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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6299 del 5 giugno 1995
«Nel giudizio di riscatto promosso dal conduttore di un immobile destinato ad uso non abitativo ai sensi dell’art. 39 L. 27 luglio 1978 n. 392, nei confronti di colui che dall’atto di vendita risulti acquirente dell'immobile stesso, è litisconsorte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7947 del 17 luglio 1991
«La tutela concessa dal legislatore al conduttore di un immobile destinato ad uso non abitativo, al quale il proprietario abbia impedito concretamente di avvalersi del diritto di prelazione previsto dall’art. 38 della L. 27 luglio 1978 n. 392,...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1768 del 7 aprile 2015
«Nel giudizio amministrativo il divieto dei motivi nuovi concerne esclusivamente i motivi sollevati da chi introduce il giudizio di prime cure, mentre il divieto delle nuove eccezioni, sancito dal secondo comma del medesimo articolo, non si applica...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15283 del 25 luglio 2016
«Sono devolute alla giurisdizione del giudice ordinario ed alla competenza in unico grado della Corte di appello operante in materia di indennità di esproprio, le controversie relative alla determinazione degli indennizzi previsti in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7103 del 29 marzo 2011
«La devoluzione alla giurisdizione amministrativa esclusiva delle controversie relative agli atti del gestore del servizio pubblico di trasporto dell'energia elettrica, funzionali alla sua costituzione ed alla determinazione delle modalità di...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2873 del 11 giugno 2015
«Secondo l'art. 135 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA) rientrano nella competenza funzionale del T.a.r. Lazio le controversie relative ad infrastrutture di trasporto ricomprese, o da ricomprendere, nella rete di trasmissione nazionale (Conferma della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43250 del 1 ottobre 2018
«Il dolo diretto, anche nella forma di dolo alternativo, è compatibile con il tentativo. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto corretta la contestazione di tentato omicidio pluriaggravato mossa all'indagato, il quale, sorpreso dal proprietario...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22529 del 21 maggio 2018
«Ai fini della configurabilità del reato di sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro penale o amministrativo, la nozione di proprietario non coincide con quella civilistica, dovendosi intendere in senso estensivo sì da includervi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43169 del 1 ottobre 2018
«Il delitto di violazione dei sigilli di cui all'art. 349 cod. pen. si perfeziona con qualsiasi condotta idonea ad eludere l'obbligo di immodificabilità del bene, pur in assenza di sigilli o segni esteriori dell'avvenuto sequestro, sempre che si...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 126 del 2 febbraio 1988
«Il diritto del conduttore al compenso per la perdita dell'avviamento cagionata da espropriazione per p.u. di immobile adibito ad attività commerciale o artigiana non determina una decurtazione della indennità spettante al proprietario e può essere...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 21 del 18 luglio 1983
«Le norme sull'espropriazione, quando fanno riferimento, nel disciplinare il procedimento, al diritto del proprietario, intendono soltanto indicare la posizione giuridica soggettiva che, nell'ordinamento, implica il più ampio potere di godimento...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 67 del 5 aprile 2016
«Non è fondata la questione di legittimità costituzionale - promossa dalla Regione Puglia in riferimento agli artt. 3, primo comma, 117, terzo comma, e 118, commi primo e secondo, Cost. - dell'art. 17, comma 1, lett. b), del d.l. 12 settembre 2014,...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 100 del 20 aprile 2016
«Sono manifestamente inammissibili, per difetto di rilevanza, le questioni di legittimità costituzionale, in riferimento agli artt. 3, 24, 42, 97 e 117, primo comma, Cost., dell'art. 42-bis del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, che consente...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4890 del 22 novembre 2016
«In virtù dell'art. 3, comma 2, D.P.R. n. 327/2001 (T.U. Espropriazione per p.u.) è esente da censure l'operato della R.A. espropriante, quando questa abbia notificato i propri atti a chi risulti proprietario dai dati catastali, salvo che non sia...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1139 del 6 marzo 2015
«Lo svolgimento dell'espropriazione nei confronti del proprietario catastale e la mancata notifica del decreto di esproprio al proprietario effettivo comportano soltanto che quest'ultimo non sia soggetto al termine di decadenza per l'opposizione...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4 del 22 novembre 2016
«Una volta effettuata la notifica all'intestatario catastale, l'Amministrazione espropriante non è tenuta a svolgere ricerche per accertare l'identità dell'eventuale proprietario effettivo, quand'anche apprenda che questi possa esistere (art. 3,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11901 del 28 maggio 2014
«In tema di espropriazione per pubblica utilità, la notifica del decreto di esproprio a chi, non essendo proprietario effettivo del bene, risulti tale dai registri catastali, non solo impedisce il decorso del termine di decadenza per l'opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 299 del 9 maggio 2000
«Giusta il disposto dell'art. 81 della L. n. 219 del 1981, e fermo restando che le opere per la realizzazione del programma straordinario di cui al Titolo VIII della stessa legge devono essere affidate in concessione, siffatta concessione comporta...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 676 del 28 gennaio 2011
«Se è vero che un provvedimento di proroga del termine fissato nella dichiarazione di pubblica utilità può validamente essere adottato solo prima della scadenza del termine medesimo, tuttavia non può dirsi che la proroga tardivamente adottata sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7320 del 19 marzo 2008
«In tema di espropriazioni, qualora alla dichiarazione di pubblica utilità segua l'occupazione dell'area, ma non la realizzazione dell'opera pubblica, non si è in presenza della cosiddetta occupazione appropriativa, atteso che a tal fine non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8384 del 31 marzo 2008
«In materia urbanistica, la scadenza del termine quinquennale del vincolo di destinazione di piano preordinato all’esproprio comporta il venir meno della regolamentazione urbanistica e l'applicazione delle norme di salvaguardia previste per i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19809 del 4 ottobre 2016
«L'art. 39 del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, in materia di indennizzo per reiterazione dei vincoli espropriativi, espressamente rapporta l'indennizzo alla specifica ed autonoma tipologia di pregiudizio in concreto subito dal proprietario del terreno...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10362 del 6 maggio 2009
«L'art. 9 comma 4 D.P.R. n. 327 del 2001 non subordina la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio su un immobile alla previsione di un indennizzo, ma esclusivamente alla necessità di una congrua motivazione in sede di rinnovazione dei...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 179 del 20 maggio 1999
«La reiterazione in via amministrativa di vincoli decaduti (preordinati all'espropriazione o con carattere sostanzialmente espropriativo), ovvero la proroga in via legislativa o la particolare durata dei vincoli stessi prevista in alcune regioni a...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 24 maggio 2007
«Si ha adeguato supporto motivazionale dell'atto di reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio qualora l'amministrazione, nell'evidenziare l'attualità dell'interesse pubblico da soddisfare, abbia a seguito di specifica istruttoria, tenuto...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4069 del 3 luglio 2018
«Al privato, proprietario di un'area sottoposta a procedimento espropriativo per la realizzazione di un'opera pubblica, deve essere garantita, mediante la formale comunicazione dell'avviso di avvio del procedimento, la possibilità di interloquire...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2695 del 6 giugno 2008
«Ai sensi dell'art. 11, D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, la comunicazione di avvio delle procedure ablative deve essere fatta a coloro che risultino proprietari del terreno sulla base delle risultanze catastali, con la conseguenza che l'amministrazione...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 248 del 19 gennaio 2000
«Il decreto di proroga della dichiarazione di pubblica utilità costituisce provvedimento discrezionale che, ponendosi a chiusura del subprocedimento autonomo, è capace di ledere in via autonoma la sfera giuridica del proprietario, quanto meno sotto...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1533 del 12 marzo 2018
«La notifica degli atti di un procedimento ablatorio al proprietario catastale che non sia anche il proprietario effettivo incide sui termini per l'opposizione alla stima e sulla possibilità della richiesta del risarcimento del danno in ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23943 del 22 settembre 2008
«Con l'annullamento in sede giurisdizionale del provvedimento di dichiarazione di pubblica utilità dell'opera viene rimosso il vincolo funzionale tra la dichiarazione di pubblica utilità stessa e la condotta dell'amministrazione, destinata ad...»