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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13488 del 12 aprile 2005
«Tra i delitti di cui agli artt. 643 e 629 c.p., pur potendo essere soggetto passivo di quest'ultimo reato anche la persona che versi nello stato di deficienza psichica, non è ammissibile alcun concorso, anche se tra di essi è comune il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6078 del 11 febbraio 2009
«In tema di delitto di circonvenzione di persone incapaci, la prova della condotta induttiva può essere tratta anche da elementi indiziari e prove logiche, avendo riguardo alla natura dell'atto, all'oggettivo pregiudizio da esso derivante e ad ogni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 881 del 11 marzo 1999
«La confiscabilità dei beni nel caso di procedimento penale per il delitto di usura, a seguito della salvezza delle disposizioni di cui all'art. 12 sexies del D.L. 8 giugno 1992, n. 306, fatta dall'art. 6 della legge 7 marzo 1996, n. 108, non trova...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 709 del 10 gennaio 2014
«In tema di usura, lo stato di bisogno in cui deve trovarsi la vittima per integrare la circostanza aggravante di cui all'art. 644, comma quinto, n. 3 cod. pen. può essere di qualsiasi natura, specie e grado e può quindi derivare anche dall'aver...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 50087 del 12 dicembre 2013
«Integra il delitto di appropriazione indebita aggravato dall'abuso delle relazioni di ufficio la condotta dell'amministratore, socio unico di una società a responsabilità limitata, che si appropri di denaro della società stessa distraendolo dallo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1472 del 4 dicembre 1986
«Infatti, il principio secondo cui, in relazione all'attività imprenditoriale degli enti pubblici economici, non è configurabile, in difetto di specifica previsione legislativa, un assoggettamento degli amministratori degli enti medesimi che con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18749 del 29 aprile 2013
«L'acquisizione del possesso di un cane che si sia "smarrito" può essere fatta rientrare fra le ipotesi di "caso fortuito" di cui all'art. 647 c.p., dovendo tale ultima disposizione essere coordinata con l'art. 925 c.c. che prevede l'acquisto della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1312 del 13 febbraio 1997
«Ai fini della determinazione della competenza territoriale in relazione al reato di ricettazione, atteso il carattere istantaneo del delitto de quo, che si consuma all'atto della ricezione, da parte dell'agente, della cosa proveniente da delitto,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9572 del 3 luglio 1990
«...quella legale implica la lesione dell'interesse protetto dalla norma incriminatrice. Essa è ravvisabile tutte le volte in cui la condotta tipica cade su un quid, che ha un certo valore, anche se non puramente economico, qualunque sia la sua...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30062 del 17 luglio 2003
«Ne consegue che, salvo il caso in cui lo Stato rogante richieda espressamente la trasmissione di atti o documenti in originale è sufficiente, come si desume dalle prassi consolidate in materia, l'atto formale di trasmissione dell'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2667 del 15 maggio 1997
«In tema di ricettazione, la sussistenza dell'attenuante di cui all'art. 648 cpv. c.p. deve essere valutata con riguardo a tutte le componenti oggettive e soggettive del fatto, e cioè non solo con riguardo alla qualità della res provento da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16 del 15 giugno 1995
«L'esercizio della tombola, che costituisce una sottospecie della lotteria, integra la violazione dell'art. 114 R.D.L. 19 ottobre 1938, n. 1933, conv. in legge 5 giugno 1939, n. 973 (ora depenalizzata per effetto dell'art. 1, lett. b, legge 20...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20110 del 22 maggio 2002
«L'art. 649, comma 3, c.p., nella parte in cui esclude l'operatività delle disposizioni di favore contenute nei commi precedenti in materia di reati contro il patrimonio commessi in danno di prossimi congiunti quando trattasi di delitti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47585 del 28 dicembre 2007
«Il reato di cui all'art. 651 c.p. non rimane assorbito ma concorre con quello di resistenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 337 c.p., risultando le relative condotte completamente diverse, se raffrontate in astratto, e susseguenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10027 del 23 settembre 2000
«Ai fini della individuazione della qualità di pubblico ufficiale, l'ente delle Ferrovie dello Stato, anche dopo la trasformazione in Spa, conserva le connotazioni proprie della originaria natura pubblicistica; conseguentemente non viene meno la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7250 del 24 luglio 1993
«In tema di rifiuto d'indicazioni sulla propria identità personale, di cui all'art. 651 c.p., l'esigenza di assicurare speditezza alle funzioni dei pubblici ufficiali, nell'adempimento dei loro compiti istituzionali, non può, in uno Stato di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6347 del 8 febbraio 2013
«Integra il reato di adunata sediziosa la condotta di chi prenda parte ad una riunione o ad un assembramento di dieci o più persone con uno scopo prestabilito e manifesti comportamenti di ribellione e di ostilità nei confronti di chi rappresenta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12229 del 3 dicembre 1994
«Posto che, in base alla sentenza della Corte costituzionale n. 15/73, per «atteggiamento sedizioso», penalmente rilevante ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 655 c.p., deve intendersi quello «che implica ribellione, ostilità,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11755 del 20 novembre 1991
«Il reato di cui all'art. 660 c.p. richiede, sotto il profilo soggettivo, la volontà della condotta e la direzione della volontà verso il fine specifico di interferire inopportunamente nell'altrui sfera di libertà. (Nella specie è stato ritenuto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4032 del 3 febbraio 2004
«L'obbligo penalmente sanzionato dall'art. 677, comma terzo, c.p. di provvedere all'esecuzione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo per l'incolumità delle persone, costituito dall'esistenza di un edificio o di una costruzione che minacci...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17844 del 15 aprile 2003
«Per prova, la cui mancata assunzione può costituire motivo di ricorso per cassazione, deve intendersi solo quella che, confrontata con le regioni poste a sostegno della decisione, risulti determinante per una diversa conclusione del processo, e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5966 del 22 maggio 2000
«Il reato previsto dall'art. 677 c.p. si realizza allorché il proprietario non si sia attivato per rimuovere le cause del pericolo accertato, a nulla rilevando né l'ignoranza dello stato di pericolo in cui versi l'edificio (rientrando nella normale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1319 del 22 agosto 1994
«Ne consegue che il pubblico ufficiale deve essere esattamente individuato, benché non nominativamente, poiché a lui va riferito lo stato di soggezione e coartazione venutosi a determinare nella persona offesa. (Affermando siffatto principio la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13 del 5 gennaio 1994
«Tali munizioni, infatti, non sono innocue ma hanno, per le loro caratteristiche, attitudine a recare offesa alle persone. (Fattispecie relativa ad illegale detenzione di sedici munizioni a salve, tipo Flaubert, in cui è stato ravvisato il reato p....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27633 del 20 marzo 2013
«La contravvenzione di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento, prevista dall'art. 681 c.p. a carico di chi apra o tenga aperti luoghi del genere anzidetto "senza aver osservato le prescrizioni dell'autorità a tutela...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13055 del 7 aprile 2005
«La contravvenzione prevista dall'art. 681 c.p., che ha come scopo la tutela del pubblico che assiste ad uno spettacolo, deve ritenersi sussistente ogniqualvolta l'agente organizzi un pubblico spettacolo senza avere osservato le prescrizioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2350 del 12 marzo 1997
«Deve escludersi che l'art. 682 c.p. — il quale punisce l'ingresso arbitrario in luoghi ove l'accesso è vietato nell'interesse militare dello Stato — sia posto esclusivamente a tutela preventiva del segreto militare: infatti la norma fa riferimento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6331 del 17 dicembre 1990
«In tema di sequestro probatorio, il denaro può configurarsi come corpo di reato, in relazione alla contravvenzione di possesso ingiustificato di valori, prevista dall'art. 708 c.p., anche nel caso in cui l'imputato ne sia stato colto in possesso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11236 del 24 agosto 1989
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 708 c.p., non è necessario che l'agente sia colto in flagranza e che sia presente alla perquisizione, durante la quale sia accertata l'esistenza di denaro o valori non confacenti al suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2309 del 5 marzo 1988
«Qualora, intimato lo sfratto per finita locazione nei confronti della P.A., il pretore, all'esito della fase speciale, rimetta le parti davanti al tribunale per la decisione del merito ai sensi dell'art. 667 c.p.c., trovano applicazione le norme...»