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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9062 del 15 aprile 2010
«L'istanza di distrazione delle spese processuali consiste nel sollecitare l'esercizio del potere/dovere del giudice di sostituire un soggetto (il difensore) ad altro (la parte) nella legittimazione a ricevere dal soccombente il pagamento delle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8458 del 2 agosto 1995
«Il procuratore distrattario è parte limitatamente al capo di pronuncia con il quale gli sono state attribuite le spese ed alle censure che investono specificamente e direttamente tale capo; egli pertanto è legittimato a partecipare in proprio al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10116 del 2 agosto 2000
«In sede di regolamento di competenza non possono prospettarsi questioni o temi di indagine diversi da quelli relativi alla competenza. Pertanto, per censurare il capo relativo alla condanna al risarcimento dei danni per lite temeraria è onere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22503 del 23 ottobre 2014
«La successione per atto tra vivi a titolo particolare nel diritto controverso, disciplinata all'art. 111 cod. proc. civ., concerne la titolarità attiva e passiva dell'azione, e non già la capacità di agire applicata al processo, con la conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11377 del 3 giugno 2015
«In tema di contratto stipulato da "falsus procurator", la deduzione del difetto o del superamento del potere rappresentativo e della conseguente inefficacia del contratto, da parte dello pseudo rappresentato, integra una mera difesa, atteso che la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14767 del 22 novembre 2001
«La notifica, eseguita dal messo di conciliazione, anziché dall'ufficiale giudiziario, senza la specifica autorizzazione del capo dell'ufficio e in assenza delle deroghe previste dall'art. 34, comma primo, D.P.R. n. 1229/1959, è affetta da nullità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7782 del 20 luglio 1999
«Con riguardo alla notifica di atti relativi ai procedimenti di competenza del giudice di pace, attività alla quale provvedono, ai sensi dell'art. 11 bis del decreto legge n. 571 del 1994, convertito in legge n. 673 del 1994, (anche) i messi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 770 del 28 gennaio 1999
«Stante l'equiparazione funzionale tra l'ufficiale giudiziario ed il messo di conciliazione contenuta nell'art. 34 della legge 15 dicembre 1959, n. 1229, la notifica effettuata dal messo di conciliazione in difetto dell'autorizzazione del capo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4587 del 25 febbraio 2009
«Alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 477 del 2002, il principio generale secondo cui, qualunque sia la modalità di trasmissione, la notifica di un atto processuale, quando debba compiersi entro un determinato termine, si intende...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7705 del 21 agosto 1996
«Nel giudizio di appello la notificazione per pubblici proclami, prevista dall'art. 150 c.p.c. per l'ipotesi in cui la notificazione nei modi ordinari si presenti di grande difficoltà per il rilevante numero dei destinatari o per la difficoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4274 del 16 maggio 1990
«Il decreto, con cui il capo dell'ufficio giudiziale procedente neghi l'autorizzazione a procedere alla notificazione per pubblici proclami, ex art. 150 c.p.c., non è impugnabile con ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 111 Cost., trattandosi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28669 del 27 dicembre 2013
«In tema di azioni di responsabilità nei confronti degli organi sociali, l'atto di citazione deve essere caratterizzato da adeguata determinazione dell'oggetto del giudizio, dovendo esso indicare espressamente tutti gli elementi costitutivi della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4081 del 3 aprile 1992
«Nel caso di non fissata residenza nel capoluogo del circondario, ed anche in difetto dell'espressa autorizzazione del presidente del tribunale ex art. 10 del R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, convertito in L. 22 gennaio 1934, n. 36, al procuratore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10268 del 1 dicembre 1994
«Qualora il difensore della parte, comparso all'udienza di precisazione delle conclusioni, abbia precisato le proprie in modo specifico, le domande e le eccezioni non riproposte, a meno che non si riconnettano strettamente con altre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7977 del 25 agosto 1997
«Nonostante la natura semplicemente illustrativa della comparsa conclusionale, si rende possibile rinunciare, attraverso di essa, a qualche capo della domanda, con conseguente restrizione del thema decidendum.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20557 del 13 ottobre 2015
«L'art. 830, comma 1, c.p.c., nel testo introdotto dall'art. 22 della l. n. 25 del 1994, impone alla corte di appello, nel caso di accoglimento dell'impugnazione per nullità del lodo per un vizio che incida soltanto su una parte di esso, di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8868 del 16 aprile 2014
«In tema di arbitrato, è valido il lodo in cui il dispositivo e la relativa motivazione siano redatti e depositati in tempi diversi, perché, da un lato, il procedimento arbitrale è ispirato alla libertà delle forme e, dall'altro, tale lodo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12919 del 23 giugno 2015
«In materia di impugnazioni, qualora avverso la sentenza di primo grado, che abbia accolto la domanda risarcitoria dell'attore contro il convenuto e quella di garanzia del convenuto contro il terzo garante, quest'ultimo impugni il capo della...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 85 del 8 gennaio 2015
«Qualora la sentenza di primo grado, che ha dichiarato l'illegittimità del termine di un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, ed ha riconosciuto il conseguente diritto al risarcimento del danno, sia impugnata solo sulla prima...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19177 del 3 maggio 2013
«In tema di reati associativi, la competenza per territorio si determina in relazione al luogo in cui ha sede la base ove si svolgono programmazione, ideazione e direzione delle attività criminose facenti capo al sodalizio; in particolare,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13833 del 31 marzo 2015
«L'assegnazione dei processi in violazione delle tabelle di organizzazione dell'ufficio può incidere sulla costituzione e sulle condizioni di capacità del giudice, determinando la nullità di cui all'art. 33, comma primo, cod. proc. pen., non in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10231 del 11 marzo 2015
«Non si configura alcuna ipotesi di incompatibilità ai sensi dell'art. 34 cod. proc. pen. in capo al magistrato, già componente del tribunale del riesame chiamato a giudicare della legittimità di una misura coercitiva, che abbia, poi, fatto parte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9814 del 6 marzo 2015
«In tema di colpa medica, non è configurabile la responsabilità civile in capo al medico titolare di assistenza sanitaria (cosiddetto medico di base) per i danni prodotti dalla condotta del proprio sostituto, svolgendo quest'ultimo, in assenza del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3069 del 21 gennaio 2008
«In tema di correzione di errori materiali, il giudice del dibattimento può procedere nelle forme dell'art. 130 c.p.p. alla correzione del decreto di citazione emesso a seguito di opposizione a decreto penale di condanna (nella specie, integrando...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8391 del 25 febbraio 2008
«La sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti che ometta di pronunciarsi in dispositivo sulla richiesta di sospensione condizionale della pena, ancorché riportata in motivazione, cui l'accordo è subordinato, non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11468 del 11 marzo 2004
«Costituisce una nullità di ordine generale ai sensi dell'art. 178, lett. c) c.p.p. la illegittima esclusione della parte civile nel giudizio di appello, sul presupposto che tale parte non aveva autonomamente impugnato la sentenza di primo grado,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27352 del 21 giugno 2013
«In tema di misure cautelari, il disposto di cui all'art. 291, comma secondo, c.p.p. - per il quale il giudice che riconosca la propria incompetenza può comunque disporre provvisoriamente, su richiesta del P.M., la cautela, ove ne sussistano i...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47264 del 17 novembre 2014
«In tema di riesame delle misure cautelari reali, il rinvio contenuto nell'art. 324, comma secondo, cod. proc. pen. alle forme previste dall'art. 582, comma secondo, cod. proc. pen., secondo cui le parti private e i difensori possono presentare...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19198 del 1 giugno 2006
«La querela può essere validamente presentata anche ad un ufficio giudiziario diverso da quello del P.M. (nella specie, tribunale anzichè procura della Repubblica) atteso che anche in tal caso vengono rispettati i requisiti della certezza della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4318 del 29 gennaio 2015
«La mancata comparizione in udienza dell'imputato detenuto, che abbia rinunciato ad essere presente, non dà luogo a contumacia, ma a mera assenza, con la conseguenza che, in tal caso, non sussiste alcun obbligo di notifica dell'avviso di deposito...»