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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10260 del 26 luglio 2001
«...38 del 1986. (Nella specie, la Suprema Corte, in applicazione della massima enunciata, ha annullato la sentenza di merito che, fra l'altro, aveva determinato la retribuzione calcolando il 70 per cento del minimo retributivo «contrattualizzato»).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15781 del 16 luglio 2007
«E del tutto legittima perché non si pone in contrasto né con l'art. 36 Cost. né con l'art. 2108 c.c. la condotta del datore di lavoro che — in presenza della contrattazione che predetermini, nell'esercizio dell'autonomia delle organizzazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12683 del 17 ottobre 2001
«La circostanza . che il lavoro notturno sia prestato con regolarità secondo turni periodici - e cioè con modalità che, a norma dell'art. 2108, secondo comma, c.c. escluderebbero la necessità di una maggiorazione retributiva - non comporta la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3233 del 3 aprile 1999
«L'ipotesi di totale assenza del riposo settimanale e quella dell'illegittimo (alla stregua della sentenza della Corte costituzionale. n. 23 del 1982) frazionamento dello stesso non sono tra loro equiparabili perché nella seconda non si ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11419 del 30 agosto 2000
«Se di norma il riposo settimanale deve essere goduto dal lavoratore dopo sei giorni di espletamento dell'attività lavorativa, tale regola — come precisato dalla giurisprudenza costituzionale — non assume un valore assolutamente cogente, e non solo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9895 del 6 ottobre 1998
«Anche l'autonomia collettiva, infatti, deve rispettare il suddetto diritto del lavoratore e sottostare al relativo sindacato del giudice di merito, la cui ammissibilità deriva mutatis mutandis dalle sentenze della Corte costituzionale n. 105 del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16300 del 19 agosto 2004
«Il principio generale dell'automatismo delle prestazioni previdenziali, ai sensi dell'art. 2116 c.c., confermato, per l'assicurazione generale obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti, dall'art. 27, comma secondo, del R.D.L. 14 aprile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10527 del 23 ottobre 1998
«A norma dell'art. 2135 c.c., l'attività di allevamento del bestiame può considerarsi agricola e, come tale, non assoggettabile a fallimento, ancorché svolta con l'ausilio di tecniche moderne, quando si presenta in collegamento funzionale con il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20269 del 27 settembre 2010
«...la Corte, confermando la pronuncia di secondo grado, ha escluso che la richiesta periodica di pagamento a "forfait" formulata sulla base di un preventivo accordo in violazione dei minimi fosse qualificabile come lecita rinuncia successiva).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2921 del 29 marzo 1996
«Con riguardo ad un'ipotesi di fusione c.d. eterogenea di società, e tenuto conto della parziale dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 2503 c.c. (sentenza della Corte costituzionale n. 47 del 20 febbraio 1995), la fusione senza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2997 del 29 marzo 1999
«Gli interessi, prodotti dai crediti assistiti da privilegio (speciale o generale), per il tempo successivo all'instaurarsi della procedura concorsuale a carico del debitore (nella specie, fallimento) non sono garantiti dal privilegio che tutela il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8765 del 18 giugno 2002
«Con riferimento al privilegio generale sui mobili accordato ai crediti collegati al rapporto di lavoro subordinato dall'art. 2751 bis, n. 1, c.c., la sentenza n. 326 del 1983 della Corte cost., che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9475 del 7 settembre 1999
«Per effetto della declaratoria di illegittimità costituzionale dell'art. 2751 bis n. 2 c.p.c. disposta dalla sentenza della Corte costituzionale 26 gennaio 1998, n. 1 nella parte in cui limitava il privilegio da esso previsto al prestatore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3744 del 25 febbraio 2004
«...dell'attivo. (Nell'enunciare tale principio la Corte ha affermato che l'interpretazione proposta trova riscontro anche nella sentenza della Corte costituzionale n. 325 del 1983, che aveva esaminato una disposizione analoga a quella indicata).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7289 del 1 giugno 2000
«Con la conseguenza che, una volta dichiarata l'illegittimità della medesima, l'efficacia retroattiva della pronuncia della Corte costituzionale inficia fin dall'origine la disposizione colpita, consentendo il decorso della prescrizione del diritto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13588 del 11 giugno 2009
«In materia di prescrizione, la consegna all'ufficiale giudiziario dell'atto da notificare non è idonea ad interrompere il decorso del termine prescrizionale del diritto fatto valere, dovendosi ritenere che il principio generale - affermato dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17629 del 28 luglio 2010
«In tema di prescrizione dei crediti del lavoratore, il principio di cui agli artt. 2948 n. 4, 2955 n. 2 e 2956 n. 1 c.c. (quali risultanti dalla pronuncia della Corte costituzionale n. 63 del 1966), secondo il quale la prescrizione non decorre in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23472 del 12 novembre 2007
«Atteso che, ai sensi dell'art. 2948, n. 4, c.c. (nel testo risultante dalle sentenze della Corte costituzionale), la prescrizione quinquennale resta sospesa durante l'esecuzione del rapporto di lavoro non assistito da garanzia di stabilità, e che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9128 del 13 settembre 1997
«...c.c. (la cui applicabilità ai trasporti effettuati in regime di parasubordinazione è stata peraltro già positivamente scrutinata dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 365 del 1995) trattandosi del naturale evolvere del quadro legislativo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10950 del 18 agosto 2000
«In tema di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro, l'azione di regresso dell'Inail nei confronti della persona civilmente obbligata, a seguito dei numerosi interventi della Corte costituzionale in materia (v. sent. cost. n. 102...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 284 del 10 gennaio 2007
«In tema di giudizio di equità, i principi informatori della materia — vincolanti per il giudice di pace a seguito della sentenza n. 206 del 2004 della Corte costituzionale — rappresentano non tanto una regola di giudizio quanto piuttosto una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19864 del 15 settembre 2009
«Ne consegue che la prescrizione presuntiva si applica anche ai rapporti di lavoro formalizzati per i quali il pagamento della retribuzione è accompagnato da consegna di busta paga, senza che da ciò possa derivare un pregiudizio per il lavoratore,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5884 del 13 aprile 2012
«...dello stesso minore da parte dell'altro genitore, deve essere disposta obbligatoriamente l'audizione del minore, atteso che questi assume la qualità di parte, come riconosciuto dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 83 del 2011»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14103 del 3 agosto 2012
«L'art. 1052 c.c. può essere invocato al fine della costituzione di una servitù coattiva di passo carraio, in favore di un fondo non intercluso, non solo per esigenze dell'agricoltura o dell'industria, ma anche a tutela di esigenze abitative, da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2267 del 17 aprile 1997
«In tema di pregiudiziale costituzionale, la sospensione del giudizio ai sensi dell'art. 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87 consegue obbligatoriamente solo alla trasmissione degli atti alla Corte costituzionale, che il giudice dispone previa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5400 del 8 maggio 2000
«A seguito della modifica dell'art. 5 c.p.p., apportata con il D.L. 22 febbraio 1999, n. 29, convertito in legge 21 aprile 1999, n. 109, i delitti di rapina aggravata appartengono alla competenza del tribunale, e quindi della corte d'appello in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3407 del 18 marzo 1994
«In materia di reati concernenti carte di credito e documenti ad esse assimilati, quali attualmente previsti dall'art. 12 del D.L. 3 maggio 1991, n. 143, convertito con modificazione in L. 5 luglio 1991, n. 197, la competenza a conoscere del fatto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31721 del 21 luglio 2004
«...ordinaria. (In applicazione di tale principio la S.C. ha ritenuto inapplicabile la disciplina derogatoria dell'art. 11 c.p.p., in quanto trattavasi di magistrato che svolgeva attività di assistente di studio presso la Corte costituzionale).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14 del 5 gennaio 1994
«La provvisoria efficacia, ai sensi dell'art. 27 c.p.p., dell'ordinanza applicativa di misura cautelare emessa da giudice incompetente, va riconosciuta anche nel caso in cui trattisi di incompetenza funzionale e questa sia dichiarata non dallo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 13687 del 26 marzo 2003
«È legittima l'acquisizione agli atti del procedimento di rimessione di osservazioni del giudice del processo principale non trasmesse alla Corte di cassazione contestualmente alla richiesta e ai documenti allegati, come prescritto dal comma 3...»