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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17760 del 3 maggio 2001
«La omissione dell'invito a rendere l'interrogatorio di garanzia prima della emissione del decreto a giudizio, in quanto concernente una facoltà di intervento dell'imputato, rientra tra le nullità a regime intermedio, la cui rilevabilità o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5251 del 27 agosto 1986
«Il giuramento decisorio deve essere verbalizzato secondo le prescrizioni dell'art. 230 c.p.c. e la sua espressione da parte del giurante non può essere riassunta e riportata nel verbale di udienza nella forma del discorso indiretto. In tal caso il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5090 del 12 marzo 2004
«Il requisito di novità della prova, che la rende ammissibile in appello, sussiste quando venga dedotto un mezzo di prova diverso da quello espletato in prime cure, ovvero allorché, pur trattandosi dello stesso mezzo di prova già assunto in primo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3807 del 24 aprile 1997
«La limitazione all'autonomo potere di impugnazione spettante al difensore nel caso in cui l'imputato sia contumace ha lo scopo di garantire — attraverso lo specifico mandato — che questi abbia valutato il suo interesse a non impugnare...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40243 del 28 ottobre 2008
«Integra il reato di omicidio colposo la condotta dell'amministratore della società proprietaria di uno stabile e del soggetto incaricato della manutenzione del medesimo i quali omettano di predisporre le cautele necessarie a rendere palese...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16915 del 11 novembre 2003
«Nell'azione revocatoria ordinaria il pregiudizio arrecato alle ragioni del creditore consiste nella insufficienza dei beni del debitore ad offrire la garanzia patrimoniale, essendo irrilevante una mera diminuzione di detta garanzia; nell'azione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1759 del 27 gennaio 2006
«Nell'azione revocatoria ordinaria esercitata dal curatore fallimentare, se non rileva — come in genere nella revocatoria ordinaria — una mera diminuzione della garanzia patrimoniale, ove non ne consegua un'insufficienza del patrimonio del debitore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19989 del 16 settembre 2009
«L'azione revocatoria fallimentare avente ad oggetto un pagamento, ai sensi dell'art. 67 della legge fall., mira ad ottenere la reintegrazione della garanzia patrimoniale del debitore fallito, che intanto si realizza in quanto il corrispondente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12233 del 2 dicembre 1998
«È nulla la chiamata in causa del terzo, contro il quale sia proposta una domanda di garanzia impropria, ove il procuratore del chiamante sia sfornito di procura ad hoc. Tuttavia tale procura deve considerarsi implicitamente conferita, ove la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2238 del 17 marzo 1990
«La parte costituita in giudizio può proporre domanda di garanzia nei confronti di un'altra parte, anch'essa costituita, mediante la comunicazione di una comparsa nelle forme previste dall'art. 170 c.p.c., non essendo necessario, perché sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7488 del 18 giugno 1992
«In caso di prosecuzione del processo interrotto o di riassunzione del medesimo nelle forme del ricorso, di cui agli artt. 302 e 303 c.p.c., a differenza di quanto si verifica nell'ipotesi di citazione in riassunzione ex art. 125 disp. att. c.p.c.,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12754 del 3 dicembre 1998
«Ai fini della presentazione dell'atto di impugnazione, l'art. 582, comma primo, c.p.p. contempla la figura dell'incaricato, senza prescrivere particolari formalità per il conferimento dell'incarico, che può avvenire anche oralmente, sempre che,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1997 del 13 novembre 1993
«Anche in tema di pene accessorie non discrezionali è sempre e comunque necessaria la pronuncia del giudice. E se lo stesso non vi ha provveduto con la sentenza di condanna, si dovrà provvedere in sede esecutiva, ai sensi degli artt. 666 e 676...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4217 del 22 marzo 2003
«In caso di fallimento del datore di lavoro in base all'art. 2 della legge n. 297 del 1982 e al D.L.vo n. 80 del 1992 il Fondo di garanzia istituito presso l'Inps si sostituisce al datore di lavoro nel pagamento delle somme dovute rispettivamente a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5606 del 9 giugno 1994
«La prescrizione quinquennale del diritto al trattamento di fine rapporto — che la L. 29 luglio 1982, n. 297 configura (secondo quanto risulta anche dai relativi lavori preparatori) come forma di risparmio forzoso nei riguardi del lavoratore e di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14471 del 9 luglio 2005
«La domanda di ammissione al passivo fallimentare, come si evince dall'art. 94 legge fall., ha natura e funzione di vera e propria domanda giudiziale introduttiva di una attività cognitiva idonea a produrre il giudicato formale e sostanziale sui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2255 del 9 aprile 1984
«Quando la domanda di ammissione del credito al passivo fallimentare, con il riconoscimento della prelazione ipotecaria sugli immobili, venga accolta con formula generica, senza alcuna specifica indicazione dei beni oggetto della garanzia medesima,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11500 del 12 maggio 2010
«In tema di ripartizione dell'attivo fallimentare, sul ricavato della vendita degli immobili gravati da garanzia reale (nella specie, ipotecaria) vanno collocate in prededuzione non solo le spese riconducibili alla conservazione e alla liquidazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 335 del 14 gennaio 2004
«In sede di ripartizione fallimentare delle somme ricavate dalla vendita di beni oggetto di ipoteca, i crediti ipotecari prevalgono sui crediti prededucibili che ineriscano ad obbligazioni sorte nell'ambito dell'amministrazione controllata,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10937 del 7 novembre 1997
«L'azione di responsabilità contro amministratori e sindaci, esercitata dal curatore del fallimento, ex art. 146 L. fall., compendia in sé le azioni ex artt. 2393 e 2394 c.c., ed è diretta alla reintegrazione del patrimonio della società fallita,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4363 del 25 marzo 2003
«In tema di fallimento in estensione, il principio c.d. di automaticità dettato dall'art. 148, comma terzo della legge fallimentare (a mente del quale “il credito dichiarato dai creditori sociali nel fallimento della società si intende dichiarato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3005 del 20 maggio 1999
«In tema di esecuzione di pena detentiva nei confronti di condannato che si trovi agli arresti domiciliari per il fatto oggetto della condanna da eseguire, il tribunale di sorveglianza provvede de plano e senza garanzia di contraddittorio soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18324 del 30 agosto 2007
«In sede di interpretazione e conseguente qualificazione della proposta di concordato preventivo del debitore come proposta di concordato con garanzia, o con cessione dei beni, o misto, la prospettata prestazione di garanzie da parte di terzi deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 280 del 10 gennaio 2001
«Il debito liquido ed esigibile dell'imprenditore, preesistente all'ammissione dell'imprenditore stesso alla procedura di amministrazione controllata, non può essere compensato con i crediti per somme riscosse dal creditore nel corso di tale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9201 del 6 settembre 1990
«Al fine dell'omologazione del concordato preventivo, il requisito della meritevolezza del debitore, prescritto dall'art. 181 primo comma n. 4 (della l. fall.) indipendentemente dal fatto che si tratti di concordato per garanzia ovvero di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21924 del 21 ottobre 2011
«In tema di concordato preventivo, è lecita la rinuncia del professionista a richiedere il pagamento della sua prestazione, a condizione che il concordato venga omologato, in quanto i creditori possono disporre come credono del loro credito, sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3586 del 7 febbraio 1994
«La regola del ne bis in idem presenta carattere generale essendo connaturata alla stessa ratio dell'ordinamento processuale e, pertanto, con i dovuti adattamenti, è applicabile alle procedure di cognizione e di esecuzione, al processum libertatis...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39140 del 17 ottobre 2008
«Nel giudizio di cassazione l'omessa enunciazione, nell'avviso comunicato dalla cancelleria ai sensi dell'art. 610, comma primo, c.p.p., della causa d'inammissibilità rilevata dal Presidente della Corte, non dà luogo ad alcuna nullità, neanche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27489 del 22 dicembre 2006
«La procedura di concordato preventivo per garanzia non preclude al creditore l'accertamento dell'esistenza e entità del credito nell'ambito di un autonomo giudizio di cognizione, anteriore alla procedura o instaurato nel corso di essa, e la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16987 del 26 agosto 2004
«In tema di concordato preventivo, al commissario liquidatore non possono riconoscersi i compensi aggiuntivi previsti dall'art. 5 comma secondo del D.M. n. 570 del 1992 per l'attività di controllo della liquidazione (nel concordato con cessione dei...»