cessazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1441 del 31 maggio 2000
«A seguito dell'entrata in vigore della L. 12 luglio 1999, n. 231, (che ha modificato l'art. 275 c.p.p., introducendo nella disposizione, fra gli altri, i commi 4 bis e 4 ter), se la persona sottoposta a custodia cautelare sia affetta da malattia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22338 del 8 giugno 2012
«L'art. 1, comma quarto, della L. n. 62 del 2011 (che dichiara applicabili le disposizioni dell'art. 1 solo a decorrere dal 1° gennaio 2014, fatta salva la possibilità di utilizzare i posti già disponibili a legislazione vigente presso gli istituti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4639 del 21 novembre 1996
«Il limite posto dall'art. 275, comma 2 bis c.p.p. all'adozione della custodia cautelare quando sia prevedibile, in caso di condanna, la concessione del beneficio della sospensione condizionale, vale esclusivamente per la custodia cautelare in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4427 del 6 agosto 1996
«Poiché la disposizione dell'art. 275, comma 2 bis, c.p.p., secondo la quale non può essere disposta la misura della custodia cautelare se il giudice ritiene che con la sentenza possa essere concessa la sospensione condizionale della pena, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2530 del 21 luglio 1999
«In tema di disciplina degli arresti domiciliari, l'art. 284, terzo comma, c.p.p., che consente al giudice di autorizzare il sottoposto ad assentarsi dal luogo di arresto in caso di «assoluta indigenza», va riferito ai bisogni primari...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1361 del 20 gennaio 2004
«In tema di applicazione di misure cautelari personali, il deposito in cancelleria, previsto a beneficio del difensore dall'art. 293, comma 3, c.p.p., delle ordinanze applicative delle misure dopo la loro notificazione o esecuzione non deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3583 del 14 settembre 1994
«Il deposito in cancelleria previsto a beneficio del difensore, dall'art. 293, comma 3, c.p.p., delle ordinanze applicative di misure cautelari dopo la loro notificazione o esecuzione, non deve necessariamente precedere (per quanto ciò possa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16492 del 24 aprile 2007
«Ai fini dell'applicazione dell'articolo 297, comma 3, del c.p.p., la nozione di anteriore «desumibilità» delle fonti indiziarie, poste a fondamento dell'ordinanza cautelare successiva, dagli atti inerenti la prima ordinanza cautelare, non va...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4470 del 5 maggio 1999
«Legittimato passivo alla citazione in opposizione a decreto ingiuntivo è esclusivamente il beneficiario dell'ingiunzione e, pertanto, nell'ipotesi in cui la citazione in opposizione a decreto ingiuntivo sia proposta e venga notificata nei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4717 del 19 novembre 1996
«Ai fini della revoca dell'affidamento in prova al servizio sociale, previsto dall'art. 47, penultimo comma, dell'ordinamento penitenziario, rilevano soltanto condotte tenute successivamente alla concessione del beneficio. Non può, pertanto, dar...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3944 del 16 febbraio 1994
«Nell'ipotesi di sospensione condizionale della pena subordinata all'adempimento di determinati obblighi, l'inosservanza di questi da parte del condannato non comporta la revoca automatica del beneficio, potendo il soggetto allegare la comprovata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 879 del 23 gennaio 2012
«La presenza di opere visibili e permanenti, indicative di un transito, configura un requisito necessario ai fini dell'acquisto della servitù di passaggio per usucapione o per destinazione del padre di famiglia, ma non anche per la tutela...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16236 del 25 luglio 2011
«Al fine della ricorrenza di un atto di spoglio denunciabile con azione di reintegrazione, l'"animus spoliandi" postula la consapevolezza dell'autore di acquisire la cosa contro la volontà espressa o tacita del possessore; detto requisito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 551 del 17 gennaio 2012
«La natura consensuale del contratto di cessione di credito - relativo a vendita di cosa futura, per la quale l'effetto traslativo si verifica quando il bene viene ad esistenza - comporta che esso si perfeziona per effetto del solo consenso dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1338 del 31 gennaio 2012
«Nel contratto con obbligazioni del solo proponente, di cui all'art. 1333 c.c., non rileva l'avvenuta sottoscrizione ad opera di una o di più parti, ma l'unilateralità dell'obbligazione in esso prevista, che è posta a carico di una sola parte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5159 del 30 marzo 2012
«La promessa, da parte del venditore di quote sociali, della liberazione, ad opera del conduttore e prima della scadenza del contratto, dell'immobile locato per uso diverso dall'abitazione, compreso nel patrimonio della società, non è nulla per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20301 del 20 novembre 2012
«Il contratto di appalto avente ad oggetto la costruzione di un'opera senza la prescritta concessione edilizia è nullo per illiceità dell'oggetto e la nullità impedisce al contratto di produrre i suoi effetti sin dall'origine, senza che rilevi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2473 del 1 febbraio 2013
«Ai fini della validità del contratto preliminare, non è indispensabile la completa e dettagliata indicazione di tutti gli elementi del futuro contratto, risultando sufficiente l'accordo delle parti su quelli essenziali. In particolare, nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 952 del 16 gennaio 2013
«L'oggetto di un contratto preliminare di vendita immobiliare può essere determinato attraverso atti e fatti storici esterni al negozio, anche successivi alla sua conclusione, nella sola ipotesi in cui l'identificazione del bene da trasferire...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5692 del 10 aprile 2012
«Le parti, nella loro autonomia contrattuale, possono pattuire una condizione sospensiva o risolutiva nell'interesse esclusivo di uno soltanto dei contraenti, occorrendo al riguardo un'espressa clausola o, quanto meno, una serie di elementi, idonei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2999 del 28 febbraio 2012
«La risoluzione di diritto del contratto per diffida ad adempiere, ai sensi dell'art. 1454 c.c., non preclude alla parte adempiente, nel caso in cui sia stata contrattualmente prevista una caparra confirmatoria, l'esercizio della facoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1737 del 24 gennaio 2013
«Il coniuge in regime di comunione legale, estraneo all'accordo simulatorio, è terzo, legittimato a far valere la simulazione con libertà di prova, ai sensi degli artt. 1415, secondo comma, e 1417 c.c., rispetto all'acquisto di un bene non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 870 del 23 gennaio 2012
«Il secondo comma dell'art. 1453 c.c. deroga alle norme processuali che vietano la "mutatio libelli" nel corso del processo, nel senso di consentire la sostituzione della domanda di adempimento del contratto con quella di risoluzione per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7957 del 29 marzo 2013
«In tema di compravendita, grava sul venditore, in quanto tenuto a consegnare la cosa al compratore, ai sensi dell'art. 1476, n. 1), c.c., altresì l'obbligo strumentale di custodire la stessa fino al momento del suo effettivo trasferimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4426 del 21 febbraio 2013
«In tema di pericolo di rivendica, la sospensione del pagamento del prezzo, quale eccezionale mezzo di autotutela consentito dall'art. 1481 c.c., esclude la "mora debendi" e, dunque, il pagamento degli interessi moratori sul prezzo, ma non elimina...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2720 del 5 febbraio 2013
«In tema di liquidazione del "quantum" risarcibile, la misura del danno non deve essere necessariamente contenuta nei limiti di valore del bene danneggiato, ma deve avere per oggetto l'intero pregiudizio, essendo il risarcimento diretto alla...»