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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8632 del 24 giugno 2000
«Il motivo di ricorso con cui si censuri la sentenza di appello per pretesa omessa motivazione su un punto decisivo della controversia, per non aver motivato su uno dei motivi di gravame, deve reputarsi inammissibile sotto il profilo di omessa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8952 del 5 luglio 2000
«In tema di dote, la nullità di ogni convenzione che comunque tenda alla costituzione di beni in dote, sancita dall'art. 166 bis c.c., introdotto dall'art. 47 della L. 19 maggio 1975, n. 151 (sulla riforma del diritto di famiglia), opera ex nunc,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 93 del 4 aprile 2000
«La parte che ha visto rigettata la sua eccezione di difetto di giurisdizione del giudice adito e che è soccombente solo in parte nel merito, nel limitare (nella specie, espressamente) l'impugnazione ad alcune soltanto delle statuizioni di merito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9564 del 21 luglio 2000
«Nell'ipotesi in cui la sentenza impugnata abbia pronunziato su cause legate da uno stretto rapporto di dipendenza, è applicabile la disciplina propria delle cause inscindibili, e, in particolare, in materia di gravami, del principio in base al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9675 del 24 luglio 2000
«Non rientra tra le ipotesi tassative di nullità, previste dagli artt. 353 e 354 c.p.c., nelle quali il giudice di appello è tenuto a rimettere la causa al primo giudice il caso in cui, in un giudizio possessorio, il primo giudice, decidendo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10041 del 24 luglio 2001
«Qualora, con il ricorso per cassazione, venga fatta valere la inesatta interpretazione di una norma contrattuale, il ricorrente è tenuto, in ossequio al principio dell'autosufficienza del ricorso, a riportare nello stesso il testo della fonte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10257 del 26 luglio 2001
«Poiché il risarcimento del danno da licenziamento annullato ha natura retributiva, sono pignorabili per la soddisfazione del relativo credito le somme accreditate in favore del datore di lavoro – ente svolgente attività di formazione professionale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10977 del 9 agosto 2001
«Il passaggio in giudicato della sentenza del giudice amministrativo che abbia pronunciato nel merito della causa con implicito riconoscimento della giurisdizione determina il formarsi del giudicato formale sulla giurisdizione. (Nell'enunciare il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11180 del 22 agosto 2001
«L'onere di produrre la sentenza di cassazione nel giudizio di rinvio, non grava a pena di decadenza sulla parte che ha riassunto la causa, con la conseguenza che il suo mancato rispetto ad opera di quest'ultima non determina l'improcedibilità del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 116 del 5 gennaio 2001
«In conseguenza della morte della persona cagionata da reato, ciascuno dei suo familiari prossimi congiunti fa valere per il risarcimento del danno un autonomo diritto, sicché il danno dev'essere liquidato in rapporto al pregiudizio da ciascuno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11751 del 19 settembre 2001
«In relazione al ricorso introduttivo del procedimento di divorzio, l'art. 4 della legge n. 898 del 1970 (nel testo sostituito dall'art. 8 della legge n. 74 del 1987) non prevede la necessità dell'avvertimento al convenuto, prescritto, per il rito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1191 del 27 gennaio 2001
«Qualora la contestazione circa la natura rituale od irrituale dell'arbitrato sia sollevata con il ricorso per cassazione, la Corte Suprema deve esaminare e valutare direttamente il contenuto della clausola compromissoria, incidendo la relativa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12357 del 9 ottobre 2001
«In tema di prescrizione del diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito, la previsione dell'art. 2947 c.c. (secondo il quale, se il fatto è previsto dalla legge come reato, e per il reato stesso è prevista una prescrizione più...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13630 del 5 novembre 2001
«In caso di occupazione senza titolo di un cespite immobiliare altrui, il danno per il proprietario usurpato è in re ipsa, ricollegandosi al semplice fatto della perdita della disponibilità del bene da parte del dominus ed all'impossibilità per...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13682 del 5 novembre 2001
«Ai sensi degli artt. 295 c.p.c., 75 c.p.p., 211 disp. att. c.p.c., fuori dal caso in cui i giudizi di danno possono proseguire davanti al giudice civile ai sensi dell'art. 75, secondo comma c.p.p., negli altri casi, il processo può essere sospeso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14167 del 14 novembre 2001
«Nel vigente sistema processuale, l'impugnazione proposta per prima assume la qualifica d'impugnazione principale e determina la pendenza dell'unico processo nel quale sono destinate a confluire tutte le impugnazioni proposte contro la medesima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14725 del 21 novembre 2001
«Il giudice di pace, incompetente nella materia della esecuzione forzata, non può decidere le questioni che involgono la regolarità degli atti del processo esecutivo e cioè le opposizioni proposte ai sensi dell'art. 617 c.p.c. e per le quali, prima...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15279 del 4 dicembre 2001
«Nel giudizio di separazione personale dei coniugi, la richiesta di addebito, pur essendo proponibile solo nell'ambito del giudizio di separazione, ha natura di domanda autonoma; infatti, la stessa presuppone l'iniziativa di parte, soggiace alle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 190 del 8 gennaio 2001
«Il processo esecutivo si presenta strutturato non già come una sequenza continua di atti ordinati ad un unico provvedimento finale, bensì come una successione di una serie autonoma di atti successivi. Ciò comporta che le situazioni invalidanti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2062 del 13 febbraio 2001
«Nel caso di impugnazione parziale, l'acquiescenza alle parti della sentenza non impugnate si verifica solo quando le diverse parti siano del tutto autonome l'una dall'altra e non anche quando la parte non impugnata si ponga in nesso consequenziale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 207 del 9 gennaio 2001
«Il punto deciso dalla Corte di cassazione con sentenza di annullamento con rinvio fondato sulla violazione o falsa applicazione di una norma di diritto, con enunciazione del principio di diritto, non è suscettibile, stante la definitività della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 212 del 23 maggio 2001
«Qualora la parte, interamente vittoriosa nel merito, abbia proposto ricorso incidentale avverso una statuizione a lei sfavorevole, relativa ad una questione pregiudiziale di rito o preliminare di merito, rilevabile d'ufficio, la Corte di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 226 del 25 maggio 2001
«Poiché nel nostro ordinamento vige il principio della rilevabilità di ufficio delle eccezioni, derivando invece la necessità dell'istanza di parte solo dall'esistenza di una eventuale specifica previsione normativa, l'esistenza di un giudicato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2293 del 16 febbraio 2001
«L'eccesso di potere giurisdizionale in cui siano incorsi gli arbitri, traducendosi in un vizio del lodo che ne comporta la nullità (ex art. 829, primo comma, numero 4, c.p.c.), deve essere dedotto, come motivo di impugnazione, dinanzi alla corte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2667 del 23 febbraio 2001
«Il procedimento possessorio, pur se introdotto con un unico atto di impulso (il ricorso), si articola in due diverse fasi (l'una di natura sommaria, limitata all'emanazione di provvedimenti immediati, l'altra a cognizione piena, avente ad oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2671 del 23 febbraio 2001
«Nelle cause aventi ad oggetto l'impugnazione di un testamento (nella specie, querela di falso di un testamento olografo) sono parti necessarie, oltre agli eredi istituiti dal de cuius, anche tutte le persone che gli succederebbero per legge, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3516 del 9 marzo 2001
«Nel processo del lavoro, l'esercizio dei poteri istruttori d'ufficio in grado d'appello presuppone la ricorrenza di alcune circostanze: l'insussistenza di colpevole inerzia della parte interessata, con conseguente preclusione per inottemperanza ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3571 del 12 marzo 2001
«Nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi, la presenza del debitore esecutato è richiesta anche con riferimento al giudizio in ordine alle irregolarità riguardanti la fase dell'assegnazione dei beni pignorati, sussistendo, in detta fase, un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3920 del 19 marzo 2001
«Le disposizioni di cui all'art. 348 c.p.c., applicabili nelle controversie soggette al rito del lavoro in cui la costituzione dell'appellato avviene mediante deposito del ricorso, sono dirette esclusivamente ad evitare che l'appello venga...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3929 del 19 marzo 2001
«L'esame, in sede d'impugnazione, di questioni pregiudiziali o preliminari, rilevabili d'ufficio, resta precluso per effetto del giudicato interno formatosi sulla pronuncia che abbia esplicitamente risolto tali questioni, ovvero sulla pronuncia...»