-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4589 del 23 settembre 2008
«L'art. 6, lett. e), L. n. 241 del 1990, infatti, configura la possibilità che ad adottare il provvedimento sia un soggetto diverso dal responsabile del procedimento. A quest'ultimo spetta l'accertamento dei fatti e la responsabilità...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17188 del 28 giugno 2018
«La verifica della ricorrenza dei requisiti propri della società "in house", i quali costituiscono il presupposto della giurisdizione della Corte dei conti sull'azione di responsabilità esercitata nei confronti degli organi sociali per i danni da...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4925 del 17 settembre 2012
«La comunicazione dell'avvio del procedimento ai destinatari dell'atto finale è stata prevista in generale dall'art. 7 della L. 241/90 non soltanto per i procedimenti complessi che si articolano in più fasi (preparatoria, costitutiva ed integrativa...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 36 del 10 gennaio 2007
«L'art. 7 della legge sul procedimento è espressione di un principio generale dell'ordinamento giuridico, avente la finalità di assicurare piena visibilità all'azione amministrativa nel momento della sua realizzazione e di garantire nello stesso...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6402 del 29 dicembre 2014
«Nel caso di adozione da parte del Sindaco di una ordinanza contingibile urgente a fronte di situazioni di necessità (nella specie in forza dei poteri attribuiti in materia ambientale), la garanzia partecipativa di cui all'art. 7 L. 241/1990 non...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3051 del 17 giugno 2015
«È legittimo l'ordine di sospensione lavori e contestuale demolizione di manufatti abusivi che non sia stato preceduto dalla preventiva comunicazione ai soggetti interessati dell'avvio del procedimento ex artt. 7 e segg. della legge n. 241 del...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4470 del 9 settembre 2013
«In tema di ordine di demolizione di opere edilizie abusive, non occorre la comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 L. 7 agosto 1990 n. 241, trattandosi di atto dovuto e rigorosamente vincolato, con riferimento al quale non...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4075 del 20 febbraio 2014
«Nella vigenza della legge 9 dicembre 1998, n. 431, la possibilità per le parti di stipulare un valido ed efficace contratto locatizio ad uso transitorio è subordinata all’adozione delle modalità e alla sussistenza dei presupposti stabiliti...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5106 del 5 dicembre 2016
«La mancata indicazione nell'atto recante la comunicazione dell'avvio del procedimento (che nel caso di controllo da parte della Soprintendenza, è, per l'espressa previsione contenuta nell'art. 159 d.lgs. n. 42 del 2004, la stessa comunicazione con...»
-
Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2175 del 10 maggio 2017
«È illegittimo il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, non preceduto dalla comunicazione dell'art. 10 bis L. 7 agosto 1990, n. 241, considerato che tale norma si applica a tutti i procedimenti ad iniziativa di parte (ad eccezione di...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6344 del 10 dicembre 2007
«L'attività dell'amministrazione di cui all'art. 11 è di tipo discrezionale, ma ciò non preclude il successivo esercizio di poteri autoritativi per ragioni di pubblico interesse, essendo in ogni caso previsto al comma 4 che la p.a. può recedere...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 6183 del 5 dicembre 2007
«Qualora le fasi procedimentali vengano sostituite da diversi modelli di procedimento o di adozione delle decisioni (accordi di programma, conferenza di servizi) è onere delle amministrazioni procedenti di individuare tempi e modi per consentire la...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1088 del 13 settembre 1998
«Ai fini dell'adozione della decisione, non solo non è richiesta l'unanimità dei consensi, non essendo la conferenza istruttoria un mezzo di manifestazione del consenso, ma non è necessaria la presenza dei rappresentanti di alcune amministrazioni...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2378 del 18 aprile 2011
«L'istituto della conferenza di servizi decisoria è caratterizzato da una struttura dicotomica, articolata in una fase che si conclude con la determinazione della conferenza che ha valenza endoprocedimentale, e in una successiva fase, che si...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4374 del 27 agosto 2014
«Nel caso della conferenza di servizi le regole dettate dall'art. 21 nonies L. 7 agosto 1990 n. 241 per l'annullamento d'ufficio dell'atto illegittimo si innestano su di una decisione c.d. pluristrutturata, che per la sua natura necessariamente...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 712 del 31 gennaio 2011
«L'istituto della conferenza di servizi è caratterizzato da una struttura dicotomica, articolata in una fase che si conclude con la determinazione della Conferenza (anche se di tipo decisorio), di valenza endoprocedimentale, e in una successiva...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5590 del 5 novembre 2012
«Nel convocare una conferenza di servizi, l'Amministrazione procedente ha il potere discrezionale di invitare anche altre Amministrazioni, ovvero i soggetti interessati al procedimento, per una composizione accelerata di tutti gli aspetti del...»
-
Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 15 del 29 luglio 2011
«La principale caratteristica della d.i.a. risiede nella sostituzione dei tradizionali modelli provvedimentali autorizzatori con un nuovo schema ispirato alla liberalizzazione delle attività economiche private consentite dalla legge in presenza dei...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2980 del 11 giugno 2014
«In materia di DIA o SCIA ex art. 19 L. 241/1990 l'Amministrazione esercita propri poteri di autotutela non soltanto ai sensi dell'art. 21 nonies L. 241/1990, ossia in caso di sopravvenienza di ragioni di interesse pubblico, ma anche ai sensi...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 986 del 16 febbraio 2011
«Sono impugnabili, da parte di terzi, i c.d. provvedimenti negativi con cui un soggetto pubblico titolare di poteri di controllo e sanzionatoti dispone l'archiviazione di un determinato procedimento sanzionatorio avviato su impulso di parte o...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5811 del 25 novembre 2008
«I terzi, che si assumano lesi dal silenzio serbato dall'amministrazione a fronte della presentazione della DIA, sono legittimati a gravarsi non avverso il silenzio stesso ma, nelle forme dell'ordinario giudizio di impugnazione, avverso il titolo...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1474 del 12 marzo 2009
«In caso di presentazione di dichiarazione di inizio di attività, l'inutile decorso del termine assegnato, prima dall'art. 2, 60° comma, L. 662/96 e oggi dall'art. 23 t.u. 380/01, all'autorità comunale per l'adozione del provvedimento di inibizione...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 611 del 13 febbraio 2017
«Il Legislatore ha accordato al terzo, che si ritenga leso da una d.i.a. o una s.c.i.a., un rimedio che consiste nel potere di stimolare l'esercizio dei poteri di autotutela dell'Amministrazione, dando luogo a uno schema che diverge da quello...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3078 del 19 giugno 2008
«La comunicazione del provvedimento disciplinare costituisce atto integrativo dell'efficacia, e quindi non rileva al fine della verifica del rispetto dei termini di massima durata del relativo procedimento, concluso alla data di adozione del...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5539 del 6 novembre 2008
«Il testo unico espropriazioni (D.P.R. n. 327 del 2001) prevede che, ai sensi dell'art. 13 e ai fini del rispetto del termine apposto per impedire l'inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità, è richiesta la sola emanazione o adozione del...»
-
Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4616 del 11 luglio 2012
«L'art. 21 quinquies L. 7 agosto 1990 n. 241 ha accolto una nozione ampia di revoca del provvedimento amministrativo, prevedendo tre presupposti alternativi, che ne legittimano l'adozione:
a) per sopravvenuti motivi di pubblico interesse;
b) per...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2244 del 21 aprile 2010
«Ai sensi dell'art. 21 quinquies, L. 7 agosto 1990 n. 241 tre sono i presupposti che in via alternativa legittimano l'adozione di un provvedimento di revoca da parte dell'Autorità emanante, e cioè sopravvenuti motivi di pubblico interesse,...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4424 del 17 settembre 2008
«Ai sensi degli artt. 21-quinquies e 11, comma 4, della legge 7 agosto 1990 n. 241 e dell'art. 7, comma 5, del D.P.R. 8 gennaio 2001 n. 41, l'indennizzo non può essere riconosciuto laddove la revoca del provvedimento ad efficacia durevole discenda...»
-
Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 8 del 17 ottobre 2017
«Nella vigenza dell'art. 21 nonies, L. 7 agosto 1990, n. 241 - introdotto dalla L. 11 febbraio 2005, n. 15 - l'annullamento d'ufficio di un titolo edilizio in sanatoria, intervenuto ad una distanza temporale considerevole dal provvedimento...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1189 del 12 marzo 2007
«In sede di adozione di un atto in autotutela la comparazione tra interesse pubblico e quello privato è necessario nel caso in cui l'esercizio dell'autotutela discenda da errori di valutazione dovuti all'amministrazione pubblica, non certo quando...»