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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2908 del 17 settembre 1992
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 659 comma secondo c.p., la rumorosità non va valutata in astratto, bensì in concreto, tanto che qualsiasi attività lavorativa può essere qualificata mestiere rumoroso allorquando, per le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2998 del 3 agosto 1992
«Il secondo comma dell'art. 384 c.p.p. consente alla polizia giudiziaria di operare di propria iniziativa il fermo di persone gravemente indiziate dei reati e nei casi previsti dal primo comma «prima che il pubblico ministero abbia assunto la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3176 del 9 settembre 1992
«In tema di controllo della regolarità della convalida del sequestro (nella specie: convalida del sequestro probatorio eseguito dalla polizia giudiziaria da parte del P.M.), l'esame del tribunale deve vertere esclusivamente sulla corrispondenza tra...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3305 del 23 marzo 1992
«In presenza di fattispecie diverse di reati, unite ex art. 81 c.p. al solo fine quoad poenam, può concedersi la circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità ex art. 62 n. 4 stesso codice in relazione al reato ritenuto più...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3318 del 23 marzo 1992
«Il tentato furto, aggravato da una circostanza speciale compresa nell'elencazione dell'art. 625 c.p. (con esclusione dei nn. 1 e 4) e da una circostanza aggravante comune compresa nell'elencazione dell'art. 61 stesso codice (con esclusione della...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3394 del 23 marzo 1992
«Il semplice uso o porto fuori della propria abitazione di un giocattolo riproducente un'arma sprovvisto di tappo rosso non è previsto dalla legge come reato. L'uso o porto fuori della propria abitazione di un tale giocattolo assume rilevanza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 341 del 17 gennaio 1992
«In tema di circostanze attenuanti, il danno o il pericolo di danno che deriva al consumatore di sostanza stupefacente dalla azione criminale dello spacciatore non può mai ritenersi di speciale tenuità, sia perché inerente alla salute di una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4686 del 15 aprile 1992
«Il giudizio prognostico di cui all'art. 164, primo comma, c.p. può essere fondato unicamente sulle circostanze di cui all'art. 133 dello stesso codice, tra le quali non può farsi rientrare quella costituita dai convincimenti religiosi del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4901 del 30 aprile 1992
«In tema di continuazione, ai fini dell'individuazione della violazione più grave da prendere come base per il calcolo delle pene, occorre riferirsi alle valutazioni astratte compiute dal legislatore, ossia occorre aver riguardo alla pena prevista...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 509 del 3 marzo 1992
«Allorché l'obbligo al cui adempimento è subordinata la concessione della sospensione condizionale della pena inerisce alla cessazione, o non, della condotta antigiuridica che costituisce l'elemento materiale del reato di guisa che la sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5413 del 9 maggio 1992
«Ai fini della configurabilità del delitto di ricettazione, l'ambito dei delitti presupposti va limitato a quelli che, sia pure indirettamente, offendano il patrimonio pubblico o privato. Ne consegue che non possono costituire presupposti del reato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5808 del 15 maggio 1992
«Il legislatore ha dato al giudice il potere discrezionale di valorizzare circostanze non specificamente prevedute come attenuanti ovvero elementi compresi tra quelli indicati nell'art. 133 c.p., quando si presentino con connotazioni, positivamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6207 del 22 maggio 1992
«Il reato previsto dall'art. 650 c.p. si perfeziona con la scadenza dei termini previsti nel provvedimento dell'autorità amministrativa, ma si protrae per tutto il tempo della volontaria omissione, in quanto l'inosservanza dell'ordine pone in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6211 del 22 maggio 1992
«L'art. 6 del regolamento della L. 25 marzo 1985, n. 106, emanato con D.P.R. 1 agosto 1988, n. 404, vieta anche il sorvolo con deltaplano di agglomerati di case. Tale divieto è relativo alla circolazione aerea di deltaplani e pertanto la sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6925 del 11 giugno 1992
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 648 c.p. in materia di armi, il reato presupposto non si esaurisce soltanto in quello di furto o altro contro il patrimonio, ma comprende anche quello di cancellazione del numero di matricola...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6928 del 11 giugno 1992
«Tra le due distinte ipotesi contravvenzionali previste dall'art. 659 c.p. è ammissibile il concorso; tuttavia perché l'esercizio di una professione o di un mestiere, rumoroso per sé stesso, possa configurare il reato di disturbo arrecato con mezzi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7093 del 19 giugno 1992
«All'applicazione della pena su richiesta delle parti consegue la confisca soltanto quando le cose sequestrate costituiscono il prezzo del reato. Essa non è invece possibile, quando la res sia il prodotto o il profitto del reato. (Nella specie la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7251 del 24 giugno 1992
«Il furto d'uso, come quello comune, consiste nell'ingiusto impossessamento di una cosa, con la correlativa lesione dell'interesse del precedente possessore. Ne consegue che quando l'azione del soggetto sia rivolta all'uso temporaneo di una cosa, è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7818 del 8 luglio 1992
«La circostanza della particolare tenuità del fatto nel delitto di ricettazione, di cui all'art. 648, comma secondo, c.p., si distingue da quella della speciale tenuità del danno di cui all'art. 62, n. 4, c.p., perché in quest'ultima ha rilievo il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7855 del 8 luglio 1992
«L'abbattimento e l'impossessamento di un fringuello non integra il reato di furto in base a quanto disposto dall'art. 30, comma primo, lett. b), e comma terzo, L. 11 febbraio 1992, n. 157, il quale punisce con l'ammenda solo chi abbatte o cattura,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 788 del 10 marzo 1992
«La contestazione di partecipazione ad associazione per delinquere di tipo camorristico armata (art. 416 bis, commi terzo e quarto, c.p.) non integra fusione del già contestato delitto di cui agli artt. 416 bis, comma primo, c.p. nonché dei reati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7899 del 9 luglio 1992
«In tema di continuazione tra delitto e contravvenzione, reato più grave è sempre il delitto, occorrendo rifarsi alle valutazioni operate dal legislatore nel momento di posizione delle norme incriminatrici.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7954 del 10 luglio 1992
«Una volta accertati, da un lato, la natura obiettivamente rumorosa di una determinata attività lavorativa e, dall'altra, la inosservanza delle prescrizioni che ne regolano l'esercizio, è irrilevante, ai fini della configurabilità del reato di cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8042 del 16 luglio 1992
«La circostanza attenuante della minima partecipazione al fatto, di cui all'art. 114 c.p., non può trovare applicazione in relazione a fattispecie di partecipazione ad associazioni delinquenziali, consistendo la detta partecipazione nell'adesione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8051 del 16 luglio 1992
«Non opera il principio di specialità di cui all'art. 15 della L. 24 novembre 1981, n. 689 nei rapporti tra la violazione amministrativa di cui all'art. 135 c.s. e il reato contravvenzionale di cui all'art. 650, nel caso in cui il conducente di un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8169 del 22 luglio 1992
«Qualora due o più reati debbano unificarsi con il vincolo della continuazione, il giudice è tenuto ad esaminare se e quali circostanze (aggravanti o attenuanti) ricorrano in relazione ad ogni singolo reato, non solo per stabilire quale sia in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8381 del 24 luglio 1992
«Il comune può essere considerato danneggiato dal delitto di associazione per delinquere di tipo mafioso, in quanto tale reato certamente cagiona un pregiudizio, di carattere patrimoniale e non, almeno all'immagine della città ed allo sviluppo del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8668 del 3 agosto 1992
«Non è configurabile il reato di invasione di terreni o di edifici a carico di chi abbia già il possesso del fondo in qualità di comproprietario-compossessore, e quindi il diritto di accedervi, ancorché utilizzi il bene abusandone.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9373 del 4 settembre 1992
«Nel caso in cui essendo stati proposti avverso la stessa sentenza appello da una delle parti e ricorso per cassazione dall'altra e non essendosi fatto luogo a conversione del ricorso in appello ai sensi dell'art. 580 c.p.p., si sia giudicato del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9700 del 8 ottobre 1992
«Nel caso di procedimento di natura indiziaria il giudice non può prescindere dall'osservanza delle regole di cui all'art. 192, comma primo e secondo, c.p.p., ed in particolare dalla necessità di dar conto della ricorrenza, negli indizi utilizzati...»