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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4700 del 23 aprile 1994
«In tema di sentenza penale di appello, non sussiste mancanza o vizio della motivazione allorquando i giudici di secondo grado, in conseguenza della completezza e della correttezza dell'indagine svolta in primo grado, nonché della corrispondente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37648 del 15 novembre 2006
«L'inammissibilità del ricorso per cassazione dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi non consente il formarsi di un valido rapporto d'impugnazione e preclude, pertanto, la possibilità di applicare, ex art. 609 comma secondo c.p.p., la norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19547 del 27 aprile 2004
«Deve ritenersi ammissibile il conflitto tra giudice civile e giudice penale in ordine alla competenza a decidere su questioni attinenti al pagamento delle spese di giustizia in conseguenza di condanna penale; conflitto da risolversi, anche dopo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24862 del 9 giugno 2003
«...al pagamento delle spese processuali sostenute né nel giudizio di legittimità né nel giudizio di rinvio in quanto non è previsto dal sistema processuale penale che il giudice di rinvio valuti la reale soccombenza nel giudizio di legittimità.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, ordinanza n. 20 del 6 dicembre 1996
«Anche nel giudizio penale il giudicato può avere una formazione non simultanea, bensì progressiva: ciò avviene sia quando una sentenza di annullamento parziale venga pronunciata nel processo cumulativo e riguardi solo alcuni degli imputati ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1 del 24 febbraio 1998
«In tema di estradizione per l'estero, poiché l'art. 11 comma secondo della Costituzione di Bosnia-Erzegovina stabilisce che saranno rispettati i diritti e le libertà fondamentali definiti nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15015 del 18 aprile 2012
«Il rilevamento in sede di legittimità della sopravvenuta prescrizione del reato unitamente al riscontro nella sentenza di assoluzione impugnata - dal P.G. e dalla parte civile - di un vizio di motivazione (nella specie relativo alla individuazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15653 del 16 aprile 2008
«Qualora, in sede di legittimità, si riscontri, unitamente alla sopravvenuta prescrizione del reato, anche un vizio di motivazione in ordine alla ritenuta responsabilità dell'imputato, condannato dal giudice di merito anche al risarcimento del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17100 del 3 maggio 2011
«...parte civile non motivando adeguatamente in ordine alla affermata insussistenza della prova dell'innocenza dell'imputato, posto che il rinvio al giudice penale per un nuovo giudizio sarebbe comunque precluso dalla intervenuta causa estintiva.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28192 del 23 giugno 2004
«...valido il principio che essa non implica un accertamento della penale responsabilità dell'imputato, con relativo obbligo di motivazione, ma richiede solo la verifica dell'insussistenza delle cause di non punibilità previste dall'art. 129 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 30 marzo 1998
«Dall'autonomia del procedimento di prevenzione rispetto al procedimento penale discende che giudice della inconciliabilità dei fatti posti a fondamento del provvedimento di applicazione della misura con quelli stabiliti in una sentenza penale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4231 del 22 gennaio 1993
«...a revisione. E ciò anche quando la corte di appello o la Corte di cassazione, nel dichiarare il reato estinto per amnistia, abbia confermato le statuizioni civili della precedente sentenza, giacché anche in tal caso non si ha una condanna penale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23650 del 23 giugno 2005
«...dell'eventuale effetto risolutivo straordinario di cui all'art. 587 c.p.p., in mancanza di disposizioni che attribuiscono un simile potere al giudice dell'esecuzione e l'impossibilità di altrimenti desumere dal sistema penale siffatto potere.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3216 del 14 novembre 1997
«Attesa la possibilità di formazione progressiva del giudicato penale, e considerato che l'irrevocabilità, ai sensi dell'art. 650 c.p.p., dà luogo, di regola, all'esecutività della decisione, deve ritenersi che, in presenza di capi di sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 624 del 25 giugno 1997
«Stante il principio di unitarietà dell'ordinamento giuridico, se una sentenza penale produce effetti giuridicamente rilevanti in altri campi dell'ordinamento, con pregiudizio delle situazioni giuridiche soggettive facenti capo all'imputato, questi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12054 del 6 dicembre 1993
«La preclusione del giudicato penale in relazione alla richiesta della parte lesa di risarcimento dei danni sussiste soltanto nelle ipotesi in cui il giudice penale abbia deciso su di essa, non anche quando l'intervento di una causa estintiva del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6989 del 17 giugno 1995
«Ne consegue che l'imputato, assolto perché il fatto non è preveduto dalla legge come reato, ha interesse a procurarsi, a mezzo dell'impugnazione, l'assoluzione con una delle formule che lo preservano dalla conseguenza pregiudizievole extrapenale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4961 del 2 marzo 2010
«L'art. 654 c.p.p., diversamente dall'art. 652 relativo ai giudizi civili di risarcimento del danno, esclude che possa avere efficacia in un successivo giudizio civile la sentenza penale di condanna o di assoluzione, con riferimento ai soggetti che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10792 del 20 ottobre 1994
«Pertanto, prevedendo esso, tra l'altro, a differenza del citato art. 12 del D.L. n. 429/82, che la sentenza penale di condanna o di assoluzione abbia efficacia di giudicato nei giudizi civili o amministrativi solo a condizione che la legge civile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5220 del 30 aprile 1992
«Nella controversia promossa per il pagamento di indennizzo in forza di polizza assicurativa contro il furto o la rapina, la sentenza con la quale il giudice penale abbia assolto l'assicurato per insufficienza di prove dall'imputazione di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42884 del 28 novembre 2001
«L'ordine di demolizione adottato dal giudice ai sensi dell'art. 7 legge 28 febbraio 1985, n. 47, al pari delle altre statuizioni contenute nella sentenza definitiva, è soggetto all'esecuzione nelle forme previste dal codice di procedura penale,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2455 del 25 settembre 1999
«Infatti tale tipo di decisione non è revocabile in quanto emessa non per ragioni attinenti al merito dell'imputazione, ma per una accertata causa di estinzione del reato. (Nella specie la Corte ha revocato il decreto penale di condanna emesso, per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 948 del 12 aprile 1994
«In tema di impugnazioni avverso provvedimenti in materia di misure di prevenzione, il richiamo, contenuto nell'ultimo comma dell'art. 4 della L. 27 dicembre 1956 n. 1423, alle norme del codice di procedura penale riguardanti la proposizione e la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 266 del 22 febbraio 1994
«Il ricorso in appello avverso i provvedimenti in materia di misure di prevenzione deve, a pena di inammissibilità, presentarsi non alla cancelleria della corte d'appello (art. 640, terzo comma, c.p.p. abrogato) ma alla cancelleria del giudice che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4508 del 2 dicembre 1992
«In tema di impugnazioni avverso provvedimenti in materia di misure di prevenzione, il richiamo, contenuto nell'art. 4 comma undicesimo della L. 27 dicembre 1956, n. 1423, alle norme del codice di procedura penale riguardanti i ricorsi relativi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2934 del 7 agosto 1992
«...penale vigente non potendosi far sopravvivere le disposizioni del codice di rito abrogato per effetto di norme di richiamo che, in relazione al sistema di nuova introduzione, hanno esse stesse subito modificazioni di oggetto e di riferimento.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 402 del 14 maggio 1997
«Non rientra tra gli effetti penali della condanna l'iscrizione nel casellario giudiziale, che non ha un contenuto di sanzione né incide in modo diretto su alcun rapporto di diritto penale. Ne consegue che la previsione dell'art. 445, comma...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8 del 28 febbraio 2001
«In tema di rapporti giurisdizionali con autorità straniere, la disposizione di cui all'art. 14 primo comma della Convenzione europea di estradizione, resa esecutiva in Italia con legge 30 gennaio 1963, n. 300, secondo cui la persona estradata non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 297 del 29 marzo 1999
«...con L. 26 maggio 1984, n. 225, non postula l'esatta corrispondenza della configurazione normativa e del trattamento della fattispecie, ma solo la applicabilità della sanzione penale, in entrambi gli ordinamenti, ai fatti per cui si procede.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7301 del 8 luglio 1991
«Il principio di specialità dell'estradizione, che costituisce causa di improcedibilità dell'azione penale e non semplice ostacolo a disporre della persona fisica dell'imputato, non è applicabile allorché l'estradizione sia stata totalmente negata...»