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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17902 del 15 aprile 2003
«L'amministratore dell'Ente Fiera di Vicenza, quale incaricato di pubblico servizio, risponde di concussione se si avvale della propria qualità e poteri ordinamentali per indurre il privato ad accogliere la pretesa di versamento di una tangente del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26110 del 18 giugno 2003
«Risponde del reato di calunnia, e non di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico, colui il quale dichiari falsamente al pubblico ufficiale lo smarrimento di un assegno, atteso che, in questo modo, accusa implicitamente il portatore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6574 del 2 giugno 2000
«Per la configurabilità del reato di calunnia non è indispensabile un'espressa attribuzione di fatti costituenti reato a carico di una persona attraverso una formale denuncia, essendo sufficiente che l'agente porti a conoscenza dell'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8411 del 28 luglio 1992
«In tema di falso in atto pubblico, l'elemento soggettivo del reato si esaurisce nella coscienza e volontà di immutare il vero, senza che occorra alcun fine speciale. Non è, pertanto, richiesto il proposito di arrecare ad altri un danno o di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8253 del 6 ottobre 1984
«...da parte del pubblico ministero, aveva affermato che le cose scritte sul suo conto erano «tutte fesserie» dovute alla volontà di rovinarlo ed aveva concluso col dire: «per me il maresciallo dei carabinieri ha scritto il falso in questo rapporto»).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10683 del 12 dicembre 1996
«Il privato che dichiari falsamente al pubblico ufficiale lo smarrimento di un assegno non risponde del delitto di falsità ideologica commessa da privati in atto pubblico, ma, in quanto accusa implicitamente il portatore di essersi fraudolentemente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39822 del 25 settembre 2014
«Non sussiste il concorso apparente di norme tra il reato di calunnia e il reato di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico e non è, pertanto, applicabile il principio di specialità di cui all'art. 15 cod. pen., stante la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26435 del 18 luglio 2005
«Quando la violenza esercitata, per assicurarsi il possesso della cosa oggetto del reato di rapina o l'impunità, nei confronti di un pubblico ufficiale, al fine di opporsi mentre compie un atto dell'ufficio, eccede il fatto di percosse e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23176 del 17 maggio 2004
«Concorre nel delitto di falso ideologico in atto pubblico, proprio del pubblico ufficiale, anche il privato che abbia agito per il medesimo fine, sia intervenendo all'atto, sia istigando il pubblico ufficiale o rafforzandone il proposito delittuoso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14540 del 12 aprile 2011
«...esercizio di un diritto da parte dell'agente. (Fattispecie in tema di resistenza a pubblico ufficiale, in cui la S.C. ha negato ogni rilevanza alla pretesa dell'imputato di ottenere la restituzione di un bene asseritamente sottrattogli da terzi).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37435 del 23 settembre 2004
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, integra l'esimente putativa dell'esercizio del diritto di cronaca (art. 51 c.p.) il controllo della notizia attraverso il riferimento a fonti di sicura qualità ed affidabilità, che trova attuazione allorché...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13563 del 22 dicembre 1998
«In tema di diffamazione con il mezzo della stampa è configurabile l'esimente dal diritto di satira, distinto da quelli di cronaca e di critica, che mira all'ironia sino al sarcasmo e comunque all'irrisione di chi esercita un pubblico potere, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6064 del 11 febbraio 2009
«Non è applicabile la causa di giustificazione dell'adempimento di un dovere nel caso in cui il militare abbia agito in esecuzione di un ordine, impartitogli dal superiore gerarchico, avente ad oggetto la commissione di un reato, in quanto, per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9424 del 11 novembre 1983
«...vincolativa di un ordine che abbia ad oggetto il compimento di un atto palesemente delittuoso secondo un generale apprezzamento, qual è quello, ad esempio, di registrare in un atto pubblico un'attestazione manifestamente non veritiera.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6501 del 28 aprile 1989
«Il principio, secondo cui non è applicabile la circostanza aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità al reato di falsità in atto pubblico, non è estensibile al reato di falso in scrittura privata, poiché tale reato può essere...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 22 marzo 1969
«...circostanza alle falsità in atto pubblico determinate da motivi di lucro, perché il danno patrimoniale di rilevante gravità, quando si verifichi, non è riferibile alla persona offesa dal reato, che è lo Stato o la società e non il singolo.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20039 del 20 maggio 2011
«La circostanza aggravante dell'essere il fatto commesso con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio è configurabile nel caso di reato ascrivibile a un dipendente dell'amministrazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13435 del 12 ottobre 1989
«La circostanza aggravante prevista dall'art. 61, n. 9 c.p. relativa all'abuso di poteri e alla violazione di doveri pubblici, prescinde dal nesso strettamente funzionale tra il fatto delittuoso e pubblico servizio e ricorre ogni qualvolta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9209 del 13 settembre 1988
«L'aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio è configurabile anche quando il pubblico ufficiale abbia agito fuori dell'ambito delle sue funzioni,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12930 del 5 aprile 2012
«Il delitto di resistenza a pubblico ufficiale assorbe soltanto quel minimo di violenza che si concretizza nella resistenza opposta al pubblico ufficiale che sta compiendo un atto del proprio ufficio, non anche gli ulteriori atti violenti che,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19669 del 16 maggio 2008
«L'aggravante di cui all'art. 61, n. 10 c.p. (l'aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale) non è configurabile il relazione al delitto di lesioni personali volontarie commesso in concorso con il delitto di resistenza a pubblico ufficiale,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8290 del 12 agosto 1986
«Per la sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 61, n. 10 c.p. e in particolare per ritenere che il fatto sia stato commesso nell'atto in cui il pubblico ufficiale esercita la funzione, basta un semplice rapporto di contestualità o di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24011 del 23 giugno 2010
«...2008, n. 125, è irrilevante l'annullamento per vizi formali del decreto prefettizio di espulsione, intervenuto in epoca antecedente alla contestazione dell'addebito. (Fattispecie relativa al reato di false dichiarazioni ad un pubblico ufficiale).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7830 del 16 giugno 1999
«...patrimonio, e non è configurabile nei reati in materia di sostanze stupefacenti. Tali reati, infatti, risultano lesivi dei valori costituzionali attinenti alla salute pubblica, alla sicurezza e all'ordine pubblico, nonché alla salvaguardia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 511 del 19 gennaio 1994
«La detenzione illegale di arma tutela l'ordine pubblico, a fini di prevenzione dei delitti contro la vita e l'incolumità pubblica, mentre il favoreggiamento personale è delitto contro l'amministrazione della giustizia. Il primo reato si concreta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16460 del 11 febbraio 2015
«...con riguardo a fatto commesso in favore di persona arrestata dalla polizia giudiziaria, in presenza dei presupposti di legge, per resistenza a pubblico ufficiale, e poi iscritta solo per altre fattispecie nel registro delle notizie di reato).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14614 del 30 ottobre 1989
«Ciò che rende le due ipotesi fra loro dissimili è il fatto che l'assetto organizzativo acquista di per sé un autonomo rilievo sul terreno sanzionatorio per il pericolo che esso, con la sua esistenza, rappresenta per l'ordine pubblico; ma tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1332 del 1 febbraio 1991
«...nel tempo, purché permanga al di là degli accordi particolari relativi alla realizzazione dei singoli episodi criminosi, in modo da costituire, nella sua fruizione propulsiva della criminalità così organizzata, un attentato all'ordine pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3602 del 23 marzo 1987
«L'una, l'associazione, è reato di mero pericolo a tutela dell'ordine pubblico e si consuma con il solo vincolo in un programma criminoso indipendentemente dall'esecuzione dei delitti esplicativi di esso; l'altro, il contrabbando, è reato di danno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24276 del 5 giugno 2015
«Integra il delitto di cui all'art. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione e uso della cosa contraffatta) la condotta di colui che utilizza un biglietto di una partita di calcio con il sigillo...»