-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7465 del 14 maggio 2003
«La rivalutazione monetaria dei crediti di lavoro e gli interessi costituiscono, per effetto dell'art. 429 c.p.c., coefficienti per la integrale quantificazione del credito; ne consegue che non deve ad essi fare ricorso il giudice che, in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7519 del 15 maggio 2003
«La sentenza che in sede di impugnazione provveda su una pluralità di rapporti processuali (afferenti, nella specie, a distinti contratti di locazione facenti capo a locatori diversi), i quali, ancorché riuniti, conservano autonomia e...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7630 del 16 maggio 2003
«In tema di risarcibilità del danno subito dal singolo in conseguenza della mancata attuazione di direttiva comunitaria non autoesecutiva da parte del legislatore italiano, deve riconoscersi il diritto del privato al risarcimento del danno, sia che...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7710 del 16 maggio 2003
«In materia di esecuzione forzata, deve ritenersi giuridicamente inesistente l'atto esecutivo che sia carente dei requisiti indispensabili per il raggiungimento del suo scopo e siffatto vizio, rilevabile d'ufficio dal giudice, può essere fatto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7830 del 19 maggio 2003
«La transazione, pur modificando la fonte del rapporto giuridico preesistente, non ne determina necessariamente l'estinzione in quanto, al di fuori dell'ipotesi di un'espressa manifestazione di volontà delle parti in tal senso, l'eventuale...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7948 del 21 maggio 2003
«In materia di diritto di accesso ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, nella quale la tutela del soggetto che intenda esaminare ed estrarre copia di determinati documenti amministrativi è riservata alla giurisdizione esclusiva del giudice...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8 del 3 gennaio 2003
«In tema di equa riparazione per il mancato rispetto del termine ragionevole del processo ai sensi della legge 24 marzo 2001, n. 89, il danno, patrimoniale o non patrimoniale, che si pretende venga indennizzato deve essere di volta in volta...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8220 del 23 maggio 2003
«Nel rito del lavoro e, in particolare, nella materia della previdenza e assistenza, caratterizzata dall'esigenza di contemperare il principio dispositivo con quello della ricerca della verità materiale, allorché le risultanze di causa offrono...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8519 del 28 maggio 2003
«In tema di azione generale di rescissione per lesione, lo stato di bisogno non coincide con l'assoluta indigenza o totale incapacità patrimoniale potendo essere ravvisato anche nella semplice difficoltà economica o nella contingente carenza di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8766 del 30 maggio 2003
«In materia di procedimento possessorio, nel quale il giudizio di merito è da ritenersi instaurato a decorrere dal deposito del ricorso introduttivo, è inapplicabile l'art. 669 novies c.p.c., sanzionante l'inefficacia del provvedimento cautelare...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 88 del 8 gennaio 2003
«In materia di controversie aventi ad oggetto la denuncia di nullità o illegittimità del licenziamento, costituisce domanda nuova quella con la quale si prospetti, in sostituzione o in aggiunta, una causa di illegittimità del provvedimento...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8993 del 5 giugno 2003
«Le ipotesi di rimessione della causa al primo giudice da parte del giudice d'appello, previste dagli artt. 353 e 354 c.p.c., devono intendersi tassative, sicché – fuori di tali ipotesi (fra le quali non è compresa la violazione dell'art. 183...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9070 del 6 giugno 2003
«La contestazione sulla deferibilità di una controversia al giudizio degli arbitri, basata sull'assunto della sua devoluzione alla cognizione del giudice amministrativo, non può essere sollevata, in sede di legittimità, in un momento successivo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9285 del 10 giugno 2003
«Nel rito del lavoro, il convenuto ha l'onere della specifica contestazione dei conteggi elaborati dall'attore, ai sensi degli artt. 167, primo comma, e 416, terzo comma c.p.c., con la conseguenza che la mancata o generica contestazione in primo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10038 del 25 maggio 2004
«In tema di decadenza del convenuto contumace dal diritto di impugnazione, per decorrenza del termine annuale stabilito dall'art. 327 c.p.c., qualora in esito all'indagine istituzionalmente riservata al giudice di merito, il cui apprezzamento non è...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10043 del 25 maggio 2004
«L'ordine di esibizione di documenti previsto dall'art. 210 c.p.c., provvedimento tipicamente discrezionale del giudice di merito, censurabile in sede di legittimità solo per vizio di motivazione, deve riguardare documenti che siano specificamente...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 101 del 8 gennaio 2004
«Nel giudizio di cognizione che segue alla mancata o contrastata dichiarazione del terzo pignorato (giudizio devoluto alla cognizione del giudice del lavoro ove il credito pignorato derivi da uno dei rapporti di cui all'art. 409 c.p.c.) il giudice...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10134 del 26 maggio 2004
«Le affermazioni «ulteriori» contenute nella motivazione della sentenza, consistenti in argomentazioni rafforzative di quella costituente la premessa logica della statuizione contenuta nel dispositivo vanno considerate di regola superflue, qualora...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10183 del 26 maggio 2004
«La circostanza della contemporanea pendenza di due procedimenti dinanzi a giudici diversi (nella specie, giudice amministrativo e giudice ordinario) non esclude l'ammissibilità di un unico regolamento di giurisdizione, allorché le controversie...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10214 del 27 maggio 2004
«A norma dell'art. 416 c.p.c., il convenuto è tenuto a proporre con la memoria di costituzione tutte le eccezioni, processuali e di merito, che non siano rilevabili d'ufficio e, se a tanto non provvede, o provvede parzialmente, ponendo solo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10478 del 1 giugno 2004
«Quando nel corso del giudizio la pretesa in esso dedotta viene spontaneamente soddisfatta dall'obbligato e su tale circostanza non vi è controversia fra le parti, per il giudice investito della domanda, si esso ordinario o speciale, viene meno il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10480 del 1 giugno 2004
«Anche alla luce del vigente art. 651 c.p.p., nel giudizio civile di risarcimento del danno la sentenza penale irrevocabile di condanna ha autorità di cosa giudicata quanto alla sussistenza del fatto in tutti i suoi elementi costitutivi accertati...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11058 del 10 giugno 2004
«La motivazione della sentenza di merito, nella quale ci si limiti ad affermare genericamente, cioè senza indicare specificamente le fonti probatorie da cui origina il convincimento, che l'istruzione, esperita attraverso produzioni documentali e...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11363 del 17 giugno 2004
«Nella controversia avente ad oggetto la sussistenza del rapporto di lavoro con un soggetto, quale effettivo datore di lavoro, deve escludersi la necessità dell'estensione del contraddittorio all'apparente e formale datore di lavoro, ai sensi...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11462 del 19 giugno 2004
«In tema di accertamento dei fatti storici allegati dalle parti a sostegno delle rispettive pretese, i vizi di motivazione deducibili con il ricorso per cassazione non possono consistere nella contrapposizione fra la valutazione delle prove fatta...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11463 del 19 giugno 2004
«Presupposti per la sospensione necessaria del processo, di cui all'art. 295 c.p.c., sono sia la pendenza dinanzi allo stesso o ad altro giudice di una controversia avente ad oggetto questioni pregiudiziali rispetto a quelle dibattute nel giudizio...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11494 del 21 giugno 2004
«La cessazione della materia del contendere che sopravvenga nel corso del processo di impugnazione non esime il giudice dal provvedere sulle spese dell'intero giudizio, anche in difetto di istanza di parte, valutando, al riguardo, se sussistano...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12021 del 1 luglio 2004
«In tema di spese processuali, le disposizioni degli artt. 91 e ss. c.p.c., trovano applicazione analogica nei procedimenti camerali, ove il provvedimento che li definisca non si esaurisca in un intervento del giudice di tipo sostanzialmente...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12265 del 5 luglio 2004
«La disciplina di cui all'art. 331 c.p.c., relativa all'integrazione del contraddittorio in cause inscindibili in sede di impugnazione, trova applicazione anche nel giudizio di cui all'art. 362, secondo comma, c.p.c., instaurato a seguito di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12365 del 6 luglio 2004
«La soluzione di questioni di giurisdizione, mirando all'individuazione del giudice munito del potere-dovere di decidere sulla domanda, è necessariamente prodromica e strumentale rispetto a tale decisione, sicché, non potendo avere valenza astratta...»