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Cassazione civile, ordinanza n. 19218 del 19 luglio 2018
«In tema di risarcimento del danno, l'ipotesi del fatto colposo del creditore che abbia concorso al verificarsi dell'evento dannoso (di cui al primo comma dell'art. 1227 c.c.) va distinta da quella (disciplinata dal secondo comma della medesima...»
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Cassazione civile, ordinanza n. 29352 del 14 novembre 2018
«In tema di risarcimento del danno, perché possa farsi luogo alla diminuzione del ristoro per concorso del creditore nella produzione del danno medesimo, è necessario che costui sia tenuto, per legge, o per contratto o per generico dovere di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 374 del 15 febbraio 1971
«La facoltà che, per economia di giudizio, di tempo e di spese, il legislatore concede al locatore di proporre con unico atto domanda di convalida e domanda di ingiunzione, ha per presupposto che lo stesso giudice, funzionalmente competente per la...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2906 del 22 luglio 1976
«L'art. 409 c.p.c. contempla al n. 3, insieme con i rapporti di agenzia e con quelli di rappresentanza commerciale, altri rapporti, di lavoro autonomo indirizzati alla realizzazione di un risultato (l'opera), per mezzo di una fare (prestazione)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5029 del 17 novembre 1977
«In materia di condanna generica al risarcimento del danno, la serie causale inizia, ma non si esaurisce, con il fatto o il comportamento potenzialmente dannoso del debitore stesso; essa si svolge invece in quel seguito di accadimenti, da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3031 del 20 giugno 1978
«Nel giudizio diretto alla liquidazione del danno, a seguito di condanna generica, il concorso del fatto colposo del creditore è deducibile solo sotto il profilo del mancato uso dell'ordinaria diligenza nell'evitare od attenuare le conseguenze...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4364 del 30 luglio 1982
«La nullità della notificazione di un ricorso incidentale, perché eseguita da ufficiale giudiziario incompetente, ha carattere relativo ed è sanabile ex tunc, qualora il ricorrente principale con la memoria illustrativa (ed a maggior ragione con il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6363 del 25 novembre 1982
«Il ricorso al giudice ordinario, per ottenere, anche con azione di nunciazione, o con altra istanza rivolta a conseguire provvedimenti cautelari ed urgenti, una pronuncia che imponga alla P.A. un determinato comportamento, attivo o passivo, è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5552 del 13 settembre 1983
«Un credito si considera anteriore al fallimento, e quindi ammissibile al concorso, se il relativo fatto costitutivo si sia concretato prima della data della sentenza dichiarativa di fallimento, rimanendo irrilevante se, prima di tale data, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3609 del 16 giugno 1984
«Tutti gli antecedenti in mancanza dei quali un evento dannoso non si sarebbe verificato debbono considerarsi sue cause, abbiano essi agito in via diretta e prossima, od in via indiretta e remota, salvo il temperamento di cui al capoverso dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4767 del 5 settembre 1984
«Gli scritti provenienti da terzi, pur avendo solo valore indiziario, possono fornire argomento di convincimento ed essere utilizzati a fondamento della decisione quando la loro credibilità ed attendibilità risulti confortata dal difetto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5502 del 26 ottobre 1984
«Il principio sancito dall'art. 1175 c.c., che impone alle parti del rapporto obbligatorio di comportarsi secondo le regole della correttezza, trova applicazione con il conseguente potere-dovere del giudice ordinario di verificare se vi sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5990 del 22 novembre 1984
«Il requisito della decisività dei nuovi documenti rinvenuti dopo la sentenza, richiesto per l'impugnazione per revocazione a norma dell'art. 395 n. 3 c.p.c., implica l'idoneità di tali documenti a provocare una decisione diversa, mediante la prova...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 721 del 30 gennaio 1984
«Nel nuovo rito del lavoro, la mancata comparizione della parte all'udienza di cui all'art. 420 c.p.c. non costituisce prova a carico della stessa, ma solo un comportamento discrezionalmente valutabile dal giudice del merito, come indizio ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 80 del 6 gennaio 1984
«Qualora l'imputato, in relazione al medesimo accadimento, dei delitti di lesioni colpose in danno di alcuni soggetti e di omicidio colposo in danno di altri (in concorso formale tra loro) — prosciolto dal reato di lesioni per amnistia e condannato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2234 del 30 marzo 1985
«Con riguardo ai danni derivanti dal crollo di un solaio divisorio fra due appartamenti, l'applicabilità degli artt. 2051 e 2053 c.c., con conseguente presunzione di corresponsabilità sia del proprietario dell'immobile sovrastante sia di quello...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2607 del 12 marzo 1987
«La formula del giuramento decisorio — attese le finalità di questo speciale mezzo di prova — deve essere tale che, a seguito della prestazione del giuramento stesso, altro non resti al giudice che verificare l'an iuratum sit e senz'altro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 160 del 16 gennaio 1990
«La L. 27 luglio 1978, n. 392 non ha, neppure implicitamente abrogato il procedimento per convalida di sfratto di cui all'art. 657 c.p.c., ma ha apportato – con specifico riferimento allo sfratto per morosità – particolari modifiche, stabilendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8399 del 18 agosto 1990
«La sentenza con cui il giudice dichiara l'improponibilità della domanda per essere stata la controversia deferita in forza di clausola compromissoria ad arbitrato irrituale, è una pronuncia di merito, non sulla competenza, come tale non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 374 del 16 gennaio 1991
«Il bando di concorso per l'appalto di opera pubblica integra espressione di potere discrezionale della P.A. per il perseguimento di finalità generali. Ne consegue che la denuncia dello scorretto esercizio di tale potere, ancorché da parte di chi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 650 del 20 gennaio 1992
«Il candidato escluso dalla promozione, il quale – in relazione ad una disciplina o ad un bando di concorso che prevede un sistema di scelta dei promuovendi basato su determinati requisiti, fissando per alcuni di questi i criteri di ponderazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11928 del 2 dicembre 1993
«In tema di responsabilità civile conseguente alla circolazione stradale e nell'ipotesi di investimento di pedone, la non superata presunzione di colpa del conducente del veicolo, a norma del primo comma dell'art. 2054 c.c., non preclude l'indagine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1411 del 4 febbraio 1993
«L'art. 4 del d.l. 30 dicembre 1987 n. 536, convertito, con modificazioni, in L. 29 febbraio 1988, n. 48, ai sensi del quale i pagamenti effettuati per contributi ed accessori in favore degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6 del 3 gennaio 1994
«L'inadempimento dell'obbligazione assunta dal notaio rogante di verifica delle iscrizioni ipotecarie relative all'immobile compravenduto, garantito come libero dal venditore e risultato poi gravato da ipoteca e sottoposto a procedura esecutiva,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10271 del 29 settembre 1995
«La riduzione del risarcimento del danno per il concorso della vittima opera anche nei confronti dei congiunti che agiscono iure proprio.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12061 del 22 novembre 1995
«Nel rito del lavoro, la lettura in udienza del dispositivo della sentenza, costituente un adempimento distinto e successivo rispetto alla deliberazione della decisione, deve essere compiuta, se il giudice è collegiale, alla contestuale presenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4299 del 15 aprile 1995
«Il principio secondo cui la sentenza di cassazione vincola il giudice di rinvio non solo in ordine ai principi di diritto affermati, ma anche ai necessari presupposti di fatto, vale solo con riferimento a quei fatti che il principio di diritto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5216 del 12 maggio 1995
«La clausola compromissoria contenuta nello statuto di una società cooperativa che deferisce ogni controversia tra quest'ultima ed i soci alla cognizione di un collegio di «probiviri» eletto dall'assemblea, senza esigere l'unanimità od almeno il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5312 del 15 maggio 1995
«In tema di risarcimento del danno, nel caso di giudizio sull'an separato da quello sul quantum le circostanze imputabili al danneggiato ed idonee a determinare un suo concorso di colpa vanno dedotte ed esaminate in sede di accertamento generico...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5803 del 25 maggio 1995
«La tutela giurisdizionale delle ragioni di colui che chieda l'ammissione alla sessione speciale dell'esame di Stato per titoli, per l'iscrizione all'albo degli psicologi (nell'ipotesi, a seguito di rigetto della domanda d'ammissione da parte della...»