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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24100 del 16 giugno 2011
«Integra la condotta di furto, e non di appropriazione di cose smarrite, l'apprensione di assegni in bianco di un conto corrente bancario, o anche di carte di credito, che siano smarriti, perché tali oggetti conservano chiari e intatti i segni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15124 del 31 marzo 2003
«Integra il reato di peculato e non quello di appropriazione aggravata di cose smarrite l'apprensione, da parte di agente della polizia di Stato in servizio presso un aeroporto, di cose custodite in uno zaino rinvenuto presso lo scalo aeroportuale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6417 del 25 giugno 1993
«Quando a seguito di ricerche archeologiche abusive si rinvengano cose prive di interesse culturale ancorché appartenenti ad antiche civiltà, trattandosi di cose mobili di pregio, la loro appartenenza segue le regole del tesoro, appartiene cioè al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31023 del 19 luglio 2013
«Ai fini della consumazione del delitto di ricettazione non è necessario che all'acquisto, perfezionatosi in virtù dell'accordo intervenuto tra le parti, segua materialmente la consegna della res, poiché l'art. 648 c.p. distingue l'ipotesi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22343 del 11 giugno 2010
«La mancanza di una condizione di procedibilità (nella specie, di quella prevista dall'art. 10 c.p. in relazione alla commissione all'estero, da parte di uno straniero, del delitto di cui all'art. 473 c.p. ai danni di un cittadino italiano) non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3856 del 30 giugno 1997
«Allorché le imputazioni di ricettazione contestate riguardino, in parte, carte di credito e documenti assimilati, ai sensi della legge n. 197 del 1991 e in parte altri beni, a norma dell'art. 648 c.p., la competenza per materia appartiene, per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1312 del 13 febbraio 1997
«Ai fini della determinazione della competenza territoriale in relazione al reato di ricettazione, atteso il carattere istantaneo del delitto de quo, che si consuma all'atto della ricezione, da parte dell'agente, della cosa proveniente da delitto,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12402 del 4 dicembre 1987
«In tema di ricettazione, la ricezione di cui all'art. 648 c.p. è formula comprensiva di qualsiasi possesso della cosa proveniente da reato, dovendosi intendere in senso lato il termine acquisto che figura nel testo dell'articolo precitato. Ne...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23395 del 10 giugno 2011
«Non risponde del reato di ricettazione colui che, non avendo preso parte alla commissione del fatto, si limiti a fare uso del bene unitamente agli autori del reato, seppure nella consapevolezza della illecita provenienza, non potendosi da questa...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12433 del 30 marzo 2010
«Ai fini della configurabilità della contravvenzione di acquisto di cose di sospetta provenienza non occorre che sia accertata la provenienza delle cose da reato, perché è richiesta solo la prova dell'acquisto o della ricezione, senza gli opportuni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3715 del 16 marzo 1990
«Ai fini della configurabilità del delitto di ricettazione si richiede, essenzialmente, la certezza della provenienza delittuosa del bene ricevuto, acquistato od occultato, ma tale certezza, desumibile dalle emergenze processuali, non è da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1493 del 3 febbraio 1989
«La consapevolezza dell'imputato di ricettazione, circa la provenienza delittuosa della cosa ricevuta, può desumersi da qualsiasi elemento e, in particolare, dalla sua peculiare natura in quanto tale da ingenerare in persona di media levatura la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10615 del 9 ottobre 1987
«In tema di ricettazione la conoscenza da parte dell'agente della provenienza delittuosa della cosa può desumersi da qualsiasi elemento, anche indiretto, ivi compreso il comportamento tenuto dallo stesso agente successivamente alla ricezione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4174 del 8 maggio 1984
«La ricettazione richiede la scienza, certa e sicura, della provenienza delittuosa della cosa. Tale provenienza è implicita negli oggetti d'arte da scavo, poiché questi appartengono notoriamente allo Stato sin dal momento del loro ritrovamento.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7831 del 19 giugno 1980
«Anche il reato di ricettazione consente la configurabilità del tentativo, ma quando l'elemento materiale sia costituito da un negozio di trasferimento, il suo mancato perfezionamento concreta l'ipotesi del delitto tentato nel solo caso in cui non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12490 del 7 novembre 1986
«Commette il delitto di ricettazione nella forma dell'intromissione colui il quale segnali ai ladri l'eventuale probabile acquirente di cose che conosce essere di provenienza furtiva, essendo, a tal fine, irrilevante la mancanza di parte dello...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10503 del 23 novembre 1984
«La «ricettazione per intromissione» è un reato istantaneo, senza che possa assumere alcuna rilevanza la mancata conclusione della vendita. Ne consegue che se l'accettazione di intervenire alla vendita dell'oggetto rubato sia avvenuta prima del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5378 del 6 giugno 1983
«Nella ricettazione per intermediazione non occorre alcuna appropriazione, definitiva o di lunga durata, della cosa illecita, essendo sufficiente da parte dell'intermediario che lo stesso esplichi la sua attività inerente a tale funzione per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5813 del 26 gennaio 2000
«In tema di ricettazione, al fine di stabilire la sussistenza dell'ipotesi di particolare tenuità di cui al capoverso dell'art. 648 c.p., non è sufficiente di per sè l'irrilevanza o la scarsa rilevanza economica della cosa oggetto di ricettazione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7224 del 8 giugno 1999
«L'art. 648 c.p., nel prevedere come reato l'acquisto o la ricezione di cose provenienti da «delitto», si pone, nel caso di carte di credito o di altri documenti assimilati, come norma speciale rispetto all'art. 12 del D.L. 3 maggio 1991, n. 143,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11113 del 21 dicembre 1996
«In tema di ricettazione, perché possa trovare applicazione l'ipotesi prevista dal capoverso dell'art. 648 c.p., è necessario che la cosa ricettata sia di valore economico particolarmente tenue, restando comunque impregiudicata la facoltà del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16 del 15 giugno 1995
«Elemento costitutivo della fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 114 R.D.L. 19 ottobre 1938, n. 1933, conv. in legge 5 giugno 1939, n. 973 (ora depenalizzata per effetto dell'art. 1, lett. b, legge 28 dicembre 1993, n. 561), relativa al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7019 del 13 febbraio 2014
«Il reato di indebita utilizzazione di carta di credito, già previsto dall’art. 12, prima parte, del D.L. n. 143/1991, conv. con modif. in legge n. 197/1991, ed ora dall’art. 55, comma 9, prima parte, del D.L.vo n. 231/2007, concorre con quello di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27158 del 14 luglio 2010
«Il delitto di ricettazione e quello di commercio di opere d'arte contraffatte (artt. 127, comma primo, lett. b), e 2 D.L.vo n. 490 del 1999) possono concorrere, atteso che le fattispecie incriminatrici descrivono condotte diverse sotto il profilo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2465 del 20 gennaio 2010
«Il possesso e l'utilizzazione di carte di credito di provenienza illecita integrano il concorso tra il reato di ricettazione e quello di cui all'art. 12 D.L. n. 143 del 1991.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8332 del 24 febbraio 2009
«La ricezione di "eurocheques" provenienti da delitto integra il reato di ricettazione e non quello di illecita acquisizione di carte di credito o di pagamento (art. 12 D.L. n. 143 del 1991, conv. in L. n. 197 del 1991), perché l'"eurocheque" non è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22693 del 5 giugno 2008
«In tema di ricettazione, l'affermazione di responsabilità per l'acquisto o la ricezione di beni con marchi contraffatti o alterati non richiede che sia provata l'avvenuta registrazione dei marchi, condizione essenziale per affermare l'esistenza...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3087 del 25 gennaio 2006
«Il reato di commercio di sostanze dopanti attraverso canali diversi da farmacie e dispensari autorizzati (art. 9, comma settimo, L. 14 dicembre 2000 n. 376) può concorrere con il reato di ricettazione (art. 648 c.p.), in considerazione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2154 del 31 gennaio 2007
«Condizione essenziale di ammissibilità del regolamento di competenza d'ufficio, che presuppone la riferibilità a due giudici diversi (ovvero appartenenti a differenti uffici giudiziari), è che il giudice dinanzi al quale, dopo una prima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18639 del 22 settembre 2005
«Il regolamento di competenza richiesto d'ufficio non costituisce un mezzo d'impugnazione, ma è uno strumento volto a sollecitare alla Corte regolatrice l'individuazione del giudice naturale, precostituito per legge, al quale compete la...»