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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3019 del 8 luglio 1998
«Il fatto che il pubblico ministero debba trasmettere prima al Gip e poi al tribunale del riesame i decreti autorizzativi che legittimano le intercettazioni, pena l'inutilizzabilità di esse, non comporta che il tribunale del riesame, dinanzi al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3208 del 25 giugno 1998
«La norma di cui all'art. 666, secondo comma, c.p.p., che prevede come causa di inammissibilità la mera riproposizione di una richiesta già rigettata, basata sui medesimi elementi, costituisce principio di carattere generale, applicabile anche al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3500 del 4 luglio 1998
«Il giudice militare astenuto, la cui dichiarazione sia stata già accolta, non può concorrere alla pronunzia del provvedimento declinatorio della competenza, con il quale, accertata l'impossibilità di sostituzione dello stesso, il procedimento è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4089 del 2 aprile 1998
«La disposizione di cui all'art. 603 c.p.p. è fondata sulla presunzione di completezza dell'indagine probatoria esperita in primo grado e subordina la rinnovazione del dibattimento, da una parte alla condizione di una sua necessità, che il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4307 del 9 aprile 1998
«Per determinare il tempo della prescrizione il giudice non può non tenere conto del bilanciamento delle circostanze, onde nell'ipotesi in cui con la sentenza di annullamento venga confermato il reato-base ma rinviata al giudice di merito la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4467 del 9 dicembre 1998
«La decisione del giudice di merito che abbia applicato in sentenza il condono al di fuori dei casi consentiti dalla legge può essere emendata in sede di cognizione solo attraverso il giudizio di impugnazione, attivabile dal P.M. che abbia proposto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4838 del 24 aprile 1998
«Il diniego di concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena con la motivazione che trattandosi di pena pecuniaria la sospensione non sarebbe favorevole all'imputato è illegittimo. Una siffatta motivazione finisce per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5337 del 12 ottobre 1998
«Qualora un componente del collegio che ha dichiarato l'inammissibilità della richiesta di revisione abbia in precedenza partecipato al giudizio di merito, non sussiste alcuna causa di nullità ma si configura un'ipotesi di incompatibilità la quale,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5475 del 28 gennaio 1998
«Poiché la disposizione dell'art. 275, comma secondo bis, c.p.p., secondo la quale non può essere disposta la misura della custodia cautelare se il giudice ritiene che con la sentenza possa essere concessa la sospensione condizionale della pena,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5764 del 15 maggio 1998
«La maggiorazione, da parte del giudice dell'impugnazione, della percentuale di aumento per la continuazione applicata dal giudice di primo grado, non costituisce violazione del divieto di reformatio in pejus, qualora la pena complessiva irrogata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6528 del 11 maggio 1998
«Il giudice che ritenga di aderire alle conclusioni del perito d'ufficio, in difformità da quelle del consulente di parte, non può essere gravato dell'obbligo di fornire, in motivazione, autonoma dimostrazione dell'esattezza scientifica delle prime...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6540 del 26 gennaio 1998
«In materia di sospensione dei termini di custodia cautelare nell'ipotesi di cui al secondo comma dell'art. 304 c.p.p., la separazione del processo in fase dibattimentale può incidere sulla efficacia della ordinanza di sospensione. Ciò nel caso in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 674 del 21 aprile 1998
«L'istituto della sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare previsto dall'art. 304, comma secondo, c.p.p., basandosi sul dato oggettivo della complessità del dibattimento, e cioè su una situazione unitaria, contraddistinta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 706 del 21 gennaio 1998
«Non costituisce vizio di manifesta illogicità della motivazione di un provvedimento giurisdizionale l'indicazione errata, nel testo del provvedimento, di una data di notificazione, in conseguenza di indubbio errore materiale che risulti dalla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7530 del 26 giugno 1998
«Il giudice di merito può trarre il proprio convincimento anche da ricognizioni non formali e riconoscimenti fotografici perché, nell'ambito dei poteri discrezionali che l'ordinamento gli riconosce, può attribuire concreto valore indiziante o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8043 del 7 luglio 1998
«Allorché l'imputato, al quale in primo grado sono state inflitte distinte condanne a pena sospesa, chieda l'applicazione della continuazione, il giudice di appello acquista il potere di rivalutare la personalità del medesimo sulla base del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8418 del 17 luglio 1998
«Poiché l'art. 597, comma 5, c.p.p. consente al giudice d'appello di applicare d'ufficio le attenuanti generiche, l'omessa deduzione con i motivi di impugnazione di specifiche doglianze circa la mancata concessione in primo grado delle attenuanti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 852 del 4 aprile 1998
«Il pubblico ministero, nell'ambito delle sue autonome ed esclusive attribuzioni di organo che cura l'esecuzione in materia penale, è tenuto a compiere una sommaria delibazione dell'ammissibilità della domanda, al fine di evitare che la legalità ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9120 del 4 agosto 1998
«Deve ritenersi adempiuto l'obbligo di motivazione del giudice di merito sulla determinazione in concreto della misura della pena allorché siano indicati nella sentenza gli elementi ritenuti rilevanti o determinanti nell'ambito della complessiva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9250 del 11 agosto 1998
«In forza dell'art. 597, quarto comma, c.p.p., secondo cui se è accolto l'appello dell'imputato relativo a circostanze o a reati concorrenti la pena complessiva irrogata è così corrispondentemente diminuita, il giudice di appello che esclude una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9613 del 4 settembre 1998
«L'invito a una persona che aveva presentato alcune denunzie ad essere sentito per chiarimenti in merito ad esse, rivolto dalla polizia giudiziaria su delega della Procura della Repubblica, non costituisce un invito a comparire per testimoniare,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1020 del 12 aprile 1999
«Il giudice dell'esecuzione è obbligato a procedere all'unificazione delle pene concorrenti quando le questioni connesse al cumulo siano sollevate nel procedimento previsto dall'art. 666 c.p.p. e, in particolare, quando il provvedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10379 del 1 settembre 1999
«In tema di impugnazioni, poiché l'obbligo di immediata declaratoria delle cause di non punibilità di cui all'art. 129 c.p.p. presuppone che il giudice del gravame sia stato effettivamente investito della cognizione del processo, non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10539 del 8 settembre 1999
«La disciplina dell'art. 81 c.p. è applicabile in via generale, e quindi anche nel campo dei reati tributari, in ipotesi di continuazione sia eterogenea che omogenea, in quanto legge generale che, nella previsione del cumulo giuridico delle pene,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10791 del 22 settembre 1999
«La concessione della sospensione condizionale, ai sensi dell'art. 163 c.p.p., costituisce esercizio di un potere attribuito dalla legge esclusivamente al giudice in vista della finalità rieducativa della pena, con la conseguenza che non sono...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11945 del 19 ottobre 1999
«La finalità della richiesta di patteggiamento è quella di condurre alla applicazione della pena concordata; pertanto la indicazione, nell'accordo, di circostanze attenuanti ha come scopo unicamente la determinazione, in concreto, della pena e non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12356 del 30 ottobre 1999
«La disposizione della confisca da parte del giudice di appello in assenza di una precedente statuizione al riguardo da parte del giudice di primo grado e di una impugnazione del pubblico ministero, costituisce reformatio in pejus della decisione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12444 del 2 novembre 1999
«In tema di «estorsione contrattuale» la minaccia di far valere un diritto assume il connotato dell'illiceità soltanto quando è diretta ad ottenere un profitto ingiusto, e dunque non una qualsiasi controprestazione ma un risultato iniquo, perché...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12975 del 12 novembre 1999
«Nell'ambito del giudizio abbreviato il giudice può valutare tutti gli atti legittimamente acquisiti durante le indagini preliminari ad eccezione di quelli colpiti da nullità ed inutilizzabilità assolute, non risultando il principio della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13055 del 15 novembre 1999
«Il giudice ha il potere di concedere, anche d'ufficio, la sospensione condizionale pure in caso di condanna a sola pena pecuniaria, motivando sulla sussistenza dei presupposti richiesti dall'art. 163 c.p. Altrimenti in presenza di elementi di...»