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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24710 del 4 dicembre 2015
«La ricognizione di debito ha natura di negozio unilaterale recettizio, sicché il suo effetto si verifica solo se la dichiarazione sia indirizzata alla persona del creditore; non ha, pertanto, tale valenza l'atto interno dell'organo di una P.A....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24860 del 9 dicembre 2015
«In tema di assunzione di obbligazioni da parte degli enti locali, agli effetti di quanto disposto dall'art. 23, comma 4, del d.l. n. 66 del 1989 (convertito, con modificazioni nella l. n. 144 del 1989), qualora le obbligazioni contratte non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25802 del 22 dicembre 2015
«Ai sensi dell'art. 107 l. fall., come modificato dal d.l.vo n. 5 del 2006, il curatore fallimentare subentra di pieno diritto nelle procedure esecutive, mobiliari ed immobiliari, pendenti alla data della dichiarazione di fallimento al posto del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18754 del 23 settembre 2016
«La sentenza la cui motivazione si limiti a riprodurre il contenuto di un altro atto processuale (nella specie, un'ordinanza del giudice risultante dal verbale di causa), senza niente aggiungervi, non è nulla qualora le ragioni della decisione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23274 del 15 novembre 2016
«Il difetto di legittimazione processuale della persona fisica, che agisca in giudizio in rappresentanza di un ente (nella specie, per mancanza dell'autorizzazione preventiva alla proposizione dell'azione da parte dell'organo competente per...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 2 aprile 1977
«A seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale delle norme che attribuivano al Ministero della difesa il potere di provvedere in ordine alla liberazione condizionale dei militari condannati, la competenza a decidere appartiene, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13907 del 6 dicembre 1986
«La nullità dell'interrogatorio non inficia la sostanza delle dichiarazioni rese, e quindi non esclude il delitto di calunnia, quando le dichiarazioni medesime, per il loro tenore e per l'organo che le abbia ricevute, siano idonee a costituire la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14768 del 2 novembre 1989
«Anche l'avulsione di un solo dente incisivo è idonea ad integrare l'ipotesi di cui all'art. 583, prima parte, n. 2, c.p., né l'applicazione della protesi dentaria, che può solo consentire l'esercizio della funzione masticatoria, risulta idonea...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1501 del 2 febbraio 1990
«In tema di colpa specifica, ad integrare la colpa medesima basta l'inosservanza della regola cautelare imposta dalla legge, regolamento, ordine o disciplina, purché, beninteso, l'evento verificatosi sia riconducibile al tipo di evento che tale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4684 del 3 aprile 1990
«Il diritto di proporre querela è attribuito dalla legge in via strettamente personale alla persona offesa dal reato; quando questa è una società, deve essere esercitato dall'organo deputato a formare la volontà dell'ente. (Nella fattispecie è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4756 del 3 aprile 1990
«La titolarità del diritto di querela in una persona giuridica non compete al presidente, che ha funzioni di rappresentanza ed esplica prevalentemente compiti di carattere ordinatorio, ma spetta al consiglio di amministrazione, che è l'organo del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1287 del 11 aprile 1991
«È inammissibile il conflitto negativo di competenza denunciato dal pubblico ministero presso la Pretura circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in relazione al rifiuto del giudice per le indagini preliminari presso la stessa pretura a prendere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3217 del 25 luglio 1991
«Nel caso in cui il Gip, richiesto dell'archiviazione, indichi al P.M. le ulteriori indagini da espletare costui è certamente tenuto ad adempiere a quanto richiesto dal giudice. A garanzia contro l'inerzia del P.M. è stato previsto il potere di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3922 del 4 dicembre 1991
«Il vigente ordinamento processuale, al pari di quello precedente, pur attribuendo al pubblico ministero nella fase esecutiva poteri di notevole rilevanza e di immediata incidenza sulla libertà personale (quale quello di disporre l'esecuzione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11741 del 5 dicembre 1992
«L'annullamento per nuovo esame della sentenza, per erronea applicazione dell'art. 468, primo comma, c.p.p., e dell'ordinanza dibattimentale con la quale il pretore abbia ritenuto non ammissibile — sulla base di una errata interpretazione di detta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8051 del 16 luglio 1992
«Non opera il principio di specialità di cui all'art. 15 della L. 24 novembre 1981, n. 689 nei rapporti tra la violazione amministrativa di cui all'art. 135 c.s. e il reato contravvenzionale di cui all'art. 650, nel caso in cui il conducente di un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1515 del 8 giugno 1993
«Il provvedimento, espresso o implicito, emesso dal P.M. ai sensi dell'art. 47, quarto comma, della L. 26 luglio 1975, n. 354, è da lui adottato quale organo dell'esecuzione. Ne deriva che, trattandosi di provvedimento promanante da organo non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3980 del 29 novembre 1993
«Il termine di quarantotto ore dalla ricezione del verbale, entro il quale il pubblico ministero deve procedere alla eventuale convalida del sequestro ha carattere perentorio, onde la sua inosservanza determina il dovere, per l'organo inquirente,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6359 del 23 giugno 1993
«Se è vero che nel processo penale, incombendo sull'organo dell'accusa l'onere di provare la colpevolezza dell'imputato e non richiedendosi a questo di fornire prova della sua innocenza, non è consentita l'attribuzione di valore pregiudizievole...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 712 del 26 gennaio 1993
«In tema di applicabilità dell'art. 659 c.p., deve escludersi che nella eventualità nella quale il disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone sia conseguenza di attività rumorosa esercitata dalla stessa pubblica amministrazione, si versi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1475 del 6 maggio 1994
«In tema di conflitto di competenza, allorquando il pretore, rilevata la propria incompetenza per materia, trasmette erroneamente gli atti, non al P.M. presso il tribunale ritenuto competente, bensì a quest'ultimo direttamente — il quale, a sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3584 del 14 settembre 1994
«In tema di criminalità organizzata di tipo mafioso, l'accertata esistenza di una regola interna al sodalizio, pur definita «indefettibile» e «inderogabile», in base alla quale sarebbe stato obbligatorio far conoscere ai «capi mandamento» in stato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 218 del 24 marzo 1995
«Posta la duplice natura legislativamente attribuita al collegio per i reati ministeriali di cui all'art. 7 della L. cost. 16 gennaio 1989 n. 1 — essendo previsto dall'art. 1, comma 2, della L. 5 giugno 1989 n. 219 che il detto Collegio operi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4111 del 16 novembre 1995
«Il conflitto (positivo o negativo) di competenza è configurabile, ai sensi dell'art. 28 c.p.p. solo quando coinvolga giudici appartenenti ad uffici giudiziari diversi. Non rientra, quindi, nel novero dei conflitti il caso di due giudici per le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 798 del 24 gennaio 1995
«Nell'offesa arrecata con un unico atto ad un corpo amministrativo o politico e ai singoli membri del medesimo ricorre l'ipotesi del concorso formale, per cui in tal caso il soggetto agente deve rispondere sia del reato previsto dall'art. 341 sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5291 del 24 gennaio 1996
«Il giudice per le indagini preliminari che non intenda accogliere la richiesta di archiviazione del P.M. deve fissare la data dell'udienza in camera di consiglio, dandone avviso al P.M., al sottoposto alle indagini, alla persona offesa e al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5976 del 12 giugno 1996
«Per analogia con quanto disposto dall'art. 33 comma 2 c.p.p., in ordine alle condizioni di capacità del giudice — alla cui stregua non devono considerarsi ad esse attinenti le disposizioni sulla destinazione del giudice agli uffici giudiziari e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6107 del 29 gennaio 1996
«Gli omicidi «eccellenti» ascrivibili alla associazione criminosa «Cosa nostra» come quelli commessi in danno di appartenenti alle forze dell'ordine, magistrati, giornalisti, imprenditori importanti, uomini d'onore e loro familiari, sono decisi o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6111 del 31 gennaio 1996
«In tema di associazione di stampo mafioso l'appartenenza alla commissione provinciale (organo al vertice del sodalizio) ben può costituire grave indizio di colpevolezza ex art. 273 c.p.p. in ordine ad un reato rientrante tra quelli cosiddetti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6172 del 31 gennaio 1996
«La meramente «formale» appartenenza all'organismo dirigente di un'associazione per delinquere di stampo mafioso non implica concorso morale in ordine alla commissione di reato rientrante in un interesse strategico dell'organizzazione criminosa, in...»