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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 157 del 17 marzo 1993
«A seguito dell'entrata in vigore, alla data dell'1 gennaio 1993, del D.L.vo 30 aprile 1992 n. 285, recante il nuovo codice della strada, l'inottemperanza, senza giustificato motivo, all'ordine dell'autorità di presentarsi, entro il termine da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 246 del 12 gennaio 1999
«In tema di sanzioni amministrative irrogate ex art. 193 c.s. (guida di veicoli senza copertura assicurativa), la confisca del veicolo disposta dal prefetto è destinata ad acquistare efficacia al verificarsi della duplice condizione che l'autorità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5277 del 6 agosto 1983
«La mancata formale ricostruzione (a mezzo di decreto del capo dell'ufficio giudiziario competente) del fascicolo d'ufficio andato smarrito non determina la nullità del procedimento, non essendo tale sanzione espressamente prevista all'uopo dalla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4964 del 9 settembre 1999
«Agli effetti della sospensione dei termini della custodia cautelare a norma dell'art. 304 comma 2 c.p.p., il presupposto della particolare complessità del dibattimento e quello riguardante la natura dei reati contestati a ciascun imputato, sono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13061 del 14 luglio 2004
«Nel caso in cui sia stato necessario provvedere alla sostituzione del giudice di pace dinanzi al quale si era svolta l'udienza di discussione della causa perché cessato dall'incarico, il decreto del capo dell'ufficio che dispone ex art. 174 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2031 del 18 maggio 1977
«Le ordinanze collegiali hanno lo stesso carattere delibativo e provvisorio che hanno le ordinanze del giudice istruttore e, come queste, tendono al solo fine di provvedere alla continuazione dell'istruzione; esse, pertanto, non possono mai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1836 del 24 maggio 1969
«Le ordinanze collegiali ben possono prendere in esame questioni di rito o di merito, la cui risoluzione presenti carattere preliminare agli effetti della pronuncia di un provvedimento istruttorio, e, pur essendo esse — salve le limitazioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4283 del 15 maggio 1997
«La rinuncia ai singoli capi della domanda rientra nella fattispecie di cui all'art. 184 c.p.c. (modifica della domanda), non in quella di cui all'art. 306 stesso codice (rinuncia agli atti del giudizio), per cui, rispetto ad essa, non trova...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9839 del 19 novembre 1994
«Essendo previsto specificamente per l'acquisizione dei documenti lo strumento dell'esibizione (art. 212, capoverso, c.p.c. e art. 2711, capoverso, c.c.), l'ispezione degli stessi non è consentita, desumendosi dall'art. 210 c.p.c. che l'un mezzo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6187 del 13 marzo 2009
«In tema di disconoscimento della scrittura privata, la disposizione dell'art. 215, primo comma, n. 2), c.p.c., secondo cui la scrittura privata prodotta in giudizio si ha per riconosciuta se la parte comparsa non la disconosce "nella prima udienza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 30174 del 30 dicembre 2011
«Il divieto imposto alle società assicuratrici di limitare il proprio oggetto sociale all'attività assicurativa ed a quelle connesse (art. 5 della legge 10 giugno 1978, n. 295, applicabile "ratione temporis") non impedisce loro di compiere singoli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1827 del 2 giugno 1999
«Allorché, in sede di atti preliminari al dibattimento pretorile si constata che il decreto di citazione a giudizio sia affetto dai vizi di cui all'art. 555, comma secondo, c.p.p., che ne comportano la nullità, la competenza a riemetterlo spetta,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2912 del 4 marzo 1999
«Ai fini dell'interruzione del corso della prescrizione nel procedimento pretorile l'atto, completo dell'indicazione della generalità dell'imputato, del capo d'imputazione e delle persone da citare, con cui a conclusione delle indagini preliminari...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3615 del 24 febbraio 2004
«La fideiussione prestata da una società «controllata» in favore della società «controllante» non è riconducibile ad una donazione, qualora il contratto sia stato stipulato in adempimento di direttive impartite dalla capogruppo o comunque di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5648 del 8 novembre 1984
«Nel giudizio di verificazione di scrittura privata, ai fini delle conseguenze previste dal capoverso dell'art. 219 c.p.c., la mancata comparizione deve necessariamente costituire espressione della volontà della parte medesima di sottrarsi...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2903 del 26 ottobre 1960
«La sospensione della esecutorietà delle sentenze che decidono sulla querela di falso, mira a procrastinare l'esecuzione del capo della sentenza che afferisce al documento e non si estende alla condanna alle spese.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4486 del 24 febbraio 2011
«L'interrogatorio formale reso in un processo con pluralità di parti, essendo volto a provocare la confessione giudiziale di fatti sfavorevoli alla parte confitente e favorevoli al soggetto che si trova, rispetto ad essa, in posizione antitetica e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35217 del 21 settembre 2007
«In base al principio di tassatività delle impugnazioni sotto il profilo soggettivo, la facoltà di impugnazione spetta soltanto a colui al quale la legge espressamente lo conferisce, restando dunque inibita tale facoltà agli eredi dell'imputato...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 20997 del 12 ottobre 2011
«La richiesta di provare per testimoni un fatto esige non solo che questo sia dedotto in un capitolo specifico e determinato, ma anche che sia collocato univocamente nel tempo e nello spazio, al duplice scopo di consentire al giudice la valutazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9150 del 7 giugno 2003
«L'indicazione dei testimoni può avvenire mediante individuazione indiretta di essi tramite la funzione espletata nell'ufficio o nell'ente di cui fanno parte, a condizione che questa consenta una sicura identificazione della persona che si intende...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16151 del 8 luglio 2010
«Se, in linea di principio, sussiste incompatibilità tra l'esercizio contestuale, in capo allo stesso soggetto, delle funzioni di difensore e di quelle di testimone nell'ambito del medesimo giudizio, tale incompatibilità (salva la rilevanza della...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2257 del 8 agosto 1949
«Ai sensi del capoverso dell'art. 268 c.p.c., soltanto al terzo che comparisca volontariamente, anche ad istruttoria ultimata, per l'integrazione necessaria del contraddittorio, è consentito di compiere atti che non sono più consentiti alle altre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21727 del 11 ottobre 2006
«Allorquando sussista una situazione che, in ragione di nessi tra procedimenti pendenti avanti allo stesso ufficio giudiziario, riconducibili alle fattispecie di cui agli artt. 273 o 274 c.p.c., avrebbe dovuto giustificare la rimessione al capo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17468 del 23 luglio 2010
«L'esistenza d'un rapporto di pregiudizialità tra due procedimenti pendenti rispettivamente uno di fronte ad una sezione delle sede centrale del Tribunale e l'altro in sede distaccata dinanzi al medesimo ufficio giudiziario, è ostativa all'adozione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1697 del 25 gennaio 2008
«Nel caso di connessione della stessa causa con altra causa pendente davanti ad un diverso giudice dello stesso ufficio, è inidonea a determinare la nullità della sentenza la violazione dell'art. 274, secondo comma, c.p.c., relativo al dovere del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 667 del 23 gennaio 1984
«Ai fini della sussistenza del rapporto di causalità è sufficiente che l'agente abbia posto in essere una condizione qualsiasi dell'evento, di guisa che quest'ultimo risulti essere conseguenza di quella condotta e non di circostanze aventi una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6396 del 3 maggio 1990
«In tema di omicidio volontario non assume rilievo il criterio della prevedibilità, sia pure in grado elevato, dell'evento morte, ma quello della effettiva previsione del probabile o possibile decesso come conseguenza dell'azione, ciò nonostante...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1497 del 20 maggio 1996
«Allorché il sequestro sia stato disposto su beni privi ormai di rilevanza probatoria, come nel caso di somme depositate presso un'azienda di credito unicamente in relazione alla loro natura di corpo del reato, in vista della possibile confisca di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1283 del 25 gennaio 2010
«Ai sensi dell'art. 282 c.p.c., così come novellato dall'art. 33 della L. 26 novembre 1990, n. 353, la condanna alle spese del giudizio contenuta nella sentenza di primo grado comporta, in quanto tale ed in linea con la tendenza resa manifesta dal...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 2671 del 5 febbraio 2013
«L'istanza di sospensione dell'efficacia esecutiva o dell'esecuzione della sentenza impugnata, formulata ai sensi dell'art. 283 c.p.c., mette capo ad un subprocedimento incidentale, privo di autonomia rispetto al giudizio di merito, sicché la...»