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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2746 del 5 febbraio 2008
«L'annullamento degli atti della procedura ablativa in sede giurisdizionale elimina con effetto "ex tunc" la dichiarazione di p.u. e la condotta dell'amministrazione assume le connotazioni di mera attività di fatto autonoma ed indipendente, senza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5390 del 11 marzo 2006
«La cessione volontaria costituisce un contratto ad oggetto pubblico che, inserito nell'ambito di un procedimento espropriativo, lo conclude eliminando la necessità di un provvedimento amministrativo di acquisizione coatta della proprietà privata,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21158 del 19 ottobre 2016
«L'occupazione d'urgenza, per il suo carattere coattivo, non priva il proprietario del possesso dell'immobile, in quanto il bene, finché non interviene il Decreto di esproprio o comunque l'ablazione, continua ad appartenere a lui - tanto che per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10229 del 4 agosto 2000
«Fra gli atti soggetti a trascrizione , ai sensi e per gli effetti di cui agli art. 2643 e ss. c.c., non può legittimamente ricomprendersi il decreto di espropriazione di bene immobile, con riguardo al quale la trascrizione prevista dall'art. 53 L....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7775 del 8 giugno 2001
«...impossessato dell'immobile e che sia il proprietario che gli eventuali altri soggetti aventi diritto al godimento del fondo siano consapevoli dell'avvenuto loro spossessamento e dell'acquisto del possesso del bene da parte di altro soggetto.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 147 del 2 febbraio 1998
«...quali la locazione, si estinguono a causa della diversa destinazione dell'immobile, senza alcun diritto all'indennità per i titolari, che potranno eventualmente far valere le loro ragioni nei confronti del proprietario espropriato.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12007 del 8 giugno 2005
«A seguito del decreto di occupazione, al proprietario dell'immobile è attribuita la sola scelta di abbandonare ogni suo bene sul fondo, senza poter pretendere alcuna indennità aggiuntiva (salvo per le costruzioni, piantagioni e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27801 del 16 dicembre 2005
«Ai fini della determinazione dell'indennità, nell'ipotesi di espropriazione parziale, il termine di riferimento dell'indennità unitaria, che comprende l'eventuale diminuzione di valore del residuo, è rappresentato dal valore di mercato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2938 del 7 febbraio 2008
«Bolzano n. 10 del 1991, il quale fa riferimento al giusto prezzo che l'immobile avrebbe avuto in una libera contrattazione di compravendita al momento dell'emissione del decreto di cui all'art. 5 e cioè del decreto con cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14891 del 15 giugno 2017
«...all'intero immobile il carattere di un'unità economica e funzionale; b) che il distacco di una parte di esso abbia influito, oggettivamente (con esclusione, dunque, di ogni valutazione soggettiva), in modo negativo sulla parte residua.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10217 del 4 maggio 2009
«In tema di espropriazione parziale, l'indennità di espropriazione può essere determinata non solo in base al criterio, previsto dall'art. 40 L. 25 giugno 1865 n. 2359, della differenza tra il valore dell'immobile nella sua originaria...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1643 del 23 gennaio 2017
«Il deprezzamento che abbiano subito le parti residue del bene espropriato rientra nell'unica indennità di espropriazione, che, per definizione, riguarda l'intera diminuzione patrimoniale subita dal soggetto passivo del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3443 del 7 giugno 1982
«Nel caso di espropriazione parziale, perché il vantaggio derivante dall'esecuzione dell'opera pubblica alla porzione di immobile non espropriata sia detraibile dall'indennità di espropriazione ai sensi dell'art. 41 della L. 25 giugno...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26234 del 13 giugno 2019
«In tema di invasione di pubblici edifici, l'utilità cui è finalizzata la condotta può essere diretta o indiretta, ed anche solo di ordine morale, sociale o politico, purché comprenda anche l'utilizzazione del bene, sicché non integra il reato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19148 del 7 maggio 2019
«Ai fini del dolo specifico richiesto dall'art. 633 cod. pen. occorrono non soltanto la coscienza e la volontà di invadere l'altrui bene ma anche il fine di occupare l'immobile o di trarne profitto, con la conseguenza che qualora il possesso,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37482 del 10 settembre 2019
«...attraverso la previsione di un oggetto materiale specifico (immobile, mezzi di trasporto pubblici o privati o bene di interesse storico o artistico) che nell'ipotesi base è, invece, un qualsiasi bene mobile caratterizzato dalla sola altruità.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7568 del 19 febbraio 2019
«Integra il delitto di appropriazione indebita e non la fattispecie - ora depenalizzata - di sottrazione di cose comuni, la condotta di colui che faccia propria la cosa mobile di cui sia già possessore, pur se a titolo di compossesso "pro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13532 del 30 maggio 2017
«Ai fini della determinazione dell'ammontare del risarcimento dovuto a seguito di una occupazione illegittima di un terreno da parte della P.A., la determinazione del valore del fondo per le aree edificabili può essere...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 897 del 27 febbraio 2017
«In sede di risarcimento dei danni derivati dall'occupazione di un terreno da parte della P.A., non è richiesta la prova rigorosa della proprietà (c.d. "probatio diabolica"), atteso che oggetto della pretesa azionata è non già il...»
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Cassazione civile, Sez. Trib., sentenza n. 9131 del 19 aprile 2006
«Ne deriva che, essendo l'edificabilità di fatto una specie di edificabilità rilevante giuridicamente - perché presa in considerazione dalla legge sia ai fini dell'I.C.I. (art. 2 comma 1 lett. b) primo periodo seconda ipotesi D.Lgs....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4823 del 25 luglio 1980
«Nella determinazione del valore di mercato di un bene immobile, al fine della quantificazione dell'indennità di espropriazione, i riflessi negativi derivanti dalle previsioni degli strumenti urbanistici vanno computati nel caso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3873 del 30 marzo 2000
«Il momento al quale, ai sensi dell'art. 5-bis della L. n. 359 del 1992, deve essere ancorata la valutazione dell'immobile per la determinazione dell'indennità d'esproprio è quello del verificarsi della vicenda ablativa, con...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25799 del 18 novembre 2013
«Accertato, pertanto, il carattere abusivo dell'immobile e la contestuale impossibilità per l'Amministrazione comunale di rilasciare l'istanza di concessione in sanatoria, è del tutto irrilevante la questione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 645 del 12 gennaio 2018
«Il diritto all'indennità, a seguito dell'esproprio, non è escluso dalla iniziale abusività dell'edificazione, se l'immobile, alla data in cui interviene l'esproprio, è stato fatto oggetto di una domanda di sanatoria che la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 564 del 28 gennaio 1982
«...non sopravvenga un tempestivo provvedimento espropriativo, o quello tempestivamente adottato venga annullato, il risarcimento del danno cagionatogli dall'illecita acquisizione dell'immobile per la realizzazione dell'opera pubblica.»
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Corte costituzionale, sentenza n. 71 del 30 aprile 2015
«In tema di acquisizione sanante è infondata, con riferimento agli artt. 42, 111 comma 1 e 2, 117 comma 1, 3, 24, 97 e 113 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 42-bis T.U. 8 giugno 2001 n. 327 che disciplina...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4318 del 29 agosto 2013
«Dopo l'entrata in vigore dell'art. 42-bis T.U. 8 giugno 2001 n. 327, disposto per effetto dell'art. 34 comma 1 D.L. 6 luglio 2011 n. 98 convertito con modificazioni dalla L. 15 luglio 2011 n. 111, nell'ipotesi di utilizzo di un bene...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4193 del 8 settembre 2015
«...non ricade sul soggetto che ha commesso l'illecito ma, come correttamente evidenzia l'art. 42-bis del D.P.R. n. 8 giugno 2001, n. 327 (T.U. espropriazione), su "l'autorità che utilizza un bene immobile per scopi di interesse pubblico".»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 735 del 19 gennaio 2015
«...dell'immobile, provvedimenti di urgenza per impedirne la trasformazione, ecc.), oltre al consueto risarcimento del danno, ancorato ai parametri dell'art. 2043 c.c.: esattamente come sinora ritenuto per la c.d. occupazione usurpativa.»
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Corte costituzionale, sentenza n. 293 del 8 ottobre 2010
«...immobile in assenza di un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità, di disporne l'acquisizione al suo patrimonio indisponibile, con l'obbligo di risarcire i danni al proprietario.»