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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 490 del 2 marzo 1996
«Il D.L. 18 novembre 1995 n. 489, reiterato con il D.L. 18 gennaio 1996 n. 22 attraverso un inasprimento delle pene previste per i reati di cui all'art. 12 L. 30 dicembre 1986, n. 943, la disciplina predisposta per consentire una «regolarizzazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5809 del 18 maggio 1995
«Poiché le persone malate ed i loro familiari si trovano particolarmente indifesi di fronte al medico preposto al pubblico servizio sanitario, dalle cui prestazioni dipende la conservazione di beni fondamentali, quali la salute e, in determinati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25849 del 4 luglio 2012
«In tema di sequestro preventivo, non è previsto da alcuna disposizione di legge l'obbligo del previo avviso al difensore di fiducia dell'indagato circa l'esecuzione del sequestro, nè sussiste l'obbligo per la polizia giudiziaria di avvisare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17655 del 15 aprile 2003
«La competenza a disporre il sequestro preventivo (fattispecie relativa ad un forno dove si effettuavano senza autorizzazione attività di smaltimento di rifiuti pericolosi) nel caso in cui contemporaneamente penda procedimento penale davanti al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2667 del 26 agosto 1999
«In tema di sequestro preventivo a norma dell'art. 12 sexies D.L. 8 giugno 1992 n. 306, inserito dall'art. 2 D.L. 20 giugno 1994, n. 399, a prescindere dalla controversa questione se al giudice della esecuzione possa riconoscersi il potere di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35786 del 18 settembre 2012
«In sede di appello cautelare ex art. 322 bis c.p.p., quando il Tribunale accoglie l'impugnazione proposta dal P.M. e dispone la misura cautelare reale, ha comunque l'obbligo di valutare la sussistenza di tutti i presupposti del sequestro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2669 del 28 ottobre 1999
«In tema di riesame di misure cautelari personali, il dovere di notificare al difensore di fiducia l'avviso di fissazione dell'udienza camerale deve ritenersi accolto — stante l'urgenza conseguente alla ristrettezza e alla perentorietà dei termini...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3516 del 25 novembre 1997
«La richiesta di riesame avverso una misura cautelare reale — così come quella riguardante una misura personale — può essere presentata dalle parti private e dai difensori, ai sensi del secondo comma dell'art. 582 c.p.p., anche nella cancelleria...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45795 del 26 novembre 2003
«La facoltà di proporre istanza di riesame del provvedimento che dispone una misura cautelare nelle forme previste dall'art. 583 c.p.p. è ammessa solo per le misure personali e non può estendersi alle misure reali, stante il tassativo disposto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1794 del 24 agosto 1995
«L'iscrizione nel registro delle notizie di reato del nome della persona alla quale è attribuito il reato, per gli effetti che ne derivano ai fini del computo del termine di durata delle indagini e dell'utilizzabilità degli atti compiuti, postula...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24279 del 4 giugno 2003
«La qualità di indagato non può essere stabilita dal giudice in via presuntiva, in quanto essa va desunta dall'iscrizione nell'apposito registro a seguito di specifica iniziativa posta in essere dal pubblico ministero (ex art. 335 c.p.p.) o da un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8418 del 28 luglio 1992
«Il diritto di querela concerne unicamente il fatto delittuoso, quale è esposto nella sua essenzialità e non nei dettagli, spettando al giudice e non al privato di attribuire al fatto le definizioni e le conseguenze giuridiche che ne derivano....»
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Cassazione penale, Sez. VII, sentenza n. 30256 del 12 settembre 2006
«Nel caso di remissione della querela sporta per fatto commesso da soggetto che era, all'epoca, di età minore, non opera la regola stabilita dall'art. 340, comma quarto, c.p.p., secondo cui le spese del procedimento gravano sul querelato, dovendosi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40970 del 5 dicembre 2002
«In tema di sequestro preventivo, non è previsto da alcuna disposizione di legge l'obbligo del previo avviso al difensore di fiducia dell'indagato della esecuzione del sequestro, né sussiste l'obbligo per la polizia giudiziaria di avvisare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1397 del 5 febbraio 1998
«In tema di impugnazioni, non viola l'obbligo di conformarsi al cd. giudicato interno il giudice di merito che, dopo l'annullamento per vizio di motivazione, pervenga nuovamente all'affermazione di responsabilità dell'imputato sulla scorta di un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10350 del 6 marzo 2013
«La rilevazione di impronte papillari non può essere annoverata tra gli accertamenti tecnici irripetibili, quali previsti e disciplinati dall'art. 360 c.p.p., neppure quando sia stata effettuata con l'impiego di particolari prodotti o di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15186 del 23 aprile 2002
«In tema di sequestro probatorio, le cose oggetto del vincolo non devono essere depositate nella segreteria del pubblico ministero con i verbali degli atti cui il difensore aveva diritto di assistere, come si evince dall'ultimo periodo dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«Ai fini della legge penale anche la Comunità economica europea (CEE), il cui strumento finanziario di attuazione della politica agricola è il Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (Feoga), deve essere considerata come un ente pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9540 del 17 marzo 2006
«L'inutilizzabilità delle dichiarazioni indizianti, ai sensi dell'art. 63 comma secondo c.p.p., opera soltanto quando si tratta di dichiarazioni rese da un soggetto nei cui confronti sussistevano, fin dall'inizio, indizi in ordine al medesimo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9464 del 7 settembre 1995
«In tema di esercizio di un diritto, di cui all'art. 51 c.p., nella nozione di diritto scriminante rientra ogni potere giuridico di agire, quale che sia la relativa denominazione adottata; così nella facoltà d'arresto da parte dei privati, di cui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3324 del 7 aprile 1993
«L'art. 386 c.p.p. fa obbligo agli ufficiali e agli agenti di polizia giudiziaria che hanno eseguito l'arresto o il fermo di avvertire l'arrestato o il fermato della facoltà di nominare un difensore di fiducia e di informare immediatamente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39274 del 20 ottobre 2008
«In tema di udienza di convalida dell'arresto in flagranza e del fermo, deve ritenersi "non reperito", ai fini della nomina del difensore d'ufficio, il difensore che non sia stato possibile rintracciare sulla base delle informazioni disponibili ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6321 del 24 giugno 1996
«Ai fini dell'applicazione dell'interdizione dai pubblici uffici i limiti di pena fissati dagli artt. 29 e 32 c.p., nel caso di giudizio abbreviato, vanno individuati non con riguardo alla pena irrogata in concreto, ma a quella stabilita dal...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21092 del 29 maggio 2007
«li avvertimenti preliminari di garanzia che devono essere rivolti al dichiarante e che vanno verbalizzati analiticamente — spiegano i giudici di legittimità — non riguardano il pubblico ministero: la norma — osservano — pone i relativi obblighi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1687 del 23 febbraio 1993
«L'esercizio dell'attività di prostituta non integra quel «grave impedimento» del teste che giustifica l'incidente probatorio, non rappresentando una condizione di «irreperibilità permanente». (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso, la S.C....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2281 del 29 agosto 1995
«È ammissibile il ricorso per cassazione sottoscritto da tre difensori di fiducia, dei quali soltanto quello nominato per ultimo risulti scritto nell'albo della Corte di cassazione. La regola sancita dall'art. 96, comma 1, c.p.p., secondo cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1777 del 16 giugno 1995
«Il provvedimento con il quale il giudice — ritenuta l'inammissibilità dell'opposizione della persona offesa dal reato ed infondata la notitia criminis — accolga la richiesta di archiviazione avanzata dal P.M., è legittimamente adottato de plano e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3663 del 7 gennaio 1999
«In tema di opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione, non può ritenersi idonea a promuovere il contraddittorio ed a rendere obbligatoria la fissazione dell'udienza di cui all'art. 409 secondo comma c.p.p. la proposta di temi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1416 del 6 luglio 2000
«È inammissibile il ricorso per cassazione - avverso il decreto di archiviazione - proposto dalla persona offesa che non abbia chiesto di essere avvisata ex art. 408 c.p.p., e che non abbia proposto opposizione alla richiesta di archiviazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2430 del 23 gennaio 2004
«All'udienza camerale fissata, a seguito di opposizione alla richiesta di archiviazione, ai sensi dell'art. 410, comma 3, c.p.p., hanno titolo a partecipare solo le persone offese che, ancorché non destinatarie dell'avviso previsto dall'art. 408,...»