-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10964 del 27 settembre 1999
«...nel giudizio di appello, ai sensi dell'art. 603, secondo comma, c.p.p., allorquando il reperimento materiale del documento sia avvenuto dopo il giudizio di primo grado, e comunque disposta d'ufficio ai sensi del terzo comma del medesimo art. 603.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11272 del 12 marzo 2001
«...richiesta, il giudice deve senz'altro disporlo, peraltro, con la possibilità, ove ritenga di non poter decidere allo stato degli atti, di assumere anche d'ufficio, ex art. 441, comma 5, gli ulteriori elementi necessari ai fini della decisione.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4054 del 3 febbraio 2004
«In tema di rito abbreviato, la riproposizione da parte dell'imputato, prima dell'apertura del dibattimento, della richiesta di giudizio abbreviato condizionata, già respinta dal Gip, è presupposto dell'attivazione, all'esito del dibattimento di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7974 del 1 marzo 2011
«Nel giudizio abbreviato, sia condizionato che non condizionato, è consentito al giudice d'appello, d'ufficio e anche su sollecitazione delle parti, acquisire documenti sopravvenuti necessari ai fini della decisione.»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 44711 del 18 novembre 2004
«Ne consegue che il giudice dibattimentale il quale abbia respinto in limine litis la richiesta di accesso al rito abbreviato - «rinnovata» dopo il precedente rigetto del giudice per le indagini preliminari ovvero proposta per la prima volta, in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30276 del 1 agosto 2001
«...difesa, in quanto dopo la modifica apportata all'art. 438 c.p.p. dalla legge 16 dicembre 1999, n. 479 il giudice è tenuto ad accogliere la domanda, ferma la possibilità di disporre d'ufficio, ove occorra, le necessarie integrazioni probatorie.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45806 del 11 dicembre 2008
«La richiesta di rito abbreviato formulata dall'imputato comporta l'accettazione del giudizio "allo stato degli atti" e rappresenta il limite oltre il quale il quadro probatorio già esistente non è suscettibile di modificazioni, ferme restando le...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10795 del 11 marzo 2008
«Nel caso di prova sopravvenuta dopo la sentenza di primo grado pronunziata nel giudizio abbreviato, la rinnovazione dell'istruzione nel giudizio d'appello, finalizzata alla sua assunzione, può essere disposta solo d'ufficio dal giudice che ritenga...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 219 del 12 gennaio 2005
«...di controprova che il pubblico ministero potrebbe verosimilmente richiedere, mentre non va tenuto conto delle prove che il giudice decida possa eventualmente decidere di assumere d'ufficio, ai sensi dell'art. 441, comma 5, c.p.p. (Mass. redaz.).»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35624 del 27 settembre 2007
«Una volta instaurato il giudizio abbreviato non subordinato ad integrazione probatoria, e al di fuori del caso di integrazione probatoria disposta di ufficio, non è consentita al P.M. la modificazione dell'imputazione, in quanto il giudizio...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8411 del 17 luglio 1998
«Poiché l'art. 597, terzo comma, c.p.p. non contempla, tra i provvedimenti peggiorativi inibiti al giudice d'appello nell'ipotesi di impugnazione proposta dal solo imputato, quelli concernenti le pene accessorie — le quali, secondo il disposto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24965 del 25 novembre 2011
«...un ricorso per equa riparazione, giudicando infondata la doglianza secondo cui il giudice non aveva assunto, d'ufficio, informazioni in ordine all'effettiva pendenza del procedimento presupposto, ai fini del decorso del termine decadenziale).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2628 del 19 marzo 1997
«Essa sarà possibile, e dovrà essere disposta anche d'ufficio, solo per le acquisizioni documentali assolutamente indispensabili ai fini del decidere ed attinenti la capacità processuale dell'imputato o i presupposti stessi del reato o della...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2361 del 17 maggio 1995
«La carenza di siffatta risposta motivata si traduce in una violazione di legge. (Nella specie la Suprema Corte ha ritenuto che non si sottrae a censura il rigetto, con l'ordinanza dibattimentale, della richiesta del P.M. di assunzione di nuovi...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1445 del 30 maggio 2000
«...rituale del difensore di fiducia diviene irrilevante a fronte della volontà libera e dichiarata di patteggiare la pena purché sia assicurata la presenza di un difensore (anche di ufficio) che garantisca la conformità del patto alla legge.»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Poiché nella sentenza emessa ai sensi dell'art. 444 c.p.p. non può essere pronunciata la condanna dell'imputato al risarcimento dei danni e, pertanto, non è simmetricamente configurabile una situazione di soccombenza da cui derivi, ex lege, il...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3447 del 19 marzo 1998
«Il delitto di omissione di referto è reato di pericolo e non di danno e, per stabilire se il caso in merito al quale il sanitario ha prestato la sua opera possa presentare i caratteri di un reato perseguibile di ufficio, è necessario far ricorso...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3622 del 30 gennaio 2006
«...a quella manifestata dall'ufficio del P.M. proponendo con i motivi di ricorso censure che si risolvono in un recesso dall'accordo, recesso che, non essendo consentito alle parti, non può essere riconosciuto al altro ufficio del pubblico ministero.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2374 del 5 giugno 1998
«...revocato in executivis precedenti sospensioni condizionali della pena, in assenza di una specifica impugnazione sul punto, non essendo configurabile in tal caso alcuna questione rilevabile di ufficio a norma dell'art. 609, comma secondo, c.p.p.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6065 del 22 gennaio 1999
«D'altra parte, attesa la specialità del procedimento di applicazione della pena su richiesta, non è consentito al giudice aggiungere, di ufficio, alla sanzione richiesta dalle parti, la revoca di benefici precedentemente concessi, in quanto si...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7284 del 1 aprile 1999
«...che dette spese debbano essere liquidate sulla base della nota che l'interessato è tenuto a presentare, il giudice non può procedere di ufficio, in mancanza di tale nota o anche in presenza di una nota-spese apparente e formale, alla liquidazione.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32801 del 30 agosto 2005
«In caso di applicazione della pena su richiesta, la successiva estinzione del reato, ai sensi dell'art. 445, comma 2, c.p.p., pur operando ope legis, in presenza dei presupposti di legge, richiede comunque che la sussistenza di tali presupposti...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1157 del 14 giugno 1994
«Diversamente da quanto previsto dall'art. 7 L. 28 febbraio 1985, n. 47 per i reati edilizi, il citato art. 23 legge n. 64 del 1974 non prevede che l'ordine di demolizione sia una conseguenza automatica della condanna per alcuna delle violazioni...»
-
Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 109 del 24 febbraio 1996
«In caso di patteggiamento per un reato di costruzione abusiva in zona sismica, quando non siano state osservate disposizioni tecniche necessarie a garantire la stabilità e sicurezza dell'immobile, la demolizione del manufatto deve essere imposta...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7483 del 24 giugno 1998
«In tema di rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio da parte degli impiegati dello Stato, il contenuto dell'obbligo la cui violazione è sanzionata dall'art. 326 c.p., deve essere desunto dal nuovo testo dell'art. 15 del D.P.R. 10 gennaio...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3483 del 27 marzo 1991
«L'incarico affidato da imputato detenuto al proprio difensore diretto alla «presentazione di istanza di patteggiamento della pena o del rito», effettuato non tramite personale presentazione nell'ufficio matricola del carcere, ma per mezzo di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9479 del 20 ottobre 1993
«...diritto di difesa, a nulla rilevando la presenza e l'assistenza, nel giudizio, di un difensore di ufficio (che nella specie aveva accettato la contestazione supplettiva mossa dal P.M. all'imputato e aveva richiesto il patteggiamento della pena).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2027 del 3 marzo 1993
«...art. 458, comma primo, avendo l'imputato consegnato all'ufficio del direttore penitenziario una busta chiusa, indirizzata al presidente del collegio e risultata contenere, alla sua apertura, richiesta di applicazione del giudizio abbreviato).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16002 del 6 aprile 2004
«Anche dopo la modifica dell'art. 460 c.p.p. ad opera dell'art. 20 della legge 6 marzo 2001 n. 60, la mancata designazione di un difensore di ufficio e la mancata notifica allo stesso del decreto penale di condanna non integra una ipotesi di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46164 del 15 dicembre 2008
«Il difensore d'ufficio dell'imputato è legittimato a proporre opposizione al decreto penale di condanna, atteso che alcuna norma impone che il medesimo sia munito di procura speciale per procedere all'impugnazione in questione e che non è...»