-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15610 del 5 maggio 2006
«Il reato previsto dall'art. 633 c.p. punisce la condotta di colui che si introduce deliberatamente dall'esterno nel terreno o nell'edificio altrui, al fine di occuparlo o di trarne altrimenti profitto, per cui deve escludersi che integri il reato...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32833 del 13 agosto 2007
«Integra il reato di invasione di edificio pubblico l'occupazione di un container originariamente destinato a raccogliere famiglie prive di abitazione a seguito di un evento sismico, perché la qualità di bene pubblico prescinde dalle modalità di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7962 del 26 febbraio 2007
«Il reato di cui all'art. 659, comma primo, c.p., si realizza quando si sia verificato un disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone, indipendentemente dal fatto che i lamentati rumori, che eccedevano la normale tollerabilità, siano...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3561 del 23 gennaio 2008
«Integra l'aggravante di cui all'art. 635, comma primo, n. 3 (danneggiamento aggravato su edificio destinato all'esercizio di un culto), il danneggiamento della finestra di una sagrestia, la quale, essendo luogo nel quale sono solitamente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18517 del 17 maggio 2010
«Integra la contravvenzione di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone l'organizzazione di feste e cerimonie all'interno di uno scantinato di edificio condominiale che si protraggano per ore con schiamazzi, rumori e abuso di strumenti...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23529 del 5 giugno 2014
«Integra il reato previsto dall'art. 659, comma primo, c.p., l'esercizio di una discoteca i cui rumori, in ora notturna, provocano disturbo al riposo delle sole persone abitanti nell'edificio in cui è ubicato il locale, se il fastidio non è...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 50659 del 3 dicembre 2014
«Ai fini della configurabilità del reato di invasione di terreni o edifici, il dolo specifico di occupare l'immobile o di trarne altrimenti profitto presuppone che la condotta dell'agente sia diretta a realizzare un apprezzabile depauperamento...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24236 del 24 marzo 2010
«In tema di edilizia, rientrano nella nozione di «varianti leggere o minori», soggette al rilascio di mera denuncia di inizio dell'attività da presentarsi prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori, le varianti a permessi di costruire che...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1338 del 7 febbraio 2000
«Nell’ipotesi di unico proprietario e locatore delle singole unità immobiliari che compongono l’edificio, la data di decorrenza della prescrizione biennale del diritto al rimborso degli oneri accessori posti (per legge o per contratto) a carico dei...»
-
Tribunale civile Milano, sentenza n. 13696 del 21 dicembre 1998
«Nel caso di unità immobiliari ubicate in edificio appartenente per intero al proprietario- locatore, il diritto di questi a ripetere dai conduttori gli oneri accessori di cui all’art. 9 L. 392/78 si prescrive in due anni (ex art. 6 L. 841/73),...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7257 del 2 luglio 1991
«Ove il servizio di portierato non venga svolto dal relativo incaricato in maniera conforme alle prescrizioni e con la diligenza dovuta, il conduttore di un appartamento sito nell’edificio, cui quel servizio si riferisce, può eccepire, nei...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2762 del 3 aprile 1990
«L’art. 10 della L. 27 luglio 1978, n. 392 non ha previsto che i conduttori possano sostituirsi al locatore nella gestione dei servizi condominiali ed in particolare in quello di fornitura del riscaldamento, bensì ha introdotto un meccanismo volto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6078 del 30 maggio 1995
«Dalla normativa sulle locazioni (artt. 1575 c.c., 5, 9 e 10 della L. 27 luglio 1978, n. 392) può desumersi che la gestione degli impianti e servizi concernenti gli immobili, in quanto attinente al godimento ed alla manutenzione del bene,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4740 del 3 settembre 1984
«Ai fini della facoltà di recesso del locatore dal contratto di locazione nell’ipotesi di cui al combinato disposto degli artt. 73 e 29 lett. c) della L. 27 luglio 1978 n. 392, la nozione di «completo restauro», da riferirsi all’immobile locato e...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5452 del 19 ottobre 1982
«In tema di diniego di rinnovazione alla prima scadenza del contratto di locazione di immobile urbano adibito ad uso non abitativo, ai sensi dell’art. 29 lett. c) della L. 27 luglio 1978 n. 392, la ricostruzione dell’edificio previa demolizione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3266 del 22 marzo 1995
«In tema di diniego di rinnovazione della locazione non abitativa alla prima scadenza del contratto, ai sensi dell’art. 29 della L. n. 392 del 1978, nell’ipotesi di integrale ristrutturazione o di completo restauro ai sensi della lett. c) dell’art....»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 296 del 15 gennaio 1991
«L’art. 29 lett. c) della legge n. 392 del 1978, nel consentire al locatore di immobile urbano adibito ad uso diverso da quello di abitazione il diniego di rinnovazione alla prima scadenza (ovvero, in regime transitorio, il recesso dal contratto ai...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3211 del 25 marzo 1991
«In tema di locazione di immobili urbani ad uso non abitativo, al conduttore, avente diritto alla prelazione di cui all’art. 38 della L. 27 luglio 1978 n. 392, compete il diritto di riscatto previsto dal successivo art. 39 della stessa legge anche...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35684 del 26 luglio 2018
«In tema di disastro colposo, per "costruzione" di cui all'art. 434 cod. pen. si intende qualsiasi manufatto tridimensionale, anche diverso da un edificio, che comporti una ben definita occupazione del terreno e dello spazio aereo e che, per la sua...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2938 del 7 febbraio 2008
«Nel caso di espropriazione parziale, realizzata con la costituzione coattiva del diritto di superficie su una striscia di terreno e comportante l'abbattimento di una porzione del fabbricato dell'espropriato ivi insistente,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6765 del 26 luglio 1996
«I più riduttivi criteri di computo dell'indennizzo espropriativo introdotti dall'art. 5-bis della L. n. 359 del 1992 (norma che spiega la sua incidenza anche nei giudizi in corso, ma che, in virtù del suo carattere...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26234 del 13 giugno 2019
«In tema di invasione di pubblici edifici, l'utilità cui è finalizzata la condotta può essere diretta o indiretta, ed anche solo di ordine morale, sociale o politico, purché comprenda anche l'utilizzazione del bene, sicché non integra il reato...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27934 del 31 ottobre 2018
«L'indennità di espropriazione di costruzioni legittimamente edificate - nella specie, un appartamento situato in un edificio inserito nel programma regionale di riqualificazione urbana - dev'essere commisurata al valore venale...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13001 del 17 giugno 2005
«Il principio per cui, agli effetti dell'indennità di espropriazione o del risarcimento del danno da occupazione appropriativa, il valore dei fabbricati deve essere considerato in aggiunta al valore del suolo, effettuandosi la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9372 del 5 maggio 2005
«Nella determinazione dell'indennità di esproprio di un'area edificata, secondo il criterio del valore venale, il valore del sedime, diversamente dalle aree pertinenziali (che, mantenendo la propria individualità fisica e giuridica,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25523 del 30 novembre 2006
«Ai fini della determinazione dell'indennità per l'espropriazione di terreno edificato, vigendo il principio generale, desumibile dall'art. 16, nono comma, della L. n. 865 del 1971, collegato all'art. 15 della L. n. 10 del 1977,...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 4206 del 21 febbraio 2011
«In tema di espropriazione per pubblica utilità, gli immobili costruiti abusivamente non sono suscettibili di indennizzo, a meno che alla data dell'evento ablativo non risulti già rilasciata la concessione in sanatoria, per...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 11883 del 7 maggio 2019
«In tema di appalto di ristrutturazione di edificio di proprietà del committente, la circostanza che la concessione edilizia sia rilasciata dopo la stipula del contratto e persino dopo l'inizio dei lavori, non è causa di nullità del...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 259 del 20 novembre 2014
«Non è fondata, nei sensi di cui in motivazione, la q.l.c. dell'art. 11, commi 1 e 2, L. Reg. Veneto 29 novembre 2013 n. 32, censurato, in riferimento all'art. 117, comma 2, lett. s), Cost., nella parte in cui...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5662 del 18 novembre 2014
«L'art. 3, comma 1, lett. d) D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 riconduce la nozione di ristrutturazione edilizia alla finalità di recupero del patrimonio esistente: per cui, nei casi in cui ricorra la demolizione parziale o totale dell'edificio,...»