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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13619 del 6 dicembre 1999
«L'offerta che preceda l'ordinanza di vendita e l'avviso ex art. 570 c.p.c., non determina di per sé l'invalidità dell'offerta, se la stessa è formulata in vista di una vendita senza incanto, della quale viene sollecitata l'effettuazione. Essa è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6063 del 30 maggio 1995
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'offerente all'incanto, il quale non si sia reso aggiudicatario per non aver rilanciato l'offerta superiore, è legittimato a formulare dopo l'incanto un'offerta con l'aumento del sesto sul...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 87 del 7 gennaio 1980
«Il consenso del creditore, che, ai sensi dell'art. 1194 c.c., è necessario perché il pagamento sia imputato al capitale piuttosto che agli interessi e alle spese, non può essere ravvisato nella accettazione, da parte del creditore medesimo, del...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 6809 del 19 marzo 2013
«In tema di esecuzione forzata su beni indivisi, mentre è consentita l'espropriazione dell'intera quota delle cose comuni spettante ad uno dei comproprietari, limitatamente a tutti i beni di una determinata specie (immobili, mobili o crediti), non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7169 del 2 agosto 1997
«In sede di opposizione agli atti esecutivi proposta dal coniuge non obbligato (in regime di comunione legale) con riguardo al bene oggetto del procedimento di esecuzione intrapreso nei confronti dell'altro coniuge, sono da ritenersi rilevanti sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6104 del 17 novembre 1981
«L'ordine contenuto in una sentenza di condanna al rilascio di bene immobile, il quale spiega efficacia non soltanto nei confronti del destinatario della relativa statuizione, ma anche nei confronti di chiunque si trovi a detenere il bene nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16936 del 11 novembre 2003
«In tema di esecuzione per rilascio, qualora questa sia avvenuta a seguito di intimazione di precetto, ma senza che si sia reso necessario procedervi coattivamente, la parte istante ha diritto al rimborso delle spese processuali, ivi comprese le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 687 del 21 gennaio 2000
«Le opposizioni all'esecuzione che si possono svolgere nell'espropriazione presso terzi sono caratterizzate dall'oggetto, costituito dalla contestazione del diritto di procedere ad esecuzione forzata per mancanza del titolo esecutivo o del credito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 571 del 16 gennaio 2003
«Il giudizio di opposizione all'esecuzione a processo esecutivo iniziato, è ritualmente introdotto anche oralmente in istanza, ed anche — perciò — se il relativo ricorso non sia stato notificato personalmente alla parte ed il creditore ne abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6421 del 29 ottobre 1983
«A seguito del passaggio in giudicato della sentenza del giudice ordinario recante condanna del privato ad un fare, la giurisdizione dello stesso giudice ordinario, con riguardo al procedimento di esecuzione di tale sentenza, ai sensi degli artt....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2441 del 6 aprile 1983
«La giurisdizione del giudice ordinario, secondo la previsione dell'art. 612 c.p.c., con riguardo all'istanza rivolta ad ottenere la determinazione delle modalità di esecuzione di un obbligo di fare inerente ad opere edili, non resta esclusa per il...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 22838 del 12 dicembre 2012
«Nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi, ai fini dell'applicazione del termine lungo - ridotto a sei mesi dalla legge 18 giugno 2009, n. 69 - per l'impugnazione della sentenza che lo ha concluso, non rileva il momento in cui è stata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2459 del 16 aprile 1984
«L'opposizione, rivolta a far valere la proprietà od altro diritto reale sui beni mobili pignorati nella casa del debitore, è soggetta alle limitazioni probatorie di cui all'art. 621 c.p.c. anche quando venga proposta da familiare conviventi, ivi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5943 del 21 novembre 1984
«I consorzi di bonifica, per i contributi dovuti dai proprietari degli immobili siti nel relativo comprensorio (artt. 10, 11 e 12 del R.D. 13 febbraio 1933, n. 215), hanno il potere di emettere provvedimenti impositivi esecutori, con natura analoga...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6707 del 18 luglio 1994
«Ai sensi dell'art. 102 della legge bancaria 7 marzo 1938, n. 141 il valore probatorio dell'«estratto dei saldaconti» è limitato al procedimento monitorio, esonerando l'istituto di emissione nonché le banche di interesse nazionale e le Casse di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6523 del 7 maggio 2002
«Per effetto della sopravvenuta soppressione del pretore e della conseguente istituzione del giudice unico di primo grado (art. 1, D.L.vo 19 febbraio 1998, n. 51), alla Corte d'appello (adita in sede di gravame avverso la sentenza del tribunale di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9685 del 21 maggio 2004
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo — nel quale attore in senso formale è l'opponente, che propone le sue domande nella forma dell'atto di citazione (art. 645 c.p.c.), e, quindi, con il rispetto dei requisiti di contenuto indicati...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4837 del 18 maggio 1994
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo spettano all'opposto tutti i poteri che il codice di rito ricollega alla posizione processuale di convenuto, compreso quello di proporre domanda riconvenzionale, a fondamento della quale può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8059 del 31 marzo 2007
«La sentenza di rigetto dell'opposizione a decreto ingiuntivo che contenga la condanna alle spese del giudizio di opposizione costituisce titolo esecutivo che consente al creditore di procedere ad esecuzione forzata quanto alle spese relative al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13443 del 29 ottobre 2001
«L'improcedibilità dell'opposizione fa acquistare al decreto ingiuntivo, indipendentemente dal decreto di esecutività, l'efficacia di cosa giudicata sostanziale in relazione al diritto in esso riconosciuto. L'autorità di cosa giudicata sostanziale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3889 del 30 marzo 2000
«Il procedimento per convalida di sfratto è caratterizzato da «tipicità ed immediatezza» che non consentono alternative oltre all'adozione o non adozione del provvedimento di convalida alla prima udienza. Ciò comporta che non sono possibili rinvii...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10136 del 19 novembre 1996
«L'esperibilità della revocazione per errore di fatto o per dolo di una parte in danno dell'altra, avverso l'ordinanza di convalida di sfratto per morosità o di licenza per finita locazione, derivante dalle sentenze della Corte costituzionale n....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2209 del 29 marzo 1985
«L'ordinanza di convalida di licenza per finita locazione, che fissi una data di cessazione del rapporto locativo successiva a quella indicata nell'intimante, ravvisando l'applicabilità di proroga legale, ancorché in adesione ad una tesi formulata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23674 del 18 ottobre 2013
«La conferma, ex art. 669 sexies, secondo comma, c.p.c., di un decreto cautelare reso in corso di causa "inaudita altera parte", e notificato al destinatario nel successivo termine perentorio di otto giorni dalla sua adozione, non richiede, una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24705 del 21 novembre 2006
«Nel procedimento possessorio, le deposizioni rese nella fase sommaria del giudizio, ove siano state assunte in contraddittorio tra le parti, sotto il vincolo del giuramento e sulla base delle indicazioni fornite dalle parti nei rispettivi atti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2058 del 4 febbraio 2004
«Nella disciplina dei procedimenti cautelari di cui agli artt. 669 bis ss. c.p.c., il principio della riproponibilità dell'istanza dopo l'ordinanza declinatoria della competenza (art. 669 septies, primo comma stesso codice) opera anche con riguardo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4415 del 9 agosto 1985
«Il giudice, che abbia disposto un accertamento tecnico preventivo, a norma dell'art. 696 c.p.c., deve ritenersi competente, indipendentemente dall'eventuale sopravvenuto promuovimento della causa di merito, anche a dirimere i dubbi che insorgano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2564 del 5 ottobre 1960
«In applicazione del disposto dell'art. 2818 c.c. non può riconoscersi all'ordinanza del presidente del tribunale, emanata ai sensi dell'art. 708 c.p.c., in procedimento di separazione personale di coniugi, valore di titolo idoneo alla iscrizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8703 del 27 giugno 2000
«In tema di procedimenti in camera di consiglio (nella specie, sul ricorso al tribunale avverso una decisione della commissione regionale per l'artigianato in tema di cancellazione dall'albo delle imprese artigiane), l'art. 738 c.p.c. prevede che,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6682 del 4 giugno 1992
«Il principio di specialità, riaffermato nel primo comma dell'art. 14 della Convenzione europea di estradizione (firmata a Parigi il 13 dicembre 1957 e ratificata con legge n. 300 del 1963) non preclude in assoluto l'esercizio della giurisdizione...»