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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 890 del 29 gennaio 1991
«L'assicuratore della responsabilità civile per la circolazione di veicoli a motore o natanti, convenuto dal danneggiato con l'azione diretta, non può essere condannato al pagamento degli interessi moratori e al risarcimento del danno da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16214 del 23 luglio 2007
«L'azione di risarcimento dei danni nei confronti del curatore del fallimento, derivante da fatti illeciti che non incidano sul patrimonio fallimentare, ma danneggino direttamente beni del fallito rimasti estranei alla procedura concorsuale, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2991 del 10 febbraio 2006
«...bensì al compito assegnatogli di provvedere, in via diretta ed in luogo degli assuntori, al pagamento di parte dei creditori tramite utilizzazione delle somme già a disposizione dell'amministrazione fallimentare e nei limiti delle medesime).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3115 del 20 maggio 1982
«Tale diritto, pertanto, salvo il caso di totale inerzia o disinteresse da parte degli organi preposti al fallimento, non può essere fatto valere direttamente e personalmente dal fallito, né in via autonoma, né mediante intervento nel giudizio che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12563 del 8 luglio 2004
«Il curatore del fallimento, a sua volta, è legittimato ad impugnare in via autonoma l'ordinanza-ingiunzione ove questa sia a lui notificata o quando l'amministrazione intenda far valere il credito che ne deriva direttamente nei confronti della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7142 del 30 maggio 2000
«Il diritto del fallito di conservare, a norma dell'art. 47 L. fall., l'alloggio di sua proprietà destinato ad abitazione per sè e la sua famiglia fino al momento della vendita, non ha rilevanza esterna, ma soltanto nell'ambito del fallimento e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20325 del 27 settembre 2007
«Il pagamento degli stipendi, pensioni, salari ed altri emolumenti di cui all'art. 46, primo comma, n. 2, legge fallimentare, effettuato dal debitore direttamente al fallito prima dell'emanazione del decreto con cui il giudice delegato, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14382 del 8 luglio 2005
«...(o la preesistenza) di un rapporto autonomo tra la banca ed il girante, in forza del quale il pagamento dell'assegno deve considerarsi imputabile direttamente all'istituto di credito che ne ha anticipato l'importo al proprio cliente.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 351 del 11 gennaio 2005
«L'azione revocatoria fallimentare dei pagamenti effettuati dal fallito nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento (art. 67, secondo comma, legge fall.) e l'azione diretta ad ottenere la dichiarazione di inefficacia dei pagamenti eseguiti...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21817 del 5 dicembre 2012
«Quando l'ufficiale giudiziario attesti di non avere rinvenuto la società destinataria della notifica presso la sua sede legale, perché, secondo quanto appreso, questa aveva la sua sede effettiva altrove, e recatosi presso la sede effettiva, abbia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9447 del 21 aprile 2009
«In tema di notificazione alle persone giuridiche, se la notificazione non può essere eseguita con le modalità di cui all'art. 145, primo comma, c.p.c. - ossia mediante consegna di copia dell'atto al rappresentante o alla persona incaricata di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26044 del 29 novembre 2005
«...dalla circostanza che l'atto abbia raggiunto ugualmente il suo scopo proprio per essere stato il piego consegnato direttamente a mani di detto legale rappresentante della società al momento della sua cancellazione dal registro delle imprese.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 206 del 13 gennaio 1998
«In presenza di convenzioni internazionali che abilitino alle notifiche processuali a mezzo del servizio postale, le modalità di consegna sono quelle proprie dei regolamenti del Paese di destinazione, tuttavia il giudice italiano non può recepire o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11452 del 23 luglio 2003
«Nella notificazione a mezzo del servizio postale, l'attività legittimamente delegata dall'ufficiale giudiziario all'agente postale in forza del disposto dell'art. 1 della legge n. 890 del 1982 gode della stessa fede privilegiata dell'attività...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2171 del 21 febbraio 1994
«L'ordine di esibire la patente di guida dato a chi sia stato sorpreso alla guida di autoveicolo senza avere con sé la patente è funzionalmente diretto all'accertamento di violazioni amministrative — quali la guida senza portare con sé la patente,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5210 del 25 maggio 1996
«Se invece la richiesta di esibizione ha anche finalità diverse ed è diretta, in particolare, ad accertare la eventuale esistenza di ipotesi di reato, non è applicabile l'art. 180 del codice della strada bensì la norma dell'art. 650 c.p. che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13580 del 26 maggio 2008
«...l'atto può consegnarsi in vece del destinatario è tale da escludere che si possa ravvisare una eadem ratio per aggiungere ad essi altri soggetti, sia pure sulla base delle norme sulle notifiche eseguite direttamente dall'ufficiale giudiziario.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2225 del 3 marzo 1987
«...in conformità alla ratio della disciplina del combinato disposto degli artt. 163 bis, terzo comma, c.p.c. e 70 disp. att. stesso codice, diretta ad assicurare, con la regolare costituzione del contraddittorio, la possibilità più ampia di difesa.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3744 del 27 marzo 1992
«Il reato di cui all'art. 306 c.p. si qualifica per il dolo specifico, costituito dallo scopo di commettere delitti contro la personalità interna o internazionale dello Stato, nonché per la organizzazione in banda e la disponibilità di armi; non è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3108 del 23 maggio 1985
«...di primo grado diretta contro persona già defunta) non hanno alcuna influenza in ordine agli altri convenuti, i quali non possono dedurre a proprio vantaggio la violazione di norme processuali relative alla situazione di un soggetto diverso.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28464 del 19 dicembre 2013
«La violazione delle norme sulla notificazione della citazione e la inosservanza delle disposizioni sulla regolare costituzione del contraddittorio nei confronti di un convenuto costituiscono eccezioni "de iure tertii", che non possono essere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2728 del 25 agosto 2000
«...e postula l'esistenza di un rapporto di immediatezza tra le cose e l'illecito penale, con conseguente necessaria efficacia probatoria diretta in ordine all'avvenuta commissione di un reato ed alla sua attribuibilità ad un soggetto determinato.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4587 del 25 maggio 2000
«In tema di sequestro preventivo, la nozione di “cose pertinenti al reato” ha un significato ampio, comprendente anche quanto indirettamente legato alla fattispecie criminosa come il risultato della trasformazione del prodotto o del profitto del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 89 del 21 febbraio 1995
«...attengano direttamente all'elemento fattuale ascritto all'indagato, con esclusione, quindi, della possibilità di proroga che appaia ictu oculi finalizzata ad accertamenti che nessuna rilevanza possono avere sulla posizione dell'indagato stesso.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2602 del 22 febbraio 2001
«Un tale provvedimento, infatti, non è in grado di pregiudicare direttamente la decisione della causa, avuto riguardo alla possibilità di essere revocato o modificato dallo stesso giudice che ebbe ad emetterlo, al suo carattere del tutto mediato e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27525 del 29 dicembre 2009
«In caso di chiamata in causa del terzo, questi assume, per effetto della stessa chiamata, la posizione di contraddittore nei confronti della domanda originaria solo se viene chiamato in causa quale soggetto effettivamente e direttamente obbligato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25570 del 30 novembre 2011
«Ove originariamente l'attore abbia domandato il risarcimento del danno per tardiva trasposizione da parte del legislatore italiano delle direttive comunitarie n. 75/362/CEE e n. 82/76/CEE, non autoesecutive, in tema di retribuzione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8989 del 5 giugno 2012
«La prima udienza di trattazione e le memorie, di cui all'art. 183 c.p.c., possono essere utilizzate solo per precisare le domande e le eccezioni già formulate, e non per introdurre nel giudizio nuovi temi di indagine, che non siano conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7766 del 23 aprile 2004
«Sono consentite dalla legge processuale le modificazioni della causa petendi che non integrino domanda nuova, e cioè solo quelle che importano una diversa qualificazione o interpretazione del fatto costitutivo del diritto; la introduzione di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2079 del 13 febbraio 2002
«La disciplina dell'art. 186 quater c.p.c, è applicabile nei processi in cui la domanda di condanna sia proposta nei confronti di più parti e quindi anche nei processi in cui è esercitata l'azione diretta ex art. 18 della legge n. 990 del 1969,...»