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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6699 del 16 luglio 1994
«L'impugnazione di falso riflettente atti e documenti che abbiano attinenza con il giudizio di legittimità postula l'osservanza delle formalità previste dall'art. 221 c.p.c. e deve esternarsi con inequivoca manifestazione di volontà, specie...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6768 del 20 luglio 1994
«Il procedimento per la correzione degli errori materiali di cui agli artt. 287 e seguenti c.p.c. è esperibile per ovviare ai vizi meramente formali derivanti da una divergenza evidente e facilmente rettificabile tra l'ideazione o l'intendimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7522 del 26 agosto 1994
«Con riguardo a contratto preliminare di vendita immobiliare, qualora il promissario acquirente abbia agito in giudizio per l’esecuzione in forma specifica dell’obbligo di concludere il contratto definitivo ed abbia ottenuto sentenza di primo grado...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7861 del 24 settembre 1994
«La necessità dell'integrazione del contraddittorio, che deve essere valutata non ex post in base all'esito della lite, ma ex ante in relazione alle domande proposte dalle parti, postula che la decisione richiesta abbia ad oggetto l'accertamento di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7953 del 1 ottobre 1994
«La previsione della notificazione collettiva ed impersonale dell'impugnazione agli eredi del defunto ha carattere eccezionale ed è, pertanto, limitata alle sole ipotesi la cui previsione è espressamente contemplata (artt. 303, comma 2, 286, comma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 822 del 21 ottobre 1994
«L'ordinanza emessa in sede di procedimento cautelare, sia prima dell'inizio del giudizio di merito, sia nella pendenza di esso, con la quale il giudice dichiara la propria incompetenza, o rigetta il ricorso per motivi di rito o di merito, o lo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8516 del 19 ottobre 1994
«Ai sensi dell'art. 42 c.p.c. — secondo cui la sentenza che, pronunciando sulla competenza, non decide il merito della causa, può essere impugnata solo con regolamento (necessario) di competenza — la locuzione «decisione sul merito della causa» va...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9164 del 5 novembre 1994
«In caso di mancata riunione di più impugnazioni ritualmente proposte contro la stessa sentenza, la decisione di una delle impugnazioni non determina l'improcedibilità della altre, sempre che non si venga a formare il giudicato sulle questioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9352 del 10 novembre 1994
«Il giudicato sulla giurisdizione può formarsi solo a seguito della statuizione emessa dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione, in sede di regolamento preventivo di giurisdizione o di ricorso ordinario per motivi attinenti alla giurisdizione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9527 del 12 novembre 1994
«In tema di modificazione dei provvedimenti relativi alla separazione dei coniugi, la forma del procedimento in camera di consiglio fissata dall'art. 710 c.p.c., come modificato dalla L. 29 luglio 1988, n. 331, coinvolge l'intero procedimento e non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9593 del 15 novembre 1994
«La responsabilità della P.A. per illecito extracontrattuale — che può essere fatta valere dal privato con azione di risarcimento del danno davanti al giudice ordinario — è astrattamente configurabile anche nella diffusione di informazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9626 del 15 novembre 1994
«Il principio, desumibile dall'art. 329, comma 2, c.p.c., secondo cui l'effetto devolutivo dell'appello non si verifica per i capi della sentenza di primo grado che non siano investiti dai motivi di impugnazione, con relativa formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9655 del 16 novembre 1994
«La proposizione dell'appello incidentale (art. 343 c.p.c.) è collegata alla disciplina della costituzione dell'appellato, il quale, nel momento in cui si costituisce, è anche tenuto a proporre le sue censure contro la sentenza impugnata in via...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9753 del 18 novembre 1994
«La legittimazione al ricorso per cassazione spetta esclusivamente a chi abbia formalmente assunto la qualità di parte, alla stregua delle risultanze della decisione impugnata e, pertanto, deve essere negata in favore di altri soggetti, con la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10371 del 3 ottobre 1995
«Nella determinazione della giusta retribuzione ex art. 36 Cost. del lavoratore assunto con contratto di formazione e lavoro, in assenza di qualsiasi espressa disposizione legislativa o contrattuale in materia, non può escludersi la legittimità del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1086 del 30 gennaio 1995
«In tema di negozio fiduciario, relativo a beni immobili, la designazione da parte del fiduciante della persona a favore della quale deve essere fiduciante il bene, in virtù dell'obbligo assunto dal fiduciario di modificare la situazione giuridica...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1115 del 1 febbraio 1995
«Le deliberazioni del Consiglio Nazionale Forense previste dall'art. 1 della Legge 3 agosto 1949 n. 536 integrano un regolamento adottato da un'autorità non statale in forza di un autonomo potere regolamentare che ripete la sua disciplina da leggi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11581 del 7 novembre 1995
«Rientrano nell'ambito della cosiddetta parasubordinazione, con conseguente assoggettamento delle relative controversie al rito del lavoro, tutti quei rapporti che, a condizione che abbiano per oggetto una prestazione coordinata e continuativa a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12360 del 9 dicembre 1995
«Il giudice di merito che riconosce convincenti le conclusioni del consulente tecnico non è tenuto ad esporre in modo specifico le ragioni che lo inducono a fare propri gli argomenti dell'ausiliare se dalla indicazione della consulenza tecnica...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1254 del 2 febbraio 1995
«In ipotesi di ritardato adempimento di un'obbligazione pecuniaria, gli interessi moratori e l'ulteriore risarcimento a norma dell'art. 1224, secondo comma, c.c. costituiscono distinte voci dello stesso danno, scaturenti da un unico fatto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12720 del 12 dicembre 1995
«In tema di sospensione necessaria del processo civile, anche se nel testo dell'art. 295 c.p.c., modificato dall'art. 35 legge n. 353 del 1990, manca il riferimento ad una pregiudiziale «controversia amministrativa» (presente, invece, nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1730 del 17 febbraio 1995
«Nella vendita forzata, pur non essendo ravvisabile un incontro di consensi, tra l'offerente ed il giudice, produttivo dell'effetto transattivo, essendo l'atto di autonomia privata incompatibile con l'esercizio della funzione giurisdizionale,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1791 del 18 febbraio 1995
«Poiché i documenti si considerano ritualmente prodotti in giudizio solo con le formalità previste, per una esigenza di garanzia del diritto di difesa della controparte (anche se contumace), dagli artt. 74 e 87 att. c.p.c., il giudice non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1958 del 22 febbraio 1995
«Il decreto del pretore che dichiara, ai sensi dell'art. 2 del D.L. 30 dicembre 1988, n. 551 (convertito con la legge 21 febbraio 1989, n. 61), l'inapplicabilità della sospensione dell'esecuzione delle sentenze di condanna al rilascio di immobili...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2431 del 2 marzo 1995
«Nel giudizio innanzi alla Corte di cassazione, secondo quanto disposto dall'art. 372 c.p.c., non è ammesso il deposito di atti e documenti non prodotti nei precedenti gradi di processo, salvo che non riguardino l'ammissibilità del ricorso e del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2496 del 3 marzo 1995
«Allorquando una sentenza della Corte di cassazione abbia fissato, ai sensi dell'art. 384, primo comma, c.p.c., i criteri che devono informare la risoluzione della controversia, tutte le questioni in proposito precedentemente dedotte devono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 252 del 11 gennaio 1995
«L'esenzione dalla revocatoria fallimentare stabilita dall'art. 20 della L. 30 luglio 1959 n. 623 per gli istituti autorizzati ad esercitare il credito a medio termine risponde a finalità di incentivazione di tale forma di credito, sicché non è ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2697 del 8 marzo 1995
«Le sentenze che statuiscono sulla competenza – ad eccezione delle decisioni della Corte di cassazione in sede di regolamento di competenza – non sono suscettibili di passare in cosa giudicata in senso sostanziale poiché la decisione sulla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2768 del 9 marzo 1995
«Quando il pretore, in funzione di giudice del lavoro, non abbia attribuito la rivalutazione monetaria ex art. 429, terzo comma, c.p.c., sia che abbia disatteso la domanda di parte o trascurato di pronunciare su di essa sia che, mancando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2813 del 10 marzo 1995
«In tema di assicurazione obbligatoria della R.C.A., qualora sopravvenga nel corso del giudizio promosso contro la società assicuratrice la liquidazione coatta amministrativa della medesima ed il processo dichiarato interrotto sia stato poi...»