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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7037 del 28 luglio 1997
«In tema di risarcimento di danno extracontrattuale, per lesione del diritto all'immagine conseguente alla pubblicazione di una fotografia su stampa periodica, territorialmente competente a decidere la causa a norma dell'art. 20 c.p.c. è,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2177 del 5 marzo 1994
«In tema di danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, l'assicuratore, il quale, entro sessanta giorni dalla richiesta (che, di per sé, consenta di valutare la fondatezza e l'entità del danno), ometta di adempiere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 605 del 22 gennaio 1998
«La sentenza della Corte costituzionale 6 giugno 1989, n. 319 che ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 28, commi secondo, terzo e quarto della legge 24 dicembre 1969, n. 990, nella parte in cui non esclude che gli enti gestori delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 740 del 23 gennaio 2002
«Il decreto ministeriale di messa in liquidazione coatta amministrativa di una società di assicurazioni per la responsabilità civile (anteriore alla scadenza annuale del contratto di assicurazione, ma successivo al termine contrattualmente previsto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12234 del 25 maggio 2007
«In tema di risarcimento di danno extracontrattuale per lesione del diritto alla reputazione conseguente alla pubblicazione di un articolo su stampa periodica, il forum commissi delicti si identifica con il luogo in cui il quotidiano è stampato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 157 del 9 gennaio 1991
«In tema di assicurazione obbligatoria per la circolazione di veicoli, in base all'art. 20, secondo comma, L. 24 dicembre 1969, n. 990, per il sinistro cagionato da veicolo non identificato la designazione dell'impresa investita delle funzioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11527 del 6 novembre 1995
«La domanda volta alla restituzione delle somme corrisposte dopo la proposizione dell'appello in forza della sentenza di primo grado (provvisoriamente esecutiva) appellata, non costituisce domanda nuova, essendo conseguente (ex art. 336 c.p.c.)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5877 del 14 giugno 1999
«In tema di responsabilità da circolazione stradale, in un caso di scontro tra veicoli in cui uno dei conducenti riporti danni, l'azione diretta proposta da questi in confronto del proprietario dell'altro veicolo e del suo assicuratore dà luogo ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11151 del 16 luglio 2003
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, l'autorizzazione concessa al commissario liquidatore, ai sensi dell'art. 9 del D.L. 23 dicembre 1976, n. 857...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14761 del 23 giugno 2009
«L'art. 30 bis c.p.c., che regola la competenza nei procedimenti in cui siano parte i magistrati, a garanzia della terzietà ed indipendenza dell'esercizio della funzione giudiziaria, trova applicazione soltanto nei casi in cui, in base alle regole...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6209 del 28 giugno 1994
«In tema di danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, l'impresa cessionaria del portafoglio dell'impresa assicuratrice sottoposta a liquidazione coatta amministrativa a norma del D.L. n. 576 del 1978, convertito nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10489 del 1 agosto 2001
«In tema di danni derivanti dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, l'impresa cessionaria del portafoglio dell'impresa assicuratrice sottoposta a liquidazione coatta amministrativa a norma del D.L. n. 576 del 1978, convertito nella...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1241 del 1 dicembre 2000
«Anche dopo l'entrata in vigore dell'art. 33, comma 2, lettera f), del D.L.vo n. 80 del 1998 le controversie relative al rapporto tra medici convenzionati esterni e aziende unità sanitarie locali — che si configura come un rapporto di lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2679 del 3 maggio 1984
«Il termine minimo di trenta giorni da assegnare alla parte per la riassunzione della causa innanzi al giudice ritenuto competente, deve essere effettivamente a disposizione della parte per il compimento dell'atto; ne consegue che la decorrenza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6823 del 20 marzo 2010
«La sentenza non va comunicata alla parte non costituita e pertanto, nel caso di sentenza emessa a definizione del giudizio per regolamento di competenza, il termine per la riassunzione decorre, per la parte contumace, dalla pubblicazione della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 605 del 23 marzo 1960
«Il cancelliere non è tenuto a curare la comunicazione del dispositivo della sentenza, prescritta dall'art. 133 c.p.c., all'ufficio del P.M. presso il giudice di grado superiore, che ha facoltà di impugnare la sentenza, a norma dell'art. 72 stesso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19047 del 6 settembre 2010
«In tema di arbitrato, la disciplina sull'impugnabilità con regolamento di competenza, necessario o facoltativo (artt. 42 e 43 c.p.c.), della sentenza del giudice di merito affermativa o negatoria della propria competenza sulla convenzione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 297 del 15 gennaio 1979
«La consultazione od estrazione di copie di atti del fascicolo fallimentare, che non siano per loro natura destinati alla pubblicazione, e sempreché non ricorrano specifiche posizioni tutelate nell'ambito della procedura concorsuale, non integra un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 666 del 16 marzo 1963
«L'omesso adempimento delle formalità di pubblicità previste dall'art. 423 c.c. per la sentenza che pronunci l'interdizione non è di ostacolo alla produzione degli effetti giuridici derivanti dalla interdizione stessa (tra i quali l'incapacità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7917 del 6 luglio 1998
«La pubblicazione della sentenza prevista dall'art. 186 c.p. ha natura di sanzione civile che può disporsi a carico del colpevole qualora essa costituisca un mezzo per riparare il danno, diversamente dalla pubblicazione della sentenza prevista...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 2196 del 17 settembre 1996
«La condanna per il delitto di frode in commercio importa la pena accessoria della pubblicazione della sentenza e dell'interdizione da una professione o arte, in applicazione degli artt. 30, 31 e 518 c.p. Tali pene vanno inflitte anche con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3957 del 26 luglio 1995
«Il condono previsto dal D.P.R. 16 dicembre 1986 n. 865 è applicabile anche alla pena accessoria della pubblicazione della condanna, prevista dall'art. 36 c.p. Quando tuttavia il giudice abbia negato la concessione del beneficio ritenendo che la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9315 del 30 agosto 1994
«L'art. 57 della L. 24 novembre 1981, n. 689, che disciplina gli effetti delle pene sostitutive ed i criteri di ragguaglio, dispone al comma 2 che la pena pecuniaria si considera sempre tale, anche se sostitutiva di quella detentiva. Pertanto,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12763 del 22 settembre 1989
«La pubblicazione della sentenza di condanna, in quanto pena accessoria non temporanea, non è condonabile ai sensi dell'art. 9, d.p.r. 16 dicembre 1986, n. 865, avente ad oggetto la concessione di amnistia e indulto.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24190 del 24 maggio 2005
«La pubblicazione della sentenza di condanna per il reato di cui all'art. 515 c.p. (frode nell'esercizio del commercio), prevista dall'art. 518 c.p., va disposta anche con riferimento all'ipotesi del tentativo, atteso che la disposizione de qua,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26608 del 12 luglio 2002
«Il delitto di cui all'art. 528, comma 1, c.p., pubblicazioni e spettacoli osceni, costituisce un reato di pericolo astratto, atteso che la soglia della rilevanza penale è anticipata sino a ricomprendere condotte solo astrattamente idonee ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8848 del 5 agosto 1992
«Il solo fatto che una notizia sia stata riferita in forma dubitativa non è sufficiente ad escludere l'idoneità a ledere la reputazione altrui. Anche le espressioni dubitative, come quelle insinuanti, allusive, sottintese, ambigue, suggestionanti,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11494 del 17 agosto 1990
«In materia di reati di stampa la responsabilità del direttore, a titolo di colpa, per non avere impedito la commissione del reato, è ben diversa da quella a titolo di concorso, la quale ultima in tanto può sussistere in quanto siano presenti tutti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13585 del 12 ottobre 1989
«Ai fini dell'applicabilità dell'amnistia al reato di diffamazione a mezzo stampa commesso dal direttore o dal vicedirettore responsabile, quando sia noto l'autore della pubblicazione, deve considerarsi «autore» il giornalista che, utilizzando la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5403 del 13 aprile 1989
«La non punibilità del difensore prevista dall'art. 598 c.p. è limitata agli scritti presentati e ai discorsi pronunciati nei procedimenti davanti agli organi di giurisdizione ordinaria o amministrativa (sempre che le offese concernano l'oggetto...»