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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1817 del 18 febbraio 2000
«In tema di limiti ai poteri degli amministratori delle società derivanti dall'oggetto sociale, l'introduzione, in relazione alla disciplina delle società di capitali, delle regole contenute negli artt; 2384 e 2384 bis c.c. che, a differenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1325 del 7 febbraio 2000
«La regola di cui all'art. 2384 c.c. il quale (nel testo modificato dall'art. 5 del D.P.R. n. 1127 del 1969 introdotto in esecuzione della Direttiva CEE n. 151 del 1968 al fine di garantire ai terzi la sicurezza in ordine alla validità degli atti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7012 del 24 giugno 1993
«La norma di cui all'art. 2386, terzo comma, c.c. secondo cui gli amministratori nominati dall'assemblea scadono insieme con quelli in carica all'atto della loro nomina non ha carattere imperativo ed è derogabile dall'atto costitutivo o dallo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21933 del 29 agosto 2008
«Con riferimento alla determinazione della misura del compenso degli amministratori di società di capitali, ai sensi dell'art. 2389, primo comma c.c., (nel testo vigente prima delle modifiche, non decisive sul punto, di cui al D.L.vo n. 6 del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8230 del 7 aprile 2006
«In base al combinato disposto degli artt. 2364, comma primo, n. 3, e 2389, comma primo, c.c. (nel testo anteriore alla riforma attuata dal D.L.vo 17 gennaio 2003, n. 6, applicabile nella specie ratione temporis ), la determinazione del compenso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11023 del 23 agosto 2000
«L'amministratore di società cui sia demandato lo svolgimento di attività estranee al rapporto di amministrazione ha per queste diritto (ai sensi dell'art. 2389 c.c.) ad una speciale remunerazione sempre che tali prestazioni siano effettuate in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3091 del 1 ottobre 1975
«Nelle società di capitali, il divieto per l'amministratore, ai sensi dell'art. 2390 primo comma c.c., di assumere la qualità di socio illimitatamente responsabile in società concorrenti, o di esercitare comunque attività concorrente, tendendo ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23180 del 27 ottobre 2006
«Per l'esercizio dell'azione di responsabilità nei confronti dell'amministratore di una società di capitali non è sufficiente invocare genericamente il compimento di atti di mala gestio e riservare una più specifica descrizione di tali...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8699 del 2 settembre 1998
«In ipotesi di società a responsabilità limitata composta da soli due soci (titolari ciascuno del 50% del capitale sociale) entrambi amministratori, è valida la deliberazione assembleare con la quale si decida l'azione di responsabilità nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5928 del 9 ottobre 1986
«In tema di funzionamento del collegio sindacale di una società di capitali, la rinunzia di un sindaco effettivo a meno che non sia diversamente disposto dallo statuto sociale ha effetto immediato,indipendentemente dalla sua accettazione da parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14640 del 31 maggio 2008
«L'incarico di componente del collegio sindacale anche nella società cooperativa è, ai sensi dell'art. 2402 c.c. (richiamato dall'art. 2516 c.c., nel testo ratione temporis vigente), necessariamente oneroso, in quanto non riflette solo interessi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6238 del 23 giugno 1998
«...2327 c.c., si rende irrilevante il fatto che il Consiglio di amministrazione della società, per previsione dello Statuto della stessa, possa essere convocato solo dal Presidente (il quale risulti altresì abilitato a fissare l'ordine del giorno).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7799 del 15 aprile 2005
«La società per azioni con partecipazione pubblica non muta la sua natura di soggetto di diritto privato solo perché il Comune ne possegga, in tutto o in parte, le azioni: il rapporto tra società ed ente locale è di assoluta autonomia, al Comune...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11057 del 9 novembre 1993
«Nelle società a responsabilità limitata in cui non esiste il collegio sindacale, il diritto dei soci che rappresentano almeno un terzo del capitale di far eseguire annualmente, a proprie spese, la revisione della gestione, (art. 2489, primo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15599 del 11 dicembre 2000
«La fusione per incorporazione tra società di capitali, pur comportando effetti più pregnanti di una semplice modifica dell'atto costitutivo, deve essere deliberata dall'assemblea straordinaria delle società che vi partecipano, con le maggioranze...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22489 del 19 ottobre 2006
«La domanda giudiziale contenuta nel ricorso per decreto ingiuntivo contro un soggetto determinato e la notificazione allo stesso del decreto ingiuntivo investono il destinatario della notificazione della qualità di parte tenuta ad effettuare le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12739 del 12 dicembre 1995
«Non contrasta con il fine mutualistico delle cooperative di lavoro nelle quali ii servizio svolto a favore dei soci consiste nell'acquisizione di occasioni di lavoro e di adeguata remunerazione mercé un'attività d'impresa svolta sul mercato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14791 del 26 giugno 2007
«Benché lo statuto delle società di capitali rechi le norme relative al funzionamento della società e formi parte integrante dell'atto costitutivo (art. 2518 c.c. nel testo anteriore alla riforma introdotta con il D.L.vo n. 6 del 2003), non per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7808 del 3 agosto 1990
«L'atto costitutivo di una cooperativa, ancorché possa prevedere, ai sensi dell'art. 2518, n. 10, c.c., una forma di convocazione dell'assemblea che, per specifiche esigenze, deroghi alle disposizioni di legge in materia (dettate per le società per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4259 del 14 maggio 1997
«La struttura e la base contrattuale delle società cooperative comportano, di regola, e salvo specifiche norme di eccezione, l'insussistenza in capo all'aspirante socio, in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge o dall'atto costitutivo, di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4600 del 18 maggio 1996
«Il presidente di una società cooperativa ha la capacità di compiere attività negoziale per conto della società stessa (nella specie, trattavasi dell'accettazione della domanda di entrare a far parte della cooperativa), salvo che diversamente non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2304 del 1 marzo 1995
«Nel caso in cui lo statuto di una cooperativa subordini il recesso di un socio a presupposti specifici, la dichiarazione di recesso va valutata sulla base della disciplina statutaria vigente al momento in cui la dichiarazione stessa è stata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8802 del 25 luglio 1992
«In presenza di una clausola dello statuto di una società cooperativa che attribuisca al socio il diritto di recesso, ma che condizioni l'efficacia del recesso stesso all'apprezzamento da parte del consiglio d'amministrazione della cooperativa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2941 del 4 aprile 1997
«Alla delibera di esclusione di un socio da una società cooperativa di produzione e lavoro non sono applicabili le garanzie formali del contraddittorio sancite dall'art. 7 dello Statuto dei lavoratori per le sanzioni disciplinari irrogate dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14655 del 15 ottobre 2002
«In tema di espulsione del socio dalla cooperativa, l'apprezzamento della sussistenza dei gravi motivi non è rimesso alla esclusiva discrezionalità degli organi associativi, giacché rientra tra i compiti del giudice del merito, adito in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17245 del 5 dicembre 2002
«In tema di esclusione del socio da una società cooperativa, ove lo statuto preveda la facoltà di ricorrere ad collegio di probiviri, va distinta l'ipotesi in cui la norma statutaria attribuisca a tale organo la funzione di un vero e proprio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9565 del 21 luglio 2000
«Qualora lo statuto di una cooperativa preveda il deferimento delle controversie tra società e soci ad un collegio di probiviri, affinché sia assicurato il requisito di ordine pubblico della imparzialità della decisione, è necessario che la nomina...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 868 del 7 dicembre 1999
«In tema di esclusione del socio da società cooperative ammesse al contributo statale, ove lo statuto accordi all'escluso la facoltà di ricorrere ad un collegio di "probiviri", costituito nell'ambito della società e, come nella specie, composto dai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7529 del 12 agosto 1997
«In tema di esclusione del socio dalla società cooperativa e per il caso in cui lo statuto accordi all'escluso la facoltà di ricorrere contro la relativa delibera ad un collegio di probiviri, nell'ambito di un procedimento non arbitrale ma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21229 del 5 ottobre 2009
«Il socio di una cooperativa edilizia, in mancanza di norme di legge al riguardo, nonché di previsioni espresse nello statuto o nell'atto di assegnazione, non ha diritto ad alcun rimborso del prezzo pagato per l'assegnazione dell'alloggio per il...»