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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17263 del 24 aprile 2008
«Alla prescrizione della pena è di ostacolo la ricorrenza della recidiva, che sia stata contestata e ritenuta in sentenza, a nulla rilevando che, nel giudizio di comparazione con circostanze attenuanti, essa sia stata considerata subvalente.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34985 del 20 agosto 2015
«La circostanza attenuante del contributo concorsuale di minima importanza trova applicazione laddove l'apporto del correo risulti così lieve da apparire, nell'ambito della relazione di causalità, quasi trascurabile e del tutto marginale; ne...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4235 del 7 marzo 2000
«Viceversa, non assumono alcun rilievo le statuizioni della sentenza di condanna che attengono esclusivamente alla pena, quali la possibile concessione di attenuanti (diverse da quelle dell'art. 62, n. 4, c.p.) e il giudizio di comparazione tra...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27851 del 21 giugno 2004
«...in determinate ipotesi, prevede un titolo autonomo di reato e non una circostanza aggravante dell'ipotesi prevista nel primo comma dello stesso articolo. Ne consegue che non è ipotizzabile un giudizio di comparazione con le circostanze attenuanti.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3871 del 17 marzo 1990
«Il secondo comma dell'art. 589 c.p. (omicidio colposo commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro) non integra un reato autonomo, bensì un'aggravante...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8342 del 24 settembre 1981
«...prevede cioè un'ipotesi di circostanza aggravante, ma di reati diversi, uniti dal vincolo del concorso formale. Non può trovare pertanto applicazione l'art. 69 c.p. che regola il giudizio di comparazione tra circostanze aggravanti ed attenuanti.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3494 del 17 marzo 1988
«Qualora il reato di omicidio colposo aggravato ai sensi dell'art. 589, secondo comma c.p. sia stato commesso dopo la nuova normativa di cui al D.L. 11 aprile 1974, n. 99 concernente il giudizio di comparazione tra circostanze del reato e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38820 del 14 ottobre 2008
«In caso di impugnazione del solo imputato, il divieto della "reformatio in pejus", operante anche nel giudizio di rinvio, si estende a tutti gli eventuali ulteriori giudizi di rinvio, nel senso che la comparazione fra sentenze, necessaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26898 del 3 luglio 2001
«In caso di impugnazione del solo imputato, il divieto della reformatio in pejus, operante anche nel giudizio di rinvio, si estende a tutti gli eventuali, ulteriori giudizi di rinvio, nel senso che la comparazione fra sentenze necessaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43535 del 23 dicembre 2002
«Il giudice competente per l'esecuzione, nell'ipotesi di sentenza emessa a norma dell'art. 599, comma 4, c.p.p., il cui tema di indagine e di decisione è circoscritto nell'ambito dei motivi non rinunciati, deve essere individuato caso per caso in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6879 del 14 luglio 1997
«In sede di definizione del procedimento mediante il c.d. patteggiamento in appello, il giudice di appello non può esercitare il potere di applicare d'ufficio, con la sentenza, la sospensione condizionale della pena, la non menzione della condanna,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27495 del 18 giugno 2004
«In tema di reato continuato, il giudizio di bilanciamento ex art. 69 c.p. va instaurato solo tra le circostanze aggravanti e le circostanze attenuanti relative al reato-base, cioè a quello ritenuto in concreto più grave, mentre delle circostanze...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7801 del 18 agosto 1993
«In caso di appello del pubblico ministero che chieda la condanna per tentato omicidio in luogo del riconosciuto delitto di lesioni volontarie, non viola il principio tantum devolutum quantum appellatum il giudice che ritenga sussistente il delitto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42905 del 14 ottobre 2014
«In tema di reati fallimentari, l’ipotesi della pluralità dei fatti di bancarotta, prevista dall’art. 219, comma secondo, n. 1, L.F., benché non assimilabile, sotto il profilo strutturale, alle comuni circostanze aggravanti, mantiene tuttavia,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22009 del 31 ottobre 2016
«Pertanto, l'individuazione dell'aleatorietà del citato vitalizio postula la comparazione delle prestazioni sulla base di dati omogenei, secondo un giudizio di presumibile equivalenza o di palese sproporzione, che il giudice del merito deve...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13866 del 22 marzo 2017
«In tema di violenza sessuale, la diminuente prevista dall'art. 609-bis, terzo comma, cod. pen. concorre nel giudizio di comparazione di cui all'art. 69 cod. pen.. (In motivazione, la S.C. ha osservato che la partecipazione al giudizio di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3377 del 23 gennaio 2017
«Qualora una sentenza di condanna in grado di appello venga annullata con rinvio limitatamente all'applicazione della recidiva reiterata (essendo intervenuto, prima di tale sentenza, un provvedimento di unificazione ex art. 671 cod. proc. pen....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3732 del 21 giugno 1985
«II potere della maggioranza di vendere un immobile è, inoltre, condizionato dall'insufficienza dei beni mobili, mentre la scelta dell'immobile da vendere postula la comparazione tra i vari immobili, al fine di stabilire per quale di essi sussista...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 500 del 22 luglio 1999
«Peraltro, avuto riguardo al carattere atipico del fatto illecito delineato dall'art. 2043 c.c., non è possibile individuare in via preventiva gli interessi meritevoli di tutela: spetta, pertanto, al giudice, attraverso un giudizio di comparazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 411 del 6 aprile 1992
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 del nuovo codice di procedura penale, le determinazioni delle parti ed il giudizio motivato sulle stesse non possono più essere messe in discussione dalle medesime...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31543 del 26 giugno 2017
«Le statuizioni relative al giudizio di comparazione tra opposte circostanze, implicando una valutazione discrezionale tipica del giudizio di merito, sfuggono al sindacato di legittimità qualora non siano frutto di mero arbitrio o di ragionamento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31983 del 4 luglio 2017
«Qualora sia riconosciuta la circostanza attenuante ad effetto speciale della cosiddetta "dissociazione attuosa", prevista dall'art. 8 D.L. 13 maggio 1991 n. 152, convertito in legge 12 luglio 1991 n. 203 (Provvedimenti urgenti in tema di lotta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17915 del 20 aprile 2018
«La circostanza attenuante ad effetto speciale di cui all'art. 625-bis cod. pen. è soggetta all'ordinario giudizio di comparazione tra circostanze eterogenee di cui all'art. 69 cod. pen., non potendo essere ad essa applicato lo speciale regime di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9801 del 9 novembre 1996
«Nel giudizio di cassazione, il requisito della produzione da parte del ricorrente di copia autentica della sentenza (o altra decisione) impugnata, previsto a pena di improcedibilità dall'art. 369, secondo comma, n. 2, c.p.c., può ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15848 del 19 luglio 2011
«Il cosiddetto contratto atipico di mantenimento è caratterizzato dall'aleatorietà, la cui individuazione postula la comparazione delle prestazioni sulla base di dati omogenei - quali la capitalizzazione della rendita reale del bene-capitale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16470 del 27 luglio 2011
«In tema di licenziamento collettivo, qualora il lavoratore che lo impugni limiti nel ricorso introduttivo la deduzione della violazione dei criteri di scelta con riferimento precipuo ad un determinato dipendente rispetto al quale, invocando la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9549 del 22 ottobre 1985
«Il giudizio di comparazione fra circostanze attenuanti e aggravanti non è possibile in relazione alla speciale aggravante della morte dell'ostaggio prevista per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione. Infatti, la novella del 18...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1553 del 19 febbraio 1986
«La previsione del quarto comma dell'art. 630 c.p. (applicazione delle minori pene previste dall'art. 605 c.p. al concorrente che, dissociandosi dagli altri, si adopera in modo che il soggetto passivo riacquisti la libertà, senza che tale risultato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10379 del 17 luglio 1990
«Ai fini del giudizio di comparazione fra circostanze aggravanti e circostanze attenuanti, anche la sola enunciazione dell'eseguita valutazione delle circostanze concorrenti esaurisce l'obbligo della motivazione in quanto, rientrando tale giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13348 del 11 ottobre 1990
«Ai fini della determinazione della legge più favorevole, il giudizio di comparazione tra leggi susseguentesi nel tempo deve avere come unico oggetto il raffronto tra le disposizioni che disciplinano la stessa materia, vale a dire il reato...»