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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24742 del 21 novembre 2006
«Nell'ipotesi in cui manchi la firma per ricevuta del destinatario del provvedimento del giudice (nella specie, del provvedimento di sospensione del processo), e, con essa, la certezza della data della sua conoscenza, il termine per proporre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12839 del 15 dicembre 1995
«Considerato che, in materia di dichiarazione di fallimento, a seguito della pronuncia di sentenza di incompetenza per territorio da parte del tribunale investito del relativo procedimento, svolge un ruolo centrale la trasmissione d'ufficio degli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1167 del 19 gennaio 2007
«Ai sensi dell'art. 38 c.p.c., sost. dall'art. 4 legge 26 novembre 1990, n. 353, l'incompetenza per materia, al pari di quella per valore e per territorio nei casi previsti dall'art. 28 del codice di rito, è rilevata, anche d'ufficio, non oltre la...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 29577 del 18 dicembre 2008
«Qualora la pronuncia declinatoria della competenza venga impugnata col relativo regolamento, senza che il processo sia nel frattempo riassunto davanti al giudice indicato come competente, l'omissione, da parte dell'impugnante, della richiesta di...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 16556 del 18 giugno 2008
«Nel caso in cui il ricorso per regolamento di competenza, dopo la notificazione, non viene depositato nella cancelleria della Corte di cassazione, la parte intimata può procedere alla relativa iscrizione a ruolo dando dimostrazione dell'avvenuta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15939 del 17 luglio 2007
«In tema di capacità processuale del curatore fallimentare, l'autorizzazione del giudice delegato a stare in giudizio ai sensi dell'art. 25 comma 1 n. 6 legge fall. può essere concessa anche dopo la decorrenza del termine per proporre impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 924 del 7 febbraio 1985
«Il procedimento prefallimentare, che si apre con la richiesta di fallimento del debitore proposta a norma dell'art. 6 del R.D. 16 marzo 1942, n. 267, pur se soggetto al rito camerale, e presentante peculiari caratteristiche rispetto al processo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19411 del 28 settembre 2004
«La dichiarazione, da parte di un primo tribunale, dell'incompetenza per territorio a pronunciare il fallimento di un imprenditore, quand'anche non seguita da riassunzione del processo, nei modi e nei tempi previsti dall'art. 50 c.p.c., davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11079 del 11 giugno 2004
«I poteri d'ufficio di cui è dotato il tribunale quanto alla dichiarazione di fallimento persistono anche nel giudizio di opposizione, e l'officiosità del processo non è limitata allo svolgimento del giudizio di primo grado, ma prosegue nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10890 del 6 dicembre 1996
«Ferme restando l'unicità e l'unitarietà della capacità giuridica dello Stato, della cui attività giuridica i vari rami dell'Amministrazione rappresentano, con la loro struttura burocratica specifiche settoriali estrinsecazioni operative, e fermo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16861 del 2 agosto 2011
«Nella Regione Sicilia, l'attività amministrativa fa capo, con rilevanza esterna, ai singoli assessori, sicchè ciascuno di essi è legittimato a stare in giudizio per il ramo di attività amministrativa a lui riferibile. Né assume rilievo che, nelle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24930 del 29 novembre 2007
«La mancanza di specifica contestazione circa la qualità di sostituto del sindaco nel vice-sindaco che, non indicando tale qualità, abbia sottoscritto la procura speciale alle liti, non produce l'invalidità e la conseguente inammissibilità del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12109 del 23 maggio 2006
«L'autorizzazione della giunta municipale al sindaco di un comune a proporre una domanda o a resistere in giudizio, senza alcuna limitazione al giudizio di primo grado, abilita il sindaco implicitamente anche alla proposizione dell'appello ove il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28078 del 21 dicembre 2011
«Poichè la delega del Presidente dell'I.N.P.D.A.P. ad un direttore di sede periferica, per agire in giudizio, attiene al momento genetico del processo e alla valida instaurazione del contraddittorio, la procura da questi conferita al difensore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14813 del 3 ottobre 2003
«Nell'ipotesi in cui con il medesimo atto sia stata proposta opposizione a precetto e istanza di sospensione, il creditore si sia costituito all'udienza fissata per la discussione dell'istanza di sospensione e al suo procuratore costituito sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10563 del 4 luglio 2003
«L'ammissibilità dell'atto difensivo (nella specie il controricorso nel giudizio di cassazione) posto in essere prodotto da una persona fisica in nome e per conto di una società non può essere messa in discussione sotto il profilo del difetto del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8426 del 25 agosto 1998
«La delibera dell'organo collettivo di un'associazione, richiesta per patto statutario, affinché il presidente dell'associazione stessa (o altro analogo organo), cui per legge compete la legitimatio ad processum, possa agire o resistere in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12286 del 5 luglio 2004
«Il difetto di legittimazione attiva o passiva è rilevabile, anche d'ufficio, in ogni stato e grado del giudizio - e, dunque, anche in sede di legittimità, - salvo che sul punto non si sia formato il giudicato, atteso che esso attiene alla regolare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13881 del 9 novembre 2001
«L'autorizzazione a stare in giudizio è condizione di efficacia e non requisito di validità della costituzione in giudizio dell'ente pubblico e può, quindi, intervenire anche nel corso del giudizio, sanando retroattivamente le irregolarità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14260 del 19 giugno 2007
«L'autorizzazione del consiglio d'amministrazione di un ente al presidente ad agire o resistere in giudizio, che concorre ad integrare la capacità processuale dell'ente medesimo, costituendo una condizione dell'azione, può intervenire per tutto il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21811 del 11 ottobre 2006
«Qualora la società in liquidazione promuova il giudizio per mezzo del precedente amministratore, ormai privo di poteri rappresentativi, il vizio che ne consegue concerne la capacità processuale della medesima società, in quanto relativo alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21574 del 6 ottobre 2006
«La delibera dell'organo collettivo di un'associazione, richiesta per patto statutario, affinché il presidente dell'ente, cui per legge compete la legitimatio ad processum possa agire o resistere in giudizio, concorre ad integrare la capacità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8828 del 11 agosto 1995
«Il principio secondo cui il difetto di legittimazione al processo è sanato ex tunc dalla costituzione, nel successivo grado o fase di giudizio, del soggetto legittimato, il quale manifesti, con il suo comportamento, la volontà di ratificare la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4652 del 21 maggio 1996
«Ai sensi del principio secondo cui la rappresentanza processuale di cui all'art. 77 c.p.c., con la relativa facoltà di nomina dei difensori, può essere conferita soltanto a colui che già sia investito di un potere rappresentativo di natura...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8681 del 8 agosto 1995
«Il potere di rappresentanza processuale, con la correlativa facoltà di nomina dei difensori, può essere conferito soltanto a colui che sia investito di un potere rappresentativo di natura sostanziale in ordine al rapporto dedotto in giudizio,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6132 del 6 marzo 2008
«La legittimazione ad agire e contraddire deve essere accertata in relazione non alla sua sussistenza effettiva ma alla sua affermazione con l'atto introduttivo del giudizio, nell'ambito d'una preliminare valutazione formale dell'ipotetica...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8040 del 6 aprile 2006
«La legittimazione ad causam dal lato passivo (o legittimazione a contraddire) costituisce un presupposto processuale, cioè una condizione affinché il processo possa giungere ad una decisione di merito, e consiste nella correlazione tra colui nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11190 del 27 ottobre 1995
«L'istituto della legittimazione ad agire o a contraddire in giudizio (legittimazione attiva o passiva) si ricollega al principio dettato dall'art. 81 c.p.c., secondo cui nessuno può far valere nel processo un diritto altrui in nome proprio fuori...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3087 del 19 maggio 1982
«Il difetto di legitimatio ad causam, la quale si identifica nel potere o dovere di promuovere o subire un giudizio in ordine al rapporto sostanziale dedotto, e, quindi, di ottenere o subire una decisione di merito, favorevole o sfavorevole, è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12225 del 20 agosto 2003
«L'art. 1945 c.c., se consente al fideiussore di opporre contro il creditore tutte le eccezioni che spettano al debitore principale, non gli riconosce tuttavia, per ciò solo, una legittimazione sostitutiva in ordine al proponimento delle azioni che...»