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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 23 giugno 1995
«Poiché, nel processo plurisoggettivo, la valida impugnazione proposta dal coimputato — ancorché sostenuta da motivo non esclusivamente personale — non impedisce che diventi irrevocabile la sentenza relativamente al rapporto concernente l'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 120 del 18 marzo 1996
«Nel procedimento di prevenzione (come del resto in quello di sorveglianza) non è riconosciuto all'interessato il diritto ad intervenire all'udienza, ma soltanto il diritto ad essere sentito qualora ne faccia richiesta; conseguentemente in tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5239 del 10 dicembre 1996
«In tema di reato continuato, corrisponde alla norma di carattere programmatico contenuta nell'art. 1 D.P.R. 22 settembre 1988 n. 448 (disposizioni sul processo penale a carico di minorenni) — che prescrive come le norme processuali debbano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1804 del 27 marzo 1997
«Ne consegue che i provvedimenti emessi da quest'ultimo organo, ancorché illegittimi, sono sottratti a qualsiasi impugnazione, trattandosi di atti emanati da una parte del processo nell'esercizio di funzioni soggettivamente giudiziarie, ma non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2584 del 8 agosto 1997
«...e alle finalità del processo, debbono essere necessariamente acquisiti, costituendo un antecedente logico imprescindibile ai fini della formulazione di quel giudizio finale complessivo che si estrinseca nella sentenza e nella sua motivazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 674 del 21 aprile 1998
«Tale impostazione risulta condivisa anche dalla Corte costituzionale, la quale ha avuto modo di precisare che la facoltà consentita al giudice dal comma secondo dell'art. 304 c.p.p. non può comportare, ove effettivamente esercitata, distinzioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2133 del 4 giugno 1999
«Il reato di cui all'art. 323 c.p., così come modificato dalla legge 16 luglio 1997 n. 234, è un reato di evento, che consiste nel vantaggio del pubblico ufficiale o di altri oppure nel danno ingiusto arrecato ad altri. Ciò significa che l'abuso è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 313 del 14 gennaio 2000
«In tema di astensione, non sono abnormi né il decreto del presidente della Corte di appello che autorizzi un giudice ad astenersi limitatamente a uno solo tra più imputati nel medesimo procedimento, precisando che la posizione di tale imputato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5134 del 28 aprile 2000
«...(Nella fattispecie la Corte ha precisato che la pretesa intenzione di «migliorare la cosa», cioè, di «abbattere per ricostruire» nel globale processo di formazione della volontà, rimane estranea alla struttura soggettiva del reato in esame).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6493 del 18 febbraio 2002
«L'errore di fatto consiste in un errore di percezione che incide direttamente sul processo formativo della volontà del giudice, determinandola in una direzione diversa e si configura quando la decisione è fondata sulla supposizione di un fatto la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10656 del 7 marzo 2003
«Ne consegue che la sussistenza di tale requisito di fatto deve essere ricercata nel momento stesso del reato e la valutazione del giudice non può che essere rapportata al contenuto che quella regola possedeva al tempo in cui il reato fu commesso,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34981 del 26 agosto 2003
«Le dichiarazioni su fatti che concernono la responsabilità di altri, rese da un coimputato, nel corso dell'udienza di convalida dell'arresto, prima dell'entrata in vigore della legge 1 marzo 2001, n. 63 sul «giusto processo» e, quindi, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37788 del 3 ottobre 2003
«Tuttavia anche condotte antecedenti che risultassero finalizzate ad incidere sul processo elettorale, in senso strumentale al perseguimento dei diversi fini già rilevanti secondo il vecchio testo della norma incriminatrice, potevano dar luogo in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13408 del 12 aprile 2005
«Il danneggiato dal reato è legittimato a proporre l'azione civile nel processo penale per il risarcimento dei danni che assume aver subito, indipendentemente dalle azioni proposte o proponibili dalla persona offesa, che restano autonome e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17380 del 6 maggio 2005
«La forma libera che caratterizza la fisionomia del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, e dunque la mancanza di tipizzazione della relativa condotta, consentono al giudice di merito di cogliere, nel processo di metamorfosi della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30711 del 15 settembre 2006
«La novella dell'art. 606, comma primo, lett. e) c.p.p. ad opera della L. n. 46 del 2006, nella parte in cui consente, per la deduzione dei vizi della motivazione, il riferimento ad altri atti del processo, non ha introdotto l'ulteriore ipotesi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31978 del 27 settembre 2006
«La novella dell'art. 606, comma primo, lett. e), c.p.p. ad opera dell'art. 8 legge n. 46 del 2006, nella parte in cui consente la deduzione del vizio di motivazione sulla base anche di «altri atti del processo specificamente indicati nei motivi di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31980 del 27 settembre 2006
«La novella dell'art. 606, comma primo, lett. e) c.p.p., ad opera della legge n. 46 del 2006, nella parte in cui consente, per la deduzione dei vizi della motivazione, il riferimento anche a specifici atti del processo, non ha mutato la natura del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4918 del 8 febbraio 2006
«...all'effettività del diritto ad un giusto processo individuati dalla Corte europea dei diritti dell'uomo nel testo dell'art. 175 c.p.p. precedente alla novella del D.L. 21 febbraio 2005, n. 17, conv., con modif., con L. 22 aprile 2005, n. 60).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20681 del 25 maggio 2007
«Le associazioni ambientaliste sono legittimate alla costituzione di parte civile iure proprio nel processo per reati ambientali, dal momento che l'espressa previsione legislativa della possibilità di costituzione di parte civile per lo Stato e per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8738 del 26 febbraio 2009
«L'espressa adesione alla partecipazione ad un "processo camorristico", nel quale sia previsto l'uso di armi da sparo per l'esecuzione della eventuale condanna degli accusati, implica il consenso preventivo all'uso cruento e illimitato delle...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20231 del 25 maggio 2012
«È legittima la costituzione di parte civile nel processo penale di un soggetto non legato da rapporti di stretta parentela e non convivente con la vittima del reato (nella specie figlio della moglie di quest'ultimo), al fine di ottenere il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42822 del 26 ottobre 2015
«In tema di divieto di "reformatio in peius", in assenza di impugnazione della parte civile diretta a contestare la quantificazione del risarcimento in relazione ai reati per i quali è stata affermata la responsabilità penale, il giudice d'appello...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43311 del 27 ottobre 2015
«In tema di revoca della costituzione di parte civile intervenuta nel giudizio di legittimità, la Corte di cassazione, investita del ricorso proposto dall'imputato, deve rilevare, anche d'ufficio, la sopravvenuta estinzione del rapporto processuale...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1644 del 12 marzo 2019
«...anche se attinenti a reati diversi da quelli contemplati nell'alt. 38, comma 1, lett. c) D.Lgs. n. 50/2016, può giustificare senz'altro l'esclusione dalla gara, traducendosi in un impedimento per la stazione appaltante di valutarne la gravità.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3151 del 15 maggio 2019
«...a persona o in luogo diversi da quello stabilito dalla legge, un collegamento risulti tuttavia ravvisabile, così da rendere possibile che l'atto, pervenuto a persona non del tutto estranea al processo, giunga a conoscenza del destinatario.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 618 del 27 gennaio 2011
«Nel processo amministrativo, trova applicazione il principio di cui all'art. 2697 c.c., in forza del quale è onere di chi agisce in giudizio indicare e provare i fatti a sostegno delle proprie pretese, non ostando a ciò il principio dispositivo...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2658 del 7 maggio 2010
«L'art. 11 accresce la pienezza della tutela avanti al giudice amministrativo, non solo estendendo la vocatio in ius, ma anche ammettendo il ricorso ai rimedi contrattuali, previsti dal codice civile, nel processo amministrativo. L'accordo ex art....»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 6 del 29 gennaio 2014
«In materia di controversie riguardanti la concessione e la revoca di contributi e sovvenzioni pubbliche, pur dopo l'introduzione del codice del processo amministrativo, il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4374 del 27 agosto 2014
«Nel processo amministrativo, l'omessa, insufficiente o non corretta acquisizione dei mezzi istruttori nel corso del giudizio di primo grado non dà luogo ad un vizio di procedura cui possa seguire l'annullamento della sentenza impugnata in appello...»