-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9065 del 19 aprile 2006
«Ai sensi dell'art. 2499 c.c., la trasformazione di una società non libera i soci a responsabilità illimitata dalla responsabilità per le obbligazioni sociali anteriori all'iscrizione della deliberazione di trasformazione nel registro delle...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3380 del 23 marzo 1995
«Gli atti di fusione di società sono sottoposti alla pubblicità costitutiva dell'iscrizione sul registro delle imprese e non alla omologazione del tribunale, che, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2502 e 2411 c.c., è invece, prescritta...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3121 del 16 marzo 1993
«In forza dell'art. 2502 c.c. — nel testo vigente prima dell'entrata in vigore del D.L.vo n. 22 del 1991 (attuazione delle direttive CEE nn. 855/78 e 897/82) — e del richiamo in esso operato all'art. 2411, primo, secondo e terzo comma, c.c., la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2921 del 29 marzo 1996
«Con riguardo ad un'ipotesi di fusione c.d. eterogenea di società, e tenuto conto della parziale dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 2503 c.c. (sentenza della Corte costituzionale n. 47 del 20 febbraio 1995), la fusione senza...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4319 del 28 aprile 1998
«Carattere precipuo dell'azienda, secondo la nozione civilistica dell'istituto, è «l'organizzazione dei beni finalizzata all'esercizio dell'impresa», intesa come opera unificatrice dell'imprenditore funzionale alla realizzazione di un rapporto di...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 8644 del 9 aprile 2009
«Il conferimento di un'azienda individuale in una società di persone o di capitali costituisce una cessione d'azienda, la quale comporta per legge la cessione dei crediti relativi all'esercizio di essa, ivi compresi i crediti d'imposta vantati dal...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2108 del 3 marzo 1994
«Agli effetti dell'art. 2560, secondo comma, c.c. il quale richiede come elemento costitutivo della responsabilità dell'acquirente per i debiti relativi all'esercizio della azienda trasferita, la risultanza di detti debiti dai libri contabili...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7601 del 10 luglio 1993
«L'accertamento del giudice del merito, sulla confondibilità (o inconfondibilità) di due ditte o denominazioni sociali adottate da imprese esercenti la medesima attività — che rappresenta un apprezzamento di fatto, insindacabile in sede di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4915 del 5 giugno 1987
«La sentenza, che accolga la domanda di revocatoria ordinaria della vendita di bene immobile o bene mobile iscritto in pubblico registro, è inopponibile non solo al terzo acquirente in base ad atto trascritto prima della data di trascrizione della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1135 del 2 febbraio 2000
«Poiché la trascrizione sui registri immobiliari è informata al criterio della ricerca per nome del soggetto cui si riferisce, qualora, per errore della Conservatoria, la trascrizione, ancorché la nota sia stata correttamente redatta, venga...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1048 del 28 gennaio 1995
«Il diritto reale d'uso o di usufrutto del legatario non è opponibile al terzo acquirente dell'immobile (nella specie, aggiudicatario in seguito ad espropriazione immobiliare nei confronti dell'erede) se non risulti dalla nota di trascrizione del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3340 del 7 aprile 1999
«Gli atti traslativi della proprietà di un'autovettura risultanti da un'attestazione notarile sono opponibili agli organi deputati all'accertamento delle infrazioni in tema di circolazione stradale (nella specie, mancata copertura assicurativa),...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2299 del 6 febbraio 2004
«La mancata specifica contestazione di un fatto costitutivo del diritto dedotto da uno dei contendenti lo rende incontroverso e non più bisognoso di prova, in quanto l'atteggiamento difensivo delle parti, valutato alla stregua della regola di...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 29451 del 17 dicembre 2008
«In tema di imposta di registro, deve ritenersi, sulla base della normativa tributaria vigente, che il legislatore ha inteso ampliare il concetto di terzo cui fa riferimento l'art. 2704 c.c., comprendendovi anche l'Amministrazione finanziaria,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1636 del 2 marzo 1996
«A norma degli artt. 2714 e 2715 c.c. alla fotocopia di atto pubblico o scrittura privata rilasciata dall'ufficio del registro con annotazione di conformità all'originale deve essere attribuita efficacia probatoria pari all'originale, con la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2901 del 25 luglio 1975
«Ai fini dell'identificazione dell'oggetto del privilegio speciale (nella specie, quello derivante dall'art. 2778 n. 5 c.c., per tributi doganali), non può ritenersi che cose di genere non possano essere individuate attraverso le risultanze di un...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21652 del 21 ottobre 2010
«Il privilegio di cui al n. 5 bis all'art. 2751 bis c.c., con cui il legislatore ha superato la distinzione tra cooperative (e consorzi) di produzione e lavoro in agricoltura e cooperative di imprenditori agricoli per la trasformazione e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 670 del 22 gennaio 1997
«Gli interessi prodotti dai crediti dello stato per imposta (nella specie di registro), maturati sia prima sia dopo l'instaurarsi della procedura concorsuale a carico del debitore fallito, non sono garantiti dal privilegio che tutela il credito per...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4926 del 4 maggio 1991
«Il credito dell'amministrazione finanziaria, avente ad oggetto l'Invim, relativa ad un immobile venduto in sede esecutiva in danno del debitore proprietario dell'immobile stesso e, come tale, soggetto passivo dell'imposta ai sensi dell'art. 4 del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9978 del 28 agosto 1992
«L'iscrizione di garanzia ipotecaria su bene immobile è opponibile ai terzi per effetto ed a partire dalla inserzione nel registro generale d'ordine, non dalla successiva annotazione nel registro particolare, tenendo conto che la prima delle...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3427 del 20 ottobre 1975
«Se è vero che l'art. 2836 c.c. stabilisce che, ove il titolo per l'iscrizione dell'ipoteca risulti da atto pubblico o da sentenza o da altro provvedimento giudiziale ad essa parificato, si deve presentare copia del titolo stesso, è anche vero che...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17587 del 31 agosto 2005
«La prescrizione breve in materia di società, stabilita dall'art. 2949 c.c., è applicabile esclusivamente alle società commerciali, e cioè alle società per le quali è prevista l'iscrizione nella sezione ordinaria del registro delle imprese,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5113 del 3 aprile 2003
«Il diritto azionato dal creditore sociale insoddisfatta nei confronti del socio dopo la cancellazione della società dal registro delle imprese, ai sensi dell'art. 2456, secondo comma, c.c., conservando la propria causa (estranea al rapporto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 50 del 7 gennaio 2004
«Nell'assicurazione della responsabilità civile, dopo la comunicazione dell'assicurato all'assicuratore, della richiesta del terzo danneggiato o della proposizione da parte dello stesso dell'azione in giudizio, il decorso della prescrizione breve...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3220 del 28 giugno 1978
«Tra i crediti dei notai, relativi agli atti del loro ministero e soggetti alla prescrizione presuntiva di cui all'art. 2956 n. 3 c.c., rientrano non soltanto i crediti per onorari, ma anche tutti quelli per spese affrontate per conto del cliente e...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11849 del 13 marzo 2003
«Al fine di determinare la competenza per territorio facendo ricorso alla regola suppletiva di cui al terzo comma dell'art. 9 c.p.p., che indica la competenza del giudice del luogo ove ha sede l'ufficio del pubblico ministero che per primo ha...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12591 del 28 dicembre 1995
«La norma dell'art. 335 c.p.p., che impone al P.M. le annotazioni sul registro a scopo ricognitivo, pur essendo correlata ai termini per richiedere il rinvio a giudizio ai sensi dell'art. 405 c.p.p., è sfornita per sé stessa di sanzione. Pertanto,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1972 del 20 novembre 1997
«Il provvedimento con il quale il giudice competente dispone in tema di misure cautelari, a norma dell'art. 27 c.p.p., assume completa autonomia rispetto al precedente provvedimento, disposto interinalmente dal giudice incompetente, e non può...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2735 del 4 settembre 1992
«L'art. 123 c.p.p. - secondo cui i detenuti possono presentare impugnazioni, dichiarazioni e richieste con atto ricevuto dal direttore, che sono iscritte in apposito registro ed hanno efficacia come se fossero ricevute direttamente dall'autorità...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34536 del 24 settembre 2001
«I provvedimenti del P.M., in quanto atti di parte, non hanno natura giurisdizionale e, come tali, non sono né qualificabili come abnormi (caratteristica esclusiva degli atti in giurisdizione), né impugnabili, quantunque illegittimi. (Fattispecie...»