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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16632 del 2 maggio 2007
«Il giudice di appello, se accerta che il fatto è diverso da quello contestato, non potendo decidere in ordine allo stesso perché altrimenti sottrarrebbe all'imputato un grado di giudizio e ne violerebbe conseguentemente in maniera irreparabile il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 29 del 9 gennaio 1997
«Il giudice di appello, se accerta che il fatto è diverso da quello contestato, non potendo decidere in ordine allo stesso perché altrimenti sottrarrebbe all'imputato un grado di giudizio e ne violerebbe conseguentemente in maniera irreparabile il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5991 del 17 novembre 1979
«La violazione delle norme di comportamento dà al giudice il potere di disporre, anche di ufficio, la cancellazione delle espressioni sconvenienti e ingiuriose, e tale potere può essere esercitato pure nel giudizio di legittimità per quanto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7483 del 24 giugno 2000
«In tema di responsabilità dei medici ospedalieri ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. 27 marzo 1969, n.128, il primario può, in relazione ai periodi di legittima assenza dal servizio, imporre all'aiuto l'obbligo di informarlo ed ha diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4486 del 11 aprile 1992
«Pertanto, anche se i parroci hanno giurisdizione esclusiva sulle sagrestie ed i fedeli non possono disporre liberamente delle cose ivi custodite, il dato di fatto rilevante è che non è interdetto assolutamente l'accesso del pubblico, non è, cioè,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7197 del 27 marzo 2014
«Ne consegue che il conduttore-comproprietario può essere condannato al rilascio dell'immobile in favore della comunione, onde permettere agli altri comproprietari di disporre delle rispettive quote, facendo uso della cosa comune secondo il loro...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10745 del 18 novembre 1985
«Lo stabilimento industriale deve ritenersi privata dimora, ai fini del reato di violazione di domicilio perché è il luogo dove l'imprenditore svolge la sua attività lavorativa e dove pertanto ha il diritto di disporre dei locali tutti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13647 del 13 ottobre 2000
«L'esercizio del potere di disporre la rinnovazione dell'esame dei testimoni involge un giudizio di mera opportunità che non può formare oggetto di censura in sede di legittimità in relazione ad un'asserita violazione del diritto di difesa previsto...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 17665 del 2 settembre 2004
«Ma quando (come nella specie) il giudice abbia dato lettura in udienza del solo dispositivo e non anche della concisa esposizione della ragioni di fatto e di diritto della decisione, come prescritto dall'art. 281 sexies cit., in assenza della sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10095 del 27 aprile 2007
«Per contro, la funzione svolta dal decreto del giudice delegato del fallimento di cui all'art. 25 legge fall., è quella di provvedere alla conservazione del patrimonio sociale, essendo volto ad acquisire e conservare alla procedura concorsuale le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2018 del 4 febbraio 2004
«I provvedimenti del giudice delegato emessi in sede di liquidazione dei beni del fallimento sono assoggettabili ai rimedi endofallimentari (reclamo ex art. 26 legge fall.), analogamente a quanto avviene nell'espropriazione forzata individuale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7057 del 8 giugno 1992
«La norma di cui all'art. 1916, terzo comma, c.c., col disporre che l'assicurato è responsabile verso l'assicuratore del pregiudizio arrecato al diritto di surrogazione, comporta che l'obbligo dell'assicurato di non pregiudicare i diritti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12140 del 26 maggio 2009
«Per effetto della dichiarazione di fallimento, fatte salve le ipotesi di cui all'art. 46 della legge fall. e salva l'applicazione di normative particolari di diritto amministrativo in materia, tutte le attività del fallito vengono acquisite alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5994 del 14 marzo 2011
«In tema di espropriazione forzata presso terzi, l'attuazione delle ordinanze di assegnazione del giudice dell'esecuzione si compie non al momento della loro emissione, bensì quando il terzo, debitore del debitore, effettua il pagamento nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18597 del 12 settembre 2011
«Qualora il cliente della banca, a garanzia del proprio adempimento, vincoli un titolo di credito o un documento di legittimazione individuati, anche al portatore, e non conferisca alla banca il potere di disporre del relativo diritto, si esula...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18410 del 1 agosto 2013
«Il giudice di merito, ove intenda disporre una nuova consulenza tecnica d'ufficio, è tenuto a motivare adeguatamente - in base ad idonei elementi istruttori o cognizioni proprie, eventualmente integrati da presunzioni e da nozioni di comune...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 30174 del 30 dicembre 2011
«La conseguente riduzione dell'ammontare dell'intero debito, pattuita in via transattiva con un solo dei debitori, che opera anche nei confronti del condebitore il quale dichiari di voler profittare della transazione, non può essere impedita...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40243 del 28 ottobre 2008
«Integra il reato di omicidio colposo la condotta dell'amministratore della società proprietaria di uno stabile e del soggetto incaricato della manutenzione del medesimo i quali omettano di predisporre le cautele necessarie a rendere palese...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11077 del 3 dicembre 1997
«Ed invero, la mancata attuazione, nelle forme prescritte, del preventivo controllo dell'autorità giudiziaria circa le modalità dell'intercettazione, coinvolgendo il diritto, di rango costituzionale, alla riservatezza delle comunicazioni che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9901 del 24 maggio 2004
«In tema di fallimento, il creditore non ammesso al passivo, pur potendo, come ogni altro interessato, presentare osservazioni al piano di riparto e potendo giovarsi dell'accantonamento generico e di quegli altri che il giudice delegato può...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6532 del 11 giugno 1991
«Affinché si possa disporre la restituzione non è sufficiente l'assenza di richieste altrui o la mancanza di prova circa l'altruità della cosa, ma occorre la prova positiva, da valutarsi rigorosamente, dell'esistenza di un diritto legittimo e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7942 del 31 marzo 2010
«Il dovere, imposto al tribunale dagli artt. 137 e 186 della legge fall., di ordinare la comparizione dei fideiussori nel procedimento di risoluzione del concordato preventivo, al fine di consentire loro l'esercizio del diritto di difesa, non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1075 del 1 febbraio 2000
«Nel primo caso, il giudice di appello deve disporre la rinnovazione della istruzione dibattimentale solo se ritiene di non essere in grado di decidere allo stato degli atti; nel secondo, deve rinnovare l'istruzione, osservando i soli limiti del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11082 del 28 settembre 1999
«Il giudice d'appello ha l'obbligo di disporre la rinnovazione del dibattimento solo quando la richiesta della parte sia riconducibile alla violazione del diritto alla prova, non esercitato non per inerzia colpevole, ma per forza maggiore o per la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7143 del 15 giugno 1998
«Nel processo celebrato con le forme del rito abbreviato al giudice di appello è consentito, a differenza che al giudice di primo grado, disporre d'ufficio i mezzi di prova ritenuti assolutamente necessari per l'accertamento dei fatti che formano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7746 del 7 agosto 1996
«Il comma 2 del citato articolo attribuisce al giudice il potere di disporre il rinnovo dell'istruzione dibattimentale — nell'ipotesi di prove nuove sopravvenute o scoperte dopo il giudizio di primo grado — nei limiti previsti dall'art. 495 comma 1...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12469 del 20 dicembre 1995
«In relazione alla prima categoria, il giudice di appello deve disporre la rinnovazione della istruzione dibattimentale soltanto ove ritenga di non essere in grado di decidere senza tale integrazione probatoria; in relazione alla seconda categoria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8054 del 22 maggio 2003
«In un giudizio svoltosi con pluralità di parti di causa scindibile, qualora l'impugnazione sia proposta da una sola parte, il giudice di appello deve disporre la notificazione dell'atto introduttivo alla o alle altre parti soccombenti e non...»
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Cassazione civile, sentenza n. 671 del 27 maggio 1946
«Appartiene alla facoltà discrezionale del primo presidente il disporre che la Corte di cassazione pronunci a Sezioni Unite sui ricorsi che presentano una questione di diritto decisa in senso difforme dalla sezione semplice e su quelle che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21608 del 20 settembre 2013
«Nel giudizio di cassazione, il decesso dell'unico difensore non determina l'interruzione del processo, ma attiva il potere della Corte di differire l'udienza di discussione, disponendo la comunicazione alla parte personalmente per consentirle la...»