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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12764 del 26 settembre 2000
«L'applicazione della disposizione dell'art. 19, primo comma, della legge n. 990 del 1969 — secondo il quale il risarcimento dei danni da circolazione stradale è posto a carico del Fondo di garanzia per le vittime della strada, tra l'altro, quando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4233 del 23 marzo 2001
«L'art. 23 c.p.c., nella parte in cui prevede, per le cause tra soci, la competenza del giudice del luogo in cui ha sede la società, trova applicazione anche alle cause tra ex soci o tra soci ed ex soci.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7753 del 21 ottobre 1987
«Per la determinazione della competenza territoriale nelle cause fra soci — ai sensi dell'art. 23 c.p.c. (il quale attribuisce detta competenza al giudice del luogo dove ha sede la società) — rileva, oltre la sede legale, anche alternativamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5344 del 2 ottobre 1980
«In tema di cause fra soci, la competenza del giudice del luogo dove ha sede la società, prevista dall'art. 23 c.p.c., non presuppone la validità del contratto costitutivo della società stessa, ed opera anche nel caso di controversia in cui si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1985 del 20 maggio 1975
«La causa promossa da un terzo estraneo nei confronti di una società, per ottenere dai soci il rimborso di spese eseguite nel corso delle operazioni di liquidazione della società stessa, a lui affidate, verte su un rapporto diverso da quello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1688 del 7 giugno 1971
«La competenza del giudice del luogo dove ha sede la società, prevista dall'art. 23 c.p.c., ha come presupposto essenziale, anche nell'ipotesi in cui la società sia sciolta, che si tratti di cause fra soci, cioè fra soggetti che rivestano o abbiano...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21172 del 5 novembre 2004
«In materia di cause condominiali, il foro speciale esclusivo di cui all'art. 23 c.p.c., che prevede la competenza per territorio del giudice del luogo in cui si trovano i beni comuni o la maggior parte di essi, trova applicazione anche per le liti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5267 del 21 aprile 2000
«L'art. 23 c.p.c., che stabilisce, per le cause condominiali, la competenza del giudice del luogo dove si trovano i beni comuni o la maggior parte di essi, non si applica nella ipotesi in cui l'amministratore del condominio — nella specie, nominato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8734 del 16 agosto 1993
«L'art. 23 c.p.c., che prevede per le cause fra condomini il foro speciale esclusivo del luogo in cui si trovano i beni comuni o la maggior parte di essi, si riferisce non soltanto alle liti tra condomini per i rapporti giuridici attinenti alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9828 del 24 agosto 1992
«Poiché l'amministratore di condominio nell'attività di riscossione dei contributi dovuti da ciascun condomino per l'utilizzazione delle cose comuni agisce in rappresentanza degli altri condomini, le controversie che insorgono in ordine a tale...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13268 del 26 luglio 2012
«La regola generale, secondo cui l'eccezione di incompetenza per territorio derogabile si ha per non proposta, se non accompagnata dall'indicazione di tutti i fori concorrenti, subisce deroghe quando sia convenuta una P.A. in un giudizio in materia...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 2265 del 16 febbraio 2012
«Nelle cause in cui sia parte un'amministrazione dello Stato, qualora l'obbligazione dedotta in giudizio abbia origine da un fatto illecito, ai fini dell'individuazione del giudice competente per territorio, ai sensi degli artt. 6 r.d. 30 ottobre...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 20361 del 5 ottobre 2011
«In tema di foro erariale, quando vi sia una pluralità di cause connesse ai sensi dell'art. 33 c.p.c. ed in una di esse sia parte un'Amministrazione statale, la competenza territoriale spetta al tribunale o alla corte d'appello del luogo ove ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 11187 del 7 maggio 2008
«La disposizione di cui all'art. 25 c.p.c. in materia di foro della P.A. tanto nella prima quanto nella seconda parte si applica solo alle amministrazioni dello Stato, istituzionalmente difese dall'Avvocatura dello Stato, ed alle amministrazioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14057 del 26 luglio 2004
«In tema di sanzioni amministrative ed in ipotesi di opposizioni ad ordinanze-ingiunzione è funzionalmente competente, ai sensi dell'art. 22 legge n. 689 del 1981, il giudice del luogo della commessa violazione, criterio al quale non deroga l'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12977 del 13 luglio 2004
«In tema di competenza territoriale, l'azione risarcitoria proposta dai genitori esercenti la potestà sul figlio minore contro una scuola statale, per i danni da questo subiti nel corso della sua partecipazione ad un gioco organizzato nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11862 del 25 giugno 2004
«L'operatività del criterio di competenza del foro erariale, ai sensi dell'art. 6 regio decreto 3 ottobre 1933, n. 1611 e dell'art. 25 c.p.c., è destinata a venir meno in presenza della norma sulla competenza di carattere speciale posta dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11385 del 17 giugno 2004
«Nei casi in cui la Pubblica Amministrazione è convenuta, il foro erariale va individuato nel giudice del luogo ove ha sede l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto si trova il giudice del luogo in cui è sorta o deve eseguirsi...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 1653 del 4 febbraio 2003
«In tema di equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole del processo ai sensi della legge 24 marzo 2001, n. 89, la competenza territoriale per la trattazione dei ricorsi riguardanti ritardi verificatisi nel corso di giudizi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14562 del 11 ottobre 2002
«Per le opposizioni ai provvedimenti di confisca amministrativa è funzionalmente competente, ai sensi dell'art. 22 legge n. 689 del 1981, il giudice del luogo della commessa violazione ed a questo criterio di competenza territoriale non deroga...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14375 del 3 novembre 2000
«L'azienda di Stato per gli interventi nel mercato agricolo (Aima), pur se dotata di personalità giuridica, va inclusa fra le amministrazioni dello Stato organizzate ad ordinamento autonomo, in considerazione dei suoi compiti coincidenti con quelli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9597 del 21 luglio 2000
«Nei processi a litisconsorzio necessario in cui sia parte un'amministrazione dello Stato (nella specie, azione diretta contro l'assicuratore della responsabilità civile da circolazione stradale e contro l'amministrazione statale responsabile del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3540 del 24 marzo 2000
«Nelle cause in cui è parte un'amministrazione dello Stato, ove l'obbligazione dedotta in giudizio abbia origine da un fatto illecito, ai fini della individuazione del giudice competente per territorio ai sensi degli artt. 6 del R.D. n. 1611 del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4713 del 17 aprile 1992
«Il creditore di un'amministrazione comunale che intenda agire in giudizio per la tutela del suo credito non perde il diritto di scelta, previsto dall'art. 20 c.p.c., tra il forum solutionis, che si radica nel luogo ove si trova la tesoreria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 355 del 20 gennaio 1982
«La competenza del foro erariale, prevista dall'art. 6 del R.D. 30 ottobre 1933, n. 1611, ha carattere funzionale ed inderogabile e, nel caso di pluralità di cause, trova applicazione, riguardo all'intera controversia, non solo quando...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 11180 del 7 maggio 2008
«Quando si procede ad esecuzione forzata nelle forme di cui agli artt. 543 e segg. c.p.c. di un credito derivante da rapporto di lavoro intrattenuto con un concessionario di un pubblico servizio (nel caso di specie la società Poste Italiane,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15579 del 11 dicembre 2000
«Nell'espropriazione presso terzi di crediti (e di azioni qualora queste siano custodite dal terzo con modalità tali da escludere la diretta disponibilità del bene da parte del titolare) la competenza per territorio nel caso in cui il terzo sia un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7630 del 6 giugno 2000
«In tema di espropriazione forzata di crediti, il pignoramento di assegni a carico dell'Inps (ente ricompreso tra le amministrazioni contemplate nell'art. 4 del D.P.R. 5 gennaio 1950, n. 180, recante disposizioni sul sequestro, pignoramento e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1758 del 17 febbraio 2000
«In materia di espropriazione forzata di crediti, la norma dell'art. 4 del D.P.R. n. 180 del 1950, sul sequestro, pignoramento e cessione degli stipendi di dipendenti da pubbliche amministrazioni, secondo cui il pignoramento — si tratti di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11251 del 7 ottobre 1999
«In materia di espropriazione forzata di crediti, la previsione della competenza del giudice del luogo di residenza del debitore (artt. 26, secondo comma, e 543, secondo e quarto comma, c.p.c.) comporta, ove il terzo debitore sia una persona...»