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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10129 del 20 gennaio 2015
«In tema di delitti contro l'attività giudiziaria, mentre l'art. 377 cod. pen. tutela il corretto svolgimento dell'attività processuale, in relazione a condotte volte a pregiudicare - mediante offerta o promessa di danaro o altra utilità, ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19146 del 20 febbraio 2019
«È configurabile il delitto di favoreggiamento reale con riguardo ad un reato presupposto di carattere permanente, quale è la partecipazione ad una associazione a delinquere di stampo mafioso, produttiva di beni e proventi illeciti, allorché...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10980 del 22 gennaio 2018
«La distinzione tra il delitto di favoreggiamento reale e quello di ricettazione, nel caso di occultamento di un oggetto costituente provento di reato, è individuabile nel diverso atteggiamento psicologico dell'agente, il quale opera, nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2668 del 7 dicembre 2016
«Il reato di favoreggiamento non è configurabile, con riferimento alla illecita detenzione di sostanze stupefacenti, in costanza di detta detenzione, perché, nei reati permanenti, qualunque agevolazione del colpevole, posta in essere prima che la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8617 del 30 gennaio 2020
«Il delitto di patrocinio infedele, di cui all'art. 380, comma 1, cod. proc. pen., non è integrato dalla sola violazione dei doveri professionali, occorrendo anche la verificazione di un nocumento agli interessi della parte, che può essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21516 del 2 luglio 2020
«La causa di non punibilità prevista dall'art. 384, comma primo, cod. pen. trova applicazione anche nei confronti del pubblico ufficiale che ometta di denunziare un reato di cui, con ragionevole ed elevata probabilità, possa essere chiamato a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51910 del 29 novembre 2019
«In tema di favoreggiamento personale, la causa di esclusione della colpevolezza di cui all'art. 384, comma primo, cod. pen., basata sulla inesigibilità di contegni autolesivi, è applicabile anche quando la situazione di pericolo per la libertà o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21514 del 2 luglio 2020
«La causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall'art. 131-bis cod. pen., è applicabile al reato di evasione, a condizione che la fattispecie concreta, all'esito di una valutazione congiunta degli indicatori...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20301 del 12 febbraio 2020
«In tema di reato di sottrazione di cose sottoposte a sequestro o pignoramento la nozione di proprietario ha un significato più ampio di quello letterale e comprende anche i soggetti che hanno una disponibilità gestoria dei beni pignorati....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14172 del 29 gennaio 2020
«Il delitto di cui all'art. 388, secondo comma, cod. pen., concernente l'elusione di un provvedimento del giudice civile relativo all'affidamento di minori, ha natura istantanea e si consuma nel momento in cui si verifica il primo fatto con il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6226 del 15 gennaio 2020
«In tema di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, non è applicabile, né comunque potrebbe escludere il dolo specifico, la scriminante dell'esercizio di un diritto, essendo la pretesa di quest'ultimo insita nella fattispecie incriminatrice,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35563 del 15 luglio 2019
«I delitti di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza e minaccia alle persone e quello di estorsione si distinguono non già in relazione all'esistenza o meno di una legittima pretesa creditoria, bensì con riferimento alle modalità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22140 del 17 aprile 2019
«In tema di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, ai fini della configurabilità del reato è necessario che sussista la possibilità in astratto per l'agente di adire il giudice per ottenere quello che si è illegittimamente preteso in concreto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29260 del 17 maggio 2018
«È configurabile il reato di tentato esercizio arbitrario delle proprie ragioni allorchè la violenza o la minaccia non sia seguita dalla realizzazione del risultato, trattandosi di un reato di evento la cui consumazione avviene solo con il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10133 del 5 febbraio 2018
«Non integra i presupposti del reato di cui all'art.393 cod. pen. la condotta di colui che si impossessa arbitrariamente delle chiavi dell'autovettura della persona offesa al fine di esercitare il diritto ad ottenere il pagamento della fornitura di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23943 del 4 maggio 2021
«Il delitto di istigazione o apologia a pratiche di pedofilia e di pedopornografia è un reato di pericolo concreto, richiedendo l'effettiva idoneità della condotta ad indurre altri alla commissione di reati analoghi a quelli istigati o di cui si è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 47010 del 17 dicembre 2021
«In tema di responsabilità da reato degli enti, ai fini della determinazione del profitto confiscabile derivante dal reato di associazione per delinquere commesso nell'interesse o vantaggio dell'ente, non può essere computato quanto prodotto in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20798 del 23 marzo 2021
«Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti in materia di prostituzione può concorrere con quello di esercizio di casa di prostituzione, non richiedendo quest'ultimo l'esistenza di una struttura associativa ma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23335 del 28 gennaio 2021
«In tema di associazione per delinquere, l'esistenza di scopi personali diversi e contrapposti tra i singoli associati, operanti nell'ambito di strutture imprenditoriali autonome e concorrenti, non è ostativa al riconoscimento del vincolo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5656 del 7 dicembre 2021
«Il reato di autoriciclaggio di cui all'art. 648-ter.1 cod. pen., ove commesso dall'appartenente ad un'associazione per delinquere di tipo mafioso, concorre con quello di partecipazione a tale associazione aggravato dal finanziamento di attività...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38848 del 14 luglio 2021
«In tema di custodia cautelare in carcere disposta per il reato di cui all'art. 416-bis cod. pen., la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275, comma 3, cod. proc. pen. può essere superata solo con il recesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25219 del 20 maggio 2021
«In sede esecutiva non è consentito modificare la data del commesso reato, accertata nel giudizio di cognizione con sentenza passata in giudicato, anche quando il "tempus commisi delicti" non sia precisamente indicato nell'imputazione. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22751 del 6 maggio 2021
«Ai fini della retrodatazione della decorrenza del termine di durata di più misure cautelari disposte con ordinanze diverse, non sussiste alcuna connessione rilevante tra il reato di associazione mafiosa e quelli di omicidio commessi nello...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18875 del 30 aprile 2021
«La circostanza attenuante speciale per la dissociazione di cui all'art. 8 legge 12 luglio 1991, n. 203 si fonda sul mero presupposto dell'utilità obiettiva della collaborazione prestata dal partecipe all'associazione di tipo mafioso e non può...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20900 del 26 aprile 2021
«Ai fini della configurabilità del vincolo della continuazione tra reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, non è sufficiente il riferimento alla tipologia del reato ed all'omogeneità delle condotte, ma occorre una specifica indagine...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12362 del 2 marzo 2021
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 416-bis cod. pen. in relazione ad una articolazione periferica (c.d. "locale") di 'ndrangheta, attiva nel territorio della Calabria, non è necessario dimostrarne in concreto la capacità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7839 del 12 febbraio 2021
«Nel reato di associazione per delinquere "capo" è non solo il vertice dell'organizzazione, quando questo esista, ma anche colui che abbia incarichi direttivi e risolutivi nella vita del gruppo criminale e nel suo esplicarsi quotidiano in relazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7837 del 12 febbraio 2021
«In tema di custodia cautelare in carcere disposta per il reato di cui all'art. 416-bis cod. pen., la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275, comma 3, cod. proc. pen. può essere superata solo con il recesso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32076 del 28 gennaio 2021
«Integra il reato di concorso esterno in associazione di tipo mafioso la condotta di chi, estraneo all'associazione, curi la trasmissione di comunicazioni riservate tra un esponente di spicco del sodalizio ed altri soggetti interessati, con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14867 del 26 gennaio 2021
«Ricorre la circostanza aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso, di cui all'art. 416-bis. 1 cod. pen., quando l'azione incriminata, posta in essere evocando la contiguità ad una associazione mafiosa, sia funzionale a creare nella vittima una...»