-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1346 del 7 febbraio 1992
«Nel procedimento di concordato preventivo i provvedimenti del giudice delegato, emessi ai sensi dell'art. 164, comma 1, legge fallimentare, e soggetti al reclamo davanti al tribunale ai sensi dell'art. 26 della stessa legge, hanno natura e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20291 del 20 ottobre 2005
«In tema di concordato preventivo, la valutazione in ordine al carattere di ordinaria o straordinaria amministrazione dell'atto posto in essere dal debitore senza autorizzazione del giudice delegato, ai fini della eventuale dichiarazione di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15484 del 1 aprile 2004
«Ne consegue che la mera indicazione di una situazione astrattamente riconducibile all'applicazione di un'esimente, non può legittimare la pronuncia assolutoria ex art. 530 cpv. c.p.p., risolvendosi il dubbio sull'esistenza dell'esimente...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1155 del 5 agosto 1999
«In tema di revisione, ai fini del giudizio di ammissibilità della richiesta, il preliminare esame della corte di appello circa il presupposto della non manifesta infondatezza deve limitarsi a una sommaria delibazione dei nuovi elementi di prova...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1095 del 14 marzo 1998
«Sicché, attesa l'espressa previsione, nell'art. 634 c.p.p., come causa autonoma di inammissibilità della richiesta, della manifesta infondatezza della medesima, risulta attribuito alla corte d'appello, nella fase preliminare prevista dalla...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3966 del 30 ottobre 1997
«Ma proprio perché l'infondatezza in tale fase deve essere «manifesta», è palese che essa, per poter giustificare il giudizio di inammissibilità dell'istanza di revisione, deve essere rilevabile ictu oculi all'esito di un semplice esame delibativo...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2290 del 23 febbraio 1998
«Al principio della c.d. formazione progressiva del giudicato, operante in caso di annullamento parziale con rinvio che investa solo punti della sentenza di condanna diversi da quello concernente l'affermazione della responsabilità, con conseguente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11206 del 9 novembre 1994
«Ne consegue che non si è in presenza di una condanna allorché è stata accertata soltanto la responsabilità dell'imputato, ma non è stata ancora applicata la pena relativa a ipotesi che normalmente si verifica nel caso di annullamento di sentenza...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15441 del 12 aprile 2001
«In tema di reato permanente, il divieto di un secondo giudizio riguarda la condotta delineata nell'imputazione ed accertata con sentenza, di condanna o di assoluzione, divenuta irrevocabile e non anche la prosecuzione della stessa condotta o la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1316 del 30 maggio 1995
«È illegittima l'emissione del decreto di rinvio a giudizio dell'imputato da parte della corte militare d'appello, investita a seguito di impugnazione del P.M. avverso sentenza di non luogo a procedere emessa, ai sensi degli artt. 442 e 529 c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7953 del 7 luglio 1998
«Il principio del ne bis in idem statuito dall'art. 649 c.p.p. postula una preclusione derivante dal giudicato formatosi per l'eadem res e l'eadem persona, e presuppone la produzione innanzi al giudice di merito della sentenza irrevocabile, per il...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1840 del 14 febbraio 1994
«Deve tuttavia essere dichiarato inammissibile il ricorso che nessun vizio della sentenza impugnata denunci ma che si limiti a prospettare una richiesta di riunione: quest'ultima, infatti, non può essere fine a se stessa ed il ricorso deve...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9973 del 21 settembre 1998
«La disposizione dell'art. 619 c.p.p. trova la sua ratio nell'esigenza di scongiurare l'annullamento della decisione impugnata tutte le volte in cui la Corte di cassazione, rimanendo nell'ambito della sua funzione istituzionale e nel rispetto del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 420 del 14 marzo 1995
«In tema di correzioni di errori materiali commessi dai giudici di merito, la norma di cui all'art. 619 c.p.p. è una disposizione speciale, che deroga e prevale su quella di cui all'art. 130 c.p.p. Ne consegue che, proposto ricorso per cassazione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 823 del 27 gennaio 1996
«Qualora nella sentenza di merito sia stata erroneamente disposta l'applicazione delle pene accessorie dell'interdizione dai pubblici uffici e dell'interdizione legale in relazione a condanna a pena detentiva che non la consente (nella specie a due...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19082 del 18 maggio 2012
«Nel caso in cui l'imputato abbia chiesto con specifico motivo d'appello la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena inflittagli dal giudice di primo grado e il giudice d'appello non abbia preso in considerazione tale...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30581 del 6 agosto 2001
«L'annullamento in sede di legittimità della sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, implicando la esclusione della validità dell'accordo nei termini in cui le parti lo avevano raggiunto, comporta che la valutazione che il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13316 del 21 marzo 2013
«Deve essere annullata con rinvio la sentenza che, avendo radicalmente omesso di motivare, a fronte della presenza di causa estintiva del reato, sulla sussistenza delle condizioni per il proscioglimento nel merito, ed impugnata sul punto, impedisca...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 436 del 12 gennaio 2007
«Non è deducibile in sede di legittimità il difetto di competenza del giudice di rinvio che abbia pronunciato sentenza a seguito di pronunciato annullamento con rinvio della Corte di Cassazione, in violazione della lettera c) dell'art.623 c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5666 del 19 dicembre 1996
«Il giudizio di rinvio va inteso come ulteriore fase del giudizio di merito, vincolata alla sentenza di annullamento nei limiti da questa determinati. Ne consegue che divengono indifferenti, ove non altrimenti disposto, modifiche della competenza...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4882 del 15 maggio 1996
«Nell'ipotesi di annullamento per vizio di motivazione, il giudice di rinvio - pur restando libero di determinare il proprio apprezzamento di merito mediante autonoma valutazione dei dati probatori e della situazione di fatto concernenti i punti...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10847 del 3 novembre 1995
«...deve essere pronunciato con rinvio. In tal caso non si può dichiarare l'estinzione di un reato nei confronti di un soggetto la cui partecipazione non risulti accertata dal giudice di merito, il quale abbia omesso completamente la motivazione.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7942 del 31 marzo 2010
«Il concordato preventivo con cessione dei beni ai creditori, deve essere risolto per inadempimento ai sensi dell'art. 186 della legge fall., con la conseguente apertura della procedura fallimentare, quando, anche prima della liquidazione di tutti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19293 del 3 ottobre 2005
«La decisione che (pur dopo positivo regolamento di giurisdizione) deve intervenire in un giudizio instaurato dall'ex amministratore avanti all'A.G.O. per la declaratoria della giuridica inesistenza di un provvedimento di messa in liquidazione...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4938 del 10 marzo 2004
«Nella procedura di liquidazione coatta amministrativa, qualora il creditore (nella specie lavoratore subordinato) abbia proposto domanda di ammissione al commissario liquidatore e la stessa sia stata respinta, con conseguente non ammissione allo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20475 del 25 luglio 2008
«In tema di opposizione allo stato passivo nella procedura di liquidazione coatta amministrativa, per la proposizione dell'appello avverso le sentenze del tribunale si applica il termine abbreviato previsto dall'art. 99, comma 5, legge fall. (nel...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9926 del 14 marzo 2012
«La Corte di Cassazione, qualora accolga un ricorso straordinario per errore di fatto, ai sensi dell'art. 625-bis, comma quarto, cod. proc. pen., adottati i provvedimenti necessari per correggere l'errore, può immediatamente pronunciarsi sul merito...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34156 del 10 agosto 2004
«Ne consegue che l'omesso esame di un motivo di ricorso non dà causa ad errore di fatto, né determina incompletezza della motivazione della sentenza, quando, pur in mancanza di espressa disamina, la censura debba considerarsi implicitamente...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24169 del 3 giugno 2003
«È inammissibile il ricorso straordinario per errore di fatto, ex art. 625 bis c.p.p., con il quale si prospetti — sotto le apparenze di una censura rivolta avverso la sentenza della Corte di cassazione — la critica per un asserito travisamento del...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16103 del 30 aprile 2002
«L'errore di fatto verificatosi nel giudizio di legittimità e oggetto del rimedio previsto dall'art. 625 bis c.p.p. consiste in un errore percettivo causato da una svista o da un equivoco in cui la Corte di cassazione sia incorsa nella lettura...»