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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37170 del 30 settembre 2008
«In tema di giudizio abbreviato, una volta richiesto ed ammesso il rito speciale, l'eccezione relativa all'incompetenza territoriale, in quanto suscettibile di rinuncia, non è più ammissibile neanche se sia stata precedentemente proposta e disattesa.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38053 del 13 novembre 2002
«In tema di giudizio abbreviato, non sussiste incompatibilità per il giudice il quale, nel corso della udienza preliminare celebrata prima dell'avvio del rito speciale, abbia deliberato provvedimenti concernenti la libertà personale dell'imputato....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13882 del 12 aprile 2012
«In tema di giudizio abbreviato, una volta richiesto ed ammesso il rito alternativo, non può essere accolta l'eccezione di illegittimità della contestazione suppletiva mossa dal P.M. in sede di udienza preliminare, quando il giudice non aveva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14454 del 27 marzo 2013
«...ordinario. (In motivazione, la Corte ha precisato che il riconoscimento della riduzione ex art. 442 c.p.p. all'esito del dibattimento non ha come effetto di far regredire il processo, affinché si svolga nelle forme camerali del rito speciale).»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 694 del 16 maggio 1998
«In tema di giudizio abbreviato, la parte che invoca l'applicazione della diminuente di cui all'art. 442 c.p.p., dolendosi del rigetto della richiesta di adozione del rito speciale a causa dell'ingiustificato dissenso del pubblico ministero, ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15409 del 31 marzo 2004
«...il rito ordinario, la pena autonomamente determinata per il reato definito con il rito speciale, sulla quale è stata operata la diminuzione ai sensi del citato art. 442, si trasformi in aumento ex art. 81 c.p., che va pertanto ridotto di un terzo.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1421 del 20 aprile 1995
«Attesa la permanente validità del rinvio operato dall'art. 261 c.p.m.p. al codice di procedura vigente, le cui disposizioni, ai sensi di detta norma, vanno osservate anche nei procedimenti davanti ai tribunali militari salvo che la legge disponga...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1445 del 30 maggio 2000
«In tema di patteggiamento la procedura dettata dagli artt. 444 e ss. c.p.p. è tale per cui la stipulazione del patto fra l'imputato, personalmente (o a mezzo di procuratore speciale), e il pubblico ministero, comporta implicitamente la rinuncia a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11556 del 4 dicembre 1992
«...ai fini della determinazione della pena; determinazione che, essendo nello speciale procedimento ex art. 444 citato, riservata alle parti, non potrà neppure essere ex novo effettuata dal giudice di merito senza l'intervento delle parti stesse.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5882 del 11 giugno 1993
«Nel procedimento speciale di applicazione della pena su richiesta delle parti, il beneficio della sospensione condizionale della pena, oltreché nell'ipotesi di subordinazione dell'efficacia della richiesta alla sua concessione, specificamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4413 del 15 aprile 1998
«Nell'applicazione della pena su richiesta il giudice di appello è tenuto a rispettare i limiti della decisione propri del rito speciale e pertanto non può confermare la revoca della sospensione condizionale della pena disposta con la sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3085 del 29 novembre 1999
«Nel procedimento speciale di applicazione della pena su richiesta delle parti, il beneficio della sospensione condizionale della pena, oltre che nell'ipotesi, specificamente prevista dal terzo comma dell'articolo 444 c.p.p., di subordinazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7467 del 26 giugno 1992
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti la Corte costituzionale ha stabilito, con sentenza 12 ottobre 1990, n. 443, che competono alla parte civile le spese processuali anche quando il giudice non decide sulla correlativa...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 2000 del 6 giugno 1996
«Ne deriva che la pronuncia della statuizione, che — almeno di norma — è obbligatoriamente conseguente alla sentenza di applicazione della pena, debba necessariamente essersi rappresentata e accettata da parte dell'imputato che abbia avanzato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11899 del 22 novembre 1991
«Né può ritenersi che la norma di natura sostanziale di cui all'art. 86 T.U. n. 309 del 1990 (che prevede l'espulsione dello straniero condannato per uno dei reati previsti dagli artt. 73, 74, 79 ed 82 commi secondo e terzo) sia speciale rispetto a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1140 del 8 maggio 1999
«In tal caso, essendo precluso al giudice di legittimità ogni accertamento al riguardo e non potendo essere annullata con rinvio una sentenza resa in sede di rito speciale di patteggiamento, deve eliminarsi la disposizione relativa alla confisca,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2142 del 4 luglio 1998
«...la pericolosità sociale anche sulla base di elementi acquisiti in un giudizio conclusosi con sentenza di assoluzione, a maggior ragione può trarre spunti da quanto emerge nel rito speciale, per trasfonderli nel giudizio di pericolosità sociale.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2207 del 6 marzo 1997
«L'applicazione dello speciale procedimento previsto dall'art. 444 c.p.p. implica necessariamente il venire meno della giurisdizione del giudice penale sull'illecito amministrativo in quanto la possibilità del giudice penale di prendere cognizione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6545 del 26 febbraio 1998
«Ed invero, anche per la parte pubblica l'interesse ad impugnare deve essere collegato alla condotta processuale prefigurata dalle norme relative allo speciale rito del patteggiamento, sicché esso va correlato non solo agli interessi coordinati...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16838 del 3 maggio 2007
«Il difensore nominato procuratore speciale per proporre richiesta di pena patteggiata, ex articolo 446, comma 3, del c.p.p., in mancanza di volontà dell'imputato espressa nelle stesse forme previste per la procura speciale, non può farsi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6245 del 16 febbraio 1999
«In tema di patteggiamento, la procura speciale con la quale viene conferito al procuratore anche il potere di richiedere l'applicazione della pena si caratterizza per la discrezionalità riconosciuta allo stesso procuratore anche in questa materia,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1507 del 8 giugno 1993
«La presenza dell'imputato e del pubblico ministero all'udienza nella quale è stata formulata oralmente la richiesta delle parti di applicazione della pena, ai sensi dell'art. 444 c.p.p, comporta l'attribuibilità ad entrambe le parti della loro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7523 del 26 giugno 1992
«Nella procura speciale finalizzata al cosidetto patteggiamento deve necessariamente ritenersi ricompresa la volontà di accettazione della misura della pena. Questa, infatti, proprio perché applicabile all'esito di un accordo fra le parti, non può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3483 del 27 marzo 1991
«...carcere, ma per mezzo di telefax, non è idoneo a costituire procura speciale al difensore valida a norma degli artt. 446, terzo comma, e 122, primo comma, c.p.p. per indeterminatezza dell'oggetto e carenza di forma (mancanza di autenticazione).»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 2618 del 20 settembre 1990
«...tra P.M. e imputato. La richiesta formulata dalla difesa prima della decisione di concessione dei doppi benefici di legge, sul rilievo che il diritto di libertà dell'imputato non potrebbe essere delegato ad alcuno se non mediante procura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10461 del 1 settembre 1999
«...(computo che include anche la determinazione della diminuzione conseguente al rito), lo stesso, nell'applicare la pena concordata, si esprime implicitamente, per il solo fatto di avere adottato il rito speciale, anche sulla congruità della pena.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 397 del 14 gennaio 1999
«Lo speciale giudizio abbreviato previsto dall'art. 452, comma secondo, c.p.p., si caratterizza per il fatto che, a differenza di quanto previsto per la forma tipica di tale rito, che ha sede nell'udienza preliminare, esso non è legato alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18151 del 16 aprile 2003
«Nel rito speciale del giudizio immediato, l'art. 453 c.p.p. non prevede che la richiesta di giudizio debba essere preceduta dall'avviso di conclusione delle indagini preliminari ai sensi dell'art. 415 bis c.p.p. Ed invero tale adempimento è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31997 del 26 settembre 2002
«...del Gip a celebrare comunque il processo in base al rito prescelto, in quanto la mancata notifica della richiesta al P.M. non poteva determinare la decadenza dal rito speciale che, con la normativa attuale, costituisce un diritto dell'imputato).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 25 ottobre 1995
«Ai sensi dell'art. 37 c.p.p., il giudice può essere ricusato soltanto dalla parte, per cui è da escludere un'autonoma parallela legittimazione del difensore il quale, pur potendo validamente proporre l'atto di ricusazione, deve avere...»