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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13062 del 3 ottobre 2000
«In relazione alle domande concernenti la nullità (ovvero l'annullamento) e la revoca dell'adozione si verte in ipotesi di intervento obbligatorio del P.M. a norma dell'art. 70, n. 3 c.p.c.; in tali casi, tuttavia, non determina nullità della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23324 del 18 dicembre 2012
«La rinuncia al mandato da parte del procuratore - come la revoca da parte del conferente - è dichiarazione recettizia a forma libera, che produce effetto nei confronti dell'altra parte quando sia avvenuta la sostituzione del difensore, sicché il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23589 del 20 dicembre 2004
«La nomina di un nuovo difesore e domiciliatario nel corso del processo comporta la revoca tacita del precedente difensore e domiciliatario, salva diversa manifestazione di volontà.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5410 del 11 aprile 2001
«La revoca della procura da parte del cliente o la rinuncia alla stessa da parte del difensore, a norma dell'art. 85 c.p.c., non fanno perdere al procuratore (revocato o rinunciante) lo ius postulandi e la rappresentanza legale del cliente per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10643 del 29 ottobre 1997
«Le vicende della «procura alle liti» sono disciplinate, dall'art. 85 c.p.c., in guisa diversa dalla disciplina della procura al compimento di atti di diritto sostanziale, perché, mentre nella disciplina sostanziale è previsto che chi ha conferito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1085 del 13 febbraio 1996
«Il difensore che abbia rinunciato al mandato, o al quale il mandato sia stato revocato dal cliente, mentre conserva, fino alla sua sostituzione, la legittimazione a ricevere gli atti indirizzati dalla controparte al suo assistito, non è più...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6290 del 26 maggio 1992
«Con riguardo all'attività professionale di avvocati e procuratori che sono dipendenti da ente pubblico ed iscritti «nell'albo speciale annesso all'albo professionale» ed abilitati unicamente al patrocinio per le cause e gli affari propri dell'ente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2091 del 20 febbraio 1992
«La domanda proposta nell'udienza di precisazione delle conclusioni deve ritenersi ritualmente introdotta in giudizio per accettazione implicita del contraddittorio in ordine ad essa, ove la parte nei cui confronti la nuova domanda sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1870 del 24 maggio 1976
«L'art. 85 c.p.c., il quale stabilisce che la revoca o la rinuncia alla procura non hanno effetto nei confronti dell'altra parte finché non sia avvenuta la sostituzione del difensore, mira ad evitare una vacatio dello ius postulandi e deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10956 del 8 agosto 2001
«Nel giudizio dinanzi al Consiglio nazionale forense adito contro il diniego della revoca della sospensione dall'esercizio della professione forense pronunciato dal Consiglio dell'Ordine non è consentita la difesa personale svolta dall'avvocato che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2801 del 9 marzo 1993
«Con riguardo alla posizione delle imprese escluse dal fallimento perché soggette al regime della liquidazione coatta amministrativa, sono devolute alla giurisdizione amministrativa le controversie aventi ad oggetto il decreto ministeriale che...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1680 del 5 giugno 1953
«Quando il giudice, investito della revocazione, ritenga questa ammissibile per il ricorso di taluno dei motivi indicati nell'art. 395 c.p.c., non è assolutamente necessario e indispensabile che, chiusa la fase del iudicium rescindens, giudichi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1465 del 11 febbraio 1988
«L'art. 831 c.p.c. — che esclude l'impugnazione per revocazione delle sentenze arbitrali tanto per i motivi di cui i nn. 4 e 5 dell'art. 395 c.p.c., quanto per le sentenze per le quali sia sperimentabile l'impugnazione per nullità — comporta che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7513 del 9 ottobre 1987
«Il lodo arbitrale, anche se pronunci sulla sola competenza degli arbitri, è impugnabile esclusivamente con i rimedi previsti dagli artt. 828 e 831 c.p.c. e non con il regolamento di competenza che, come tutti gli altri mezzi di gravame diversi da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 793 del 19 gennaio 2001
«In tema di nullità di un lodo arbitrale, il requisito della «riunione in conferenza personale» degli arbitri è condizione di validità della pronuncia, essendo il relativo precetto testualmente dettato dal primo comma dell'art. 823 c.p.c., ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2983 del 15 aprile 1988
«La clausola compromissoria cosiddetta binaria, che devolva determinate controversie alla decisione di tre arbitri, due dei quali da nominare da ciascuna delle parti, ed il terzo, in caso di disaccordo, dal presidente del tribunale, può trovare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1199 del 22 gennaio 2010
«Gli atti di vendita di immobili a mezzo notaio, posti in essere nell'ambito del procedimento di scioglimento di comunione ereditaria, pur essendo disciplinati dagli artt. 570 e segg. c.p.c., espressamente richiamati dall'art. 788, terzo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6997 del 23 novembre 1983
«In ipotesi di inventario di asse ereditario in contestazione, avverso il provvedimento emesso dal tribunale in sede di reclamo contro il decreto pretorile che, a norma dell'art. 776 c.p.c., ha nominato la persona alla quale consegnare le cose...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18459 del 31 agosto 2007
«In tema di provvedimenti impositivi di cauzione a carico dell'erede o del legatario, l'ordinanza resa ai sensi dell'art. 750 c.p.c. dal presidente della Corte d'appello, in sede di reclamo avverso analoga pronuncia del presidente del tribunale,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1521 del 26 gennaio 2005
«È ammissibile il ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. avverso il provvedimento con il quale il tribunale, pronunciando in sede di reclamo ex art. 749 c.p.c., disponga la revoca della proroga del termine assegnato ex...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 666 del 1 febbraio 1990
«Il provvedimento in camera di consiglio, statuente la revoca dell'amministratore del condominio, ha efficacia, ai sensi dell'art. 741 c.p.c., dalla data dell'inutile spirare del termine per il reclamo avverso di esso, e non già dalla data della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 636 del 10 aprile 1965
«La pronuncia di revoca dell'interdizione è basata sul presupposto del passaggio in giudicato della sentenza di interdizione e del venir meno, dopo che la stessa è divenuta definitiva, della causa che l'aveva determinata.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9291 del 3 settembre 1999
«In tema di procedimento di sequestro, secondo il regime normativo antecedente la riforma di cui alla legge n. 353 del 1990 e successive modifiche, l'accoglimento dell'istanza di revoca ex art. 684 c.p.c. di un sequestro conservativo autorizzato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4536 del 21 maggio 1997
«L'istanza di revoca del sequestro conservativo dietro cauzione, di cui all'art. 684 c.p.c., pur ricollegandosi alla misura cautelare in precedenza concessa, apre un autonomo procedimento, di modo che resta soggetta, ove presentata nel vigore della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 520 del 18 gennaio 1995
«La norma dell'art. 684 c.p.c., nel prevedere la revoca del sequestro in conseguenza della prestazione di idonea cauzione e nel commisurare quest'ultima all'ammontare del credito e delle spese (anche se in ragione delle cose sequestrate), realizza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10254 del 1 dicembre 1994
«La revoca del sequestro conservativo dietro prestazione di idonea cauzione (nella specie il giudice istruttore, nel revocare il sequestro, ha imposto la prestazione di fidejussione assicurativa), costituendo un provvedimento di mera...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 951 del 18 febbraio 1986
«La procedura di correzione degli errori materiali della sentenza richiede l'istanza della parte interessata e non è più esperibile quando avverso la stessa decisione sia già stato proposto appello, giacché in questo caso l'impugnazione assorbe...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4574 del 8 agosto 1979
«Il provvedimento con il quale il giudice istruttore «revochi» il sequestro conservativo, richiamando l'art. 684 c.p.c., e disponga la prosecuzione dell'istruzione e del giudizio «anche per la convalida» del sequestro medesimo, non ha natura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2440 del 3 luglio 1979
«Il provvedimento di cui all'art. 684 c.p.c., — costituendo essenzialmente una conversione e non una revoca vera e propria del sequestro e non implicando il riconoscimento della legittimità di quest'ultimo, ma rappresentando soltanto una misura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6812 del 27 luglio 1996
«È inammissibile il ricorso per cassazione ex art. 111 Cost. contro l'ordinanza con cui sia stato nominato un custode di beni sottoposti a sequestro giudiziario, trattandosi di un provvedimento privo del requisito della decisorietà, che non incide...»