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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6504 del 2 giugno 2000
«Proprio per tale ragione però, per consentire all'interessato di formulare le più appropriate censure e alla Corte di cassazione di esercitare la funzione di controllo, è indispensabile che il giudice di merito indichi con puntualità, chiarezza e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12276 del 30 marzo 2005
«L'omesso avviso del deposito, previsto dall'articolo 366 del c.p.p., riguardante i verbali degli atti compiuti dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria ai quali il difensore ha diritto di assistere, laddove ravvisabile, costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15186 del 23 aprile 2002
«In tema di sequestro probatorio, le cose oggetto del vincolo non devono essere depositate nella segreteria del pubblico ministero con i verbali degli atti cui il difensore aveva diritto di assistere, come si evince dall'ultimo periodo dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2889 del 13 ottobre 1997
«L'art. 369 c.p.p. prescrive l'invio dell'informazione di garanzia alla persona sottoposta alle indagini solo nel caso in cui occorre compiere un atto al quale il difensore dell'indagato ha diritto di assistere. Un tale diritto non ricorre nel caso...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«La circostanza che secondo la normativa CEE-Aima il diritto al premio spettante agli utilizzatori acquirenti di tabacco direttamente dai produttori, per l'attività di trasformazione del prodotto greggio destinata all'esportazione, maturi quando il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2281 del 29 agosto 1995
«...one. La regola sancita dall'art. 96, comma 1, c.p.p., secondo cui «l'imputato ha diritto di nominare più di due difensori, postula, infatti, che entrambi i difensori abbiano la capacità giuridica di assumere l'incarico. La nomina di difensori...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17 del 13 dicembre 1992
«L'ordinanza del Gip che decide sulla richiesta di proroga del termine per le indagini preliminari è inoppugnabile, non essendo esperibile avverso di essa neppure il ricorso per cassazione. (La Cassazione ha peraltro evidenziato che l'enunciato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11634 del 26 marzo 2012
«Agli eredi o ai prossimi congiunti della persona offesa deceduta non in conseguenza del reato non è riconoscibile la facoltà di opporsi alla richiesta di archiviazione, nè il diritto di ricevere l'avviso della sua proposizione. (In applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3394 del 25 novembre 1998
«Deve essere annullato per violazione del diritto di difesa, e quindi del principio del contraddittorio, il provvedimento di archiviazione del Gip adottato anteriormente alla scadenza del termine di dieci giorni — decorrente dalla data di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1450 del 20 luglio 1995
«Il decreto di archiviazione può essere emesso de plano solo previa declaratoria di inammissibilità dell'opposizione proposta dalla persona offesa: ne consegue che, pendente il termine per proporre tale opposizione, la pronuncia di archiviazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2629 del 7 settembre 1994
«Il Gip, cui sia stata richiesta l'archiviazione per difetto di una condizione di proseguibilità o di procedibilità dell'azione penale ovvero per intervenuta estinzione del reato, qualora ritenga di aderire a tale richiesta deve pronunciarsi in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 635 del 14 gennaio 2004
«L'avviso di conclusione delle indagini preliminari, previsto dall'art. 415 bis c.p.p., va notificato, oltre che alla persona sottoposta alle suddette indagini, anche al difensore e pertanto, alla luce del fondamentale principio di cui all'art. 24,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5364 del 7 giugno 1997
«Purtuttavia detti atti possono essere acquisiti, e conseguentemente utilizzati, dal giudice del dibattimento ex art. 507 c.p.p., attesa la natura sostanziale di tale norma che è diretta alla ricerca della verità, indipendentemente dalle vicende...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11678 del 27 marzo 2012
«L'assoluta impossibilità a comparire derivante da infermità fisica, quale causa ostativa del giudizio contumaciale, non va intesa in senso esclusivamente meccanicistico, come impedimento materiale che risulti superiore a qualsiasi sforzo umano,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 225 del 25 maggio 2001
«Nelle controversie relative a sovvenzioni da parte della pubblica amministrazione per la promozione di determinate attività economiche, il discrimine fondamentale per la individuazione del giudice fornito di giurisdizione va rapportato alle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 548 del 21 marzo 1996
«Ne consegue che rientra nei poteri del Gip — una volta esclusa la configurabilità, in fatto o in diritto, di una circostanza aggravante — quello di eliminare ogni riferimento ad essa nell'imputazione, anche per gli evidenti riflessi, se ad effetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9213 del 22 ottobre 1996
«Il principio di correlazione tra fatto contestato e fatto ritenuto in sentenza, di cui all'art. 521 c.p.p., finalizzato alla salvaguardia del diritto di difesa, non è violato qualora la sentenza puntualizzi l'imputazione enunciata formalmente...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41476 del 16 novembre 2005
«La parte civile ha sempre diritto di ricorrere per cassazione, ai sensi dell'art. 568, comma secondo, c.p.p., contro i capi delle sentenze che la condannano al pagamento delle spese processuali anticipate dallo Stato. (Nell'enunciare il principio,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6071 del 4 giugno 1991
«La predetta norma garantisce a tutti la difesa come diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento, ma assicura soltanto ai non abbienti — in coerenza con i principi di cui agli artt. 2 e 3 Cost. — i mezzi per agire e difendersi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4685 del 14 aprile 1999
«Ed invero detta iniziativa, pur non rientrando nell'ortodossia dello schema proprio del procedimento accusatorio per il quale la prova si forma solo in dibattimento, non comporta alcuna specifica violazione di legge idonea a provocare nullità dei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6757 del 22 febbraio 2006
«L'inutilizzabilità c.d. «patologica», rilevabile, a differenza di quella c.d. «fisiologica», anche nell'ambito del giudizio abbreviato, costituisce un'ipotesi estrema e residuale, ravvisabile solo con riguardo a quegli atti la cui assunzione sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11272 del 12 marzo 2001
«La legge 16 dicembre 1999 ha radicalmente trasformato l'istituto del giudizio abbreviato configurandolo come un vero e proprio diritto dell'imputato con la conseguenza che, una volta fatta la relativa richiesta, il giudice deve senz'altro...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1109 del 7 aprile 1992
«...allo stato degli atti, aveva denegato la competenza a decidere sulla posizione degli imputati e sollevato conflitto. La Corte di cassazione, affermando il principio di diritto di cui in massima, ha dichiarato la competenza del tribunale).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3173 del 15 marzo 2000
«Ne consegue che non è consentita l'applicazione in cassazione della normativa sopravvenuta con legge n. 479 del 1999, nella parte in cui, rendendo obbligatoria l'adozione del rito a richiesta dell'imputato, comporta automaticamente la riduzione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8442 del 4 marzo 2005
«In tema di spese di costituzione e difesa di parte civile, deve ritenersi legittima, in caso di condanna dell'imputato, la liquidazione, in favore della parte civile, anche dell'onorario per l'atto di costituzione e per la procura, nonché per le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5936 del 13 febbraio 2002
«Con la sentenza emessa ai sensi dell'art. 444 c.p.p. devono essere sempre applicate le sanzioni amministrative accessorie che ne conseguono di diritto. (In applicazione di tale principio la Corte ha annullato la sentenza di patteggiamento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4678 del 4 marzo 1997
«La Corte di cassazione, rilevato che il difensore aveva con una memoria dato atto dell'errore di calcolo e chiesto la correzione della pena di anni uno e mesi otto di reclusione, ha in tale misura provveduto alla rettificazione, enunciando il...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Poiché la richiesta consensuale di applicazione della pena si traduce in una scelta processuale che implica la rinuncia ad avvalersi della facoltà di contestare l'accusa mediante un atto dispositivo con cui l'interessato abdica all'esercizio del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 641 del 29 marzo 1999
«...del pubblico ministero. Invero l'autonomia va interpretata tenendo conto del principio costituzionale di uguaglianza delle parti nel processo penale, sicché il diritto al ripensamento come non è consentito all'imputato così non è consentito al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3305 del 5 settembre 1996
«La parte civile ha interesse ad interloquire, nel procedimento di applicazione della pena a richiesta delle parti, su ogni questione affidata alla valutazione del giudice dalla quale possa derivare un pregiudizio al proprio diritto al risarcimento...»