-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5104 del 3 giugno 1996
«A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 151 del 1980 — che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 18, comma 1, L. fall., nella parte in cui prevedeva che il termine di quindici giorni per fare opposizione alla...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5227 del 4 dicembre 1996
«È atto abnorme, contro il quale può pertanto proporsi ricorso per cassazione, il rigetto da parte del Gip di una richiesta di archiviazione formulata dal P.M., motivato con riferimento alla mancanza di qualsivoglia notizia di reato, e seguito...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6403 del 23 dicembre 1996
«Allorché il ricorso per cassazione venga depositato in cancelleria mediante presentazione da parte di un incaricato (che può anche essere un avvocato) non occorre l'autenticazione della sottoscrizione. Ne consegue che è del tutto irrilevante...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10393 del 3 dicembre 1996
«Ai fini della sussistenza del reato contravvenzionale di cui all'art. 660 c.p. - molestia o disturbo alle persone - deve considerarsi petulante l'atteggiamento di chi insista nell'interferire inopportunamente nell'altrui sfera di libertà, anche...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2 del 20 settembre 1997
«La dichiarazione di nomina del difensore di fiducia effettuata dall'imputato (o indagato) detenuto con atto ricevuto dal direttore dello stabilimento di custodia a norma dell'art. 123 c.p.p., ha immediata efficacia come se fosse direttamente...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3 del 8 gennaio 1997
«Il parziale accoglimento dell'impugnazione dell'imputato non elimina la condanna, sicché - pur impedita la sua condanna al pagamento delle spese processuali - è consentita la condanna dello stesso alla rifusione delle spese sostenute dalla parte...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 433 del 19 aprile 1997
«In materia di reati fallimentari non sussiste alcuna pregiudizialità del giudizio sul rendiconto rispetto alla possibilità di procedere per il reato di peculato nei confronti del commissario liquidatore. La costatazione di prelievi operati dal...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 512 del 25 gennaio 1997
«Il reato di molestie telefoniche commesso assillando la parte lesa con ossessivi riferimenti alle abitudini sessuali di questa non è escluso dal fatto che l'interlocutore (nel caso di specie una donna) assuma con il molestatore, al fine di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1286 del 16 ottobre 1997
«Qualora il luogo dell'arresto in flagranza o del fermo sia diverso da quello della consumazione del reato, il giudice competente per la convalida in relazione al luogo dell'esecuzione dell'atto coercitivo da parte della polizia giudiziaria ben può...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2655 del 19 marzo 1997
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 97 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 310 c.p.p., nella parte in cui non prevede che debba essere comunicato l'avviso di udienza al P.M., in quanto il principio di buon...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3046 del 17 maggio 1997
«Ai fini del rinvio facoltativo dell'esecuzione della pena, nel caso previsto dall'art. 147, comma primo, n. 2, c.p. deve farsi riferimento soltanto alla oggettiva «gravità» dell'infermità fisica, la quale sia tale da dar luogo, cumulata alla...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3972 del 8 ottobre 1997
«La decorrenza ex novo dei termini di fase della custodia cautelare, nel caso previsto dall'art. 303, comma 2, c.p.p., ha luogo anche quando, a seguito della risoluzione di un conflitto da parte della Corte di cassazione, il procedimento torni ad...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4800 del 22 maggio 1997
«Ai fini della configurabilità di penale responsabilità, a titolo di concorso, in ordine al reato di detenzione illegale di un'arma, è necessaria la coscienza e la volontà di contribuire con il proprio operato alla perpetrazione dell'illecito: ove...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11867 del 18 dicembre 1997
«L'autenticazione di firma è atto tipico del notaio o altro P.U., disciplinato dall'art. 2703 c.c., quale sostitutivo del suo riconoscimento da parte dell'autore. Essa, secondo quanto previsto dal secondo comma dell'art. citato, consiste nella...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 424 del 5 marzo 1998
«In virtù della disposizione di cui alla seconda parte del capoverso dell'art. 38 c.p.p., ad udienza conclusa non è più ricusabile il giudice per il quale la causa di incompatibilità è sorta o è divenuta nota durante l'udienza medesima. Il concetto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 609 del 20 gennaio 1998
«Il provvedimento dispositivo del giudizio innanzi al giudice ritenuto competente (nel caso di incompetenza per territorio dichiarata ex art. 23 c.p.p.) in mancanza di rinnovata richiesta del decreto di citazione da parte del P.M. al Gup...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1099 del 27 gennaio 1998
«L'obbligo di motivazione da parte del giudice di appello sussiste soltanto in relazione a quanto dedotto con l'atto di impugnazione o, se si tratta del mancato esercizio di un potere esercitabile di ufficio — come quello relativo alla concessione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1944 del 23 febbraio 1998
«A norma dell'art. 18 della legge 24 dicembre 1969 n. 990 il danneggiato ha azione diretta per il risarcimento del danno nei confronti dell'assicuratore entro i limiti per i quali è stata stipulata l'assicurazione, indipendentemente dall'osservanza...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3145 del 12 marzo 1998
«La sentenza pronunciata a seguito del dibattimento di primo grado — celebrato con il rito ordinario — con la quale il giudice, ritenendo che il processo potesse essere deciso allo stato degli atti, abbia applicato la diminuente per il rito...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4521 del 16 aprile 1998
«Le cause di incompatibilità del giudice debbono essere eccepite con dichiarazione di ricusazione la quale ha la valenza di instaurazione di giudizio incidentale. Pertanto, la proposizione diretta di una questione di legittimità costituzionale in...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4971 del 13 gennaio 1998
«È inammissibile per genericità l'impugnazione con cui si censura una sentenza la cui motivazione non è stata ancora depositata, in quanto il nostro ordinamento non consente che l'ammissibilità di un gravame possa essere valutata ex post,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5030 del 10 dicembre 1998
«Il reato di cui all'art. 648 bis c.p. («riciclaggio»), pur consumandosi già nel momento in cui venga compiuta una singola operazione, fra quelle indicate nella norma incriminatrice, idonea ad ostacolare l'identificazione del bene proveniente da...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5115 del 21 gennaio 1998
«È illegittimo il sequestro preventivo di una intera azienda, facente capo a una società a responsabilità limitata, di cui siano soci anche soggetti estranei al procedimento, potendo il sequestro cadere sulle sole quote sociali di pertinenza degli...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5121 del 24 novembre 1998
«In tema di chiamata di correo, non può definirsi chiamata de relato quell'accusa proveniente effettivamente da un correo nel delitto di cui all'art. 416 bis c.p., il quale proprio per la sua qualità di associato ha precisa e sicura conoscenza...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5452 del 22 gennaio 1998
«In tema di misure cautelari l'art. 299, comma terzo bis, che stabilisce che il giudice prima di provvedere in ordine alla revoca o alla sostituzione delle misure coercitive deve sentire il P.M. costituisce norma di carattere generale, applicabile...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6911 del 10 giugno 1998
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto dalla parte civile avverso la sentenza d'appello, qualora la stessa non abbia impugnato la decisione di primo grado, per lei sfavorevole, in quanto il principio dell'immanenza degli effetti della...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 311 del 22 marzo 1999
«In tema di riparazione per la ingiusta detenzione, l'art. 314 comma 2 c.p.p., riconosce il relativo diritto al condannato che, nel corso del processo, sia stato sottoposto a custodia cautelare, solo quando risulti accertato che il provvedimento...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 803 del 6 ottobre 1999
«Nel procedimento di prevenzione la mancata partecipazione dell'interessato all'udienza in tanto può assumere rilievo in quanto questi abbia chiesto di essere sentito personalmente. Ne consegue che, in mancanza di una siffatta richiesta,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1412 del 28 maggio 1999
«Nel caso di ordinanza applicativa di misura cautelare emessa in sostituzione di altra identica ordinanza la cui efficacia sia venuta meno per mancata osservanza, in sede di riesame, dei termini richiamati nell'art. 309, comma 10, c.p.p., non vi è...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1475 del 2 giugno 1999
«L'accoglimento dei motivi a sostegno del ricorso per cassazione, sub specie di applicazione della nuova pena indicata dai ricorrenti, a norma dell'art. 3 della legge n. 14 del 1999, in relazione alla diversa qualificazione giuridica del...»