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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8891 del 4 maggio 2015
«In caso di espropriazione contro il terzo proprietario, ai sensi degli artt. 602 e seguenti cod. proc. civ., il debitore originario o diretto è litisconsorte necessario nella controversia distributiva di cui all'art. 512 cod. proc. civ. (nel testo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11844 del 9 giugno 2016
«Nell'ipotesi di cassazione con rinvio innanzi al giudice di primo ed unico grado, la sentenza del giudice di rinvio (salvo il caso di rinvio cd. restitutorio) è impugnabile in via ordinaria solo con ricorso per cassazione, senza che rilevi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12295 del 15 giugno 2016
«Nel caso di litisconsorzio necessario, l'integrazione del contraddittorio, anche se avvenuta dopo la dichiarazione della nullità della sentenza di primo grado e rimessione al primo giudice perché provveda a norma dell'art. 102, comma 2, c.p.c., ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12387 del 16 giugno 2016
«L'impugnazione incidentale tardiva, da qualunque parte provenga, va dichiarata inammissibile laddove l'interesse alla sua proposizione non possa ritenersi insorto per effetto dell'impugnazione principale. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12785 del 21 giugno 2016
«Qualora sia intervenuta la dichiarazione di fallimento della parte, nelle more tra la pubblicazione della sentenza di primo grado e la proposizione dell'appello, la notifica dell'atto di appello, effettuata presso il procuratore domiciliatario del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14190 del 12 luglio 2016
«Nel caso di assorbimento cd. improprio, ricorrente nel caso di rigetto di una domanda in base alla soluzione di una questione di carattere esaustivo che rende vano esaminare le altre, sul soccombente non grava l'onere di formulare sulla questione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14829 del 20 luglio 2016
«Il rapporto processuale tra creditore, debitore principale e fideiussore, facoltativo nella fase d'introduzione del giudizio potendo il creditore agire separatamente, a norma dell'art.1944, comma 1, c.c., nei confronti dei due debitori solidali,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15776 del 29 luglio 2016
«L'ordinanza di inammissibilità resa ex art. 348 bis c.p.c. che contenga, accanto alla valutazione complessiva, in chiave prognostica, dei motivi di gravame, anche una ulteriore statuizione di inammissibilità delle istanze istruttorie formulate in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16058 del 2 agosto 2016
«In tema di clausola arbitrale, se il giudice di primo grado si sia pronunciato sulla sua competenza senza che sia iniziato il procedimento arbitrale, trova applicazione non l'art. 819 ter c.p.c., ma il principio generale del "tempus regit actum",...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17596 del 5 settembre 2016
«La previsione di cui all'art. 417 bis c.p.c., secondo cui le P.A., nelle controversie relative ai rapporti di lavoro, possono stare in giudizio, in primo grado, mediante loro dipendenti, si differenzia da quella di cui all'art. 2 del r.d. n. 1611...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 19060 del 28 settembre 2016
«Il ricorso per cassazione avverso la sentenza di primo grado, previsto dall'art. 348 ter, comma 3, c.p.c., ha natura ordinaria e, in quanto tale, deve contenere, a pena di inammissibilità, "l'esposizione sommaria dei fatti di causa", prevista al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20692 del 13 ottobre 2016
«In tema di responsabilità da fatto illecito, il carattere solidale dell'obbligazione risarcitoria, escludendo la configurabilità di un rapporto unico ed inscindibile tra i soggetti che abbiano concorso nella produzione del danno, comporta, sul...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21219 del 20 ottobre 2016
«In caso di inesistenza della notificazione dell'atto introduttivo del giudizio di primo grado, il giudice d'appello deve dichiarare, anche d'ufficio, l'insanabile nullità della relativa sentenza, senza poter rimettere la causa al primo giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23520 del 18 novembre 2016
«L'obbligo di astensione imposto dall'art. 51, n. 4, c.p.c., la cui violazione, ove oggetto di deduzione mediante rituale istanza di ricusazione, è causa di nullità della sentenza, va circoscritto alla sola ipotesi in cui il giudice abbia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24956 del 6 dicembre 2016
«In tema di notificazioni, il procuratore alle liti che eserciti al di fuori della circoscrizione del tribunale cui è assegnato è tenuto ad eleggere domicilio nel luogo ove ha sede il giudice adito, altrimenti considerandosi elettivamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25345 del 12 dicembre 2016
«L’eccezione di usucapione sollevata, ma non esaminata, in primo grado e non tempestivamente riproposta dall’appellato, non è rilevabile d’ufficio dal giudice del gravame, trattandosi di eccezione da ritenersi rinunciata, ex art. 346 c.p.c., in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25513 del 13 dicembre 2016
«Il ricorso per cassazione proponibile, ex art. 348-ter, comma 3, c.p.c., avverso la sentenza di primo grado, entro sessanta giorni dalla comunicazione, o notificazione se anteriore, dell’ordinanza d’inammissibilità dell’appello resa ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27362 del 29 dicembre 2016
«La sentenza emessa da un giudice sospeso dalle funzioni in sede disciplinare, a seguito di deliberazione del CSM, è affetta non già da inesistenza, ma da mera nullità per carenza della “potestas iudicandi”; tale nullità, attenendo alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27516 del 30 dicembre 2016
«In applicazione dei principi della tassatività delle ipotesi di rimessione di cui agli artt. 353 e 354 c.p.c. e della conversione nei motivi di nullità in motivi di impugnazione (art. 161, comma 1, c.p.c.), con la conseguente possibilità per le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9611 del 11 maggio 2016
«La rinuncia al ricorso per cassazione, determinando l'estinzione del processo analogamente a quanto previsto per l'appello e la revocazione ex art. 395, n. 4 e 5, c.p.c., comporta, normalmente, il passaggio in giudicato della sentenza impugnata,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 278 del 5 febbraio 1969
«Ciò significa che, nel momento in cui l'accertamento viene compiuto, con la sentenza che chiude il giudizio di primo grado, o anche precedentemente nel corso del procedimento stesso, il giudice si trova pur sempre di fronte ad una situazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11 del 2 gennaio 1990
«Qualora il giudice del gravame non vi abbia provveduto, la Corte di cassazione dispone, d'ufficio, l'annullamento della impugnata sentenza, rinviando secondo le consuete regole, perché si provveda al riguardo. (Fattispecie di guida di autoveicolo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12891 del 19 dicembre 1991
«La celebrazione del giudizio di applicazione della pena sull'accordo delle parti può avvenire in una qualsiasi delle fasi che si possono aprire dopo quella delle indagini preliminari, a partire cioè dall'udienza preliminare fino alla dichiarazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12903 del 20 dicembre 1991
«Il quarto comma dell'art. 597 del codice di rito vigente impone che, nella ipotesi di parziale riforma della sentenza di primo grado per la ritenuta non responsabilità dell'imputato per alcuno dei reati concorrenti, si debba diminuire la pena...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6939 del 28 giugno 1991
«In tema di impugnazione, il giudice di appello — come espressamente impone l'art. 605 nuovo c.p.p., fuori dell'ipotesi dell'art. 604 stesso codice (sentenze di annullamento) — emette sentenze che confermano o riformano in tutto o in parte quelle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12066 del 19 dicembre 1992
«Il rigore dell'inammissibilità del motivo di impugnazione relativo a vizio di motivazione dedotto contestualmente alla dichiarazione di gravame e prima del deposito del provvedimento, prospettabile in relazione al giudizio di cassazione, ove...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4490 del 2 dicembre 1992
«Allorché al giudice di appello viene denunciata la nullità del provvedimento per carenza di pronuncia o di motivazione su uno dei punti che hanno formato oggetto in primo grado di specifica domanda di decisione egli, proprio perché giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7842 del 8 luglio 1992
«Pur costituendo la adeguatezza della pena nella sua concretezza più il risultato di una intuizione che di un processo logico di natura analitica, il giudice, nell'esercizio del suo potere discrezionale di determinazione di essa, per evitare che la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1291 del 10 febbraio 1993
«La segmentazione del reato associativo operata a cagione di situazioni oggettivamente determinatesi quali la materiale necessità di chiudere l'iniziale contestazione con la sentenza di primo grado e, quindi, di definire temporaneamente il fatto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1453 del 18 giugno 1993
«Il giudice di primo grado cui siano stati trasmessi gli atti a seguito di declaratoria da parte del giudice di appello di nullità della sentenza non può, nel caso in cui dissenta da siffatta decisione, elevare conflitto. Deve infatti escludersi...»