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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 49916 del 2 novembre 2018
«...quale l'indagato aveva eletto domicilio presso il difensore d'ufficio nel verbale di identificazione redatto al momento della sottoposizione a controllo da cui era scaturito il procedimento per il reato di cui all'art. 187, comma 8, cod. strada).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3166 del 22 novembre 1962
«...la riassunzione di cui all'art. 392, il giudice di rinvio, qualora il convenuto non siasi costituito, deve d'ufficio (art. 364) rilevarne la nullità e, conseguentemente, dichiarare, in applicazione dell'art. 393, l'estinzione dell'intero processo.»
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Cassazione civile, sentenza n. 517 del 14 febbraio 1968
«Il principio in base al quale il giudice del merito, quando riconosce esatte le conclusioni del consulente tecnico d'ufficio, non è tenuto ad esprimere le particolari ragioni del suo convincimento non può valere quando lo stesso consulente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3690 del 18 novembre 1974
«Pertanto, il giudice dell'opposizione, rilevata (anche d'ufficio) la inammissibilità della domanda (in quanto non poteva essere proposta nella forma del ricorso per ingiunzione), deve limitarsi a revocare il decreto ingiuntivo, senza procedere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5167 del 8 settembre 1980
«...al processo, può essere disposta ad istanza di parte a norma dell'art. 210 c.p.c. (Nella specie il ricorrente sosteneva che il giudice avrebbe dovuto disporre d'ufficio l'acquisizione al processo della documentazione indicata dall'attore).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4363 del 4 luglio 1981
«Poiché le questioni relative alla legittimazione processuale del soggetto che sia stato chiamato in giudizio come rappresentante di una persona giuridica attengono alla regolarità del contraddittorio e devono essere esaminate d'ufficio, in base...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6420 del 4 dicembre 1981
«...improcedibile, tenuto conto che, anche in tali ipotesi, il processo deve ritenersi introdotto per effetto della notificazione del ricorso, e che i vizi di tale atto, che impediscono lo svolgimento del processo stesso, sono rilevabili d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4081 del 9 luglio 1982
«Nelle obbligazioni pecuniarie (debito di valuta), il maggior danno da svalutazione monetaria, dovendo, ai sensi dell'art. 1224, secondo comma, c.c., essere dimostrato dal creditore, è perciò stesso soggetto (anche) all'onere d'allegazione, sicché...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4857 del 9 settembre 1982
«Nel giudizio di cassazione è preclusa alle parti la possibilità di prospettare nuove tesi di diritto le quali, costituendo un autonomo e diverso sistema difensivo, non svolto e non discusso nelle precedenti fasi del giudizio ed in relazione a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3189 del 9 maggio 1983
«Qualora la citazione sia stata regolarmente notificata, la mancata costituzione del convenuto dà luogo alla dichiarazione della sua contumacia, non impedita né dal fatto che la data dell'udienza indicata in citazione sia diversa da quella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7458 del 17 dicembre 1983
«...del processo civile sulla corrispondenza tra domanda e pronuncia del giudice e sulla specificità dei motivi di gravame, con la conseguente impossibilità di rilevare d'ufficio eventuali nullità della sentenza impugnata, non eccepite dall'opponente.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3808 del 28 giugno 1984
«Nel giudizio soggetto al rito del lavoro, la decadenza del convenuto, ai sensi del secondo comma dell'art. 416 c.p.c., dal diritto di proporre eccezioni processuali e di merito che (come quella di prescrizione) non siano rilevabili d'ufficio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1077 del 9 febbraio 1985
«...o del deposito dei documenti ad opera dell'attore o del convenuto, essendo i relativi termini stabiliti nell'esclusivo interesse delle parti, può essere eccepita nell'udienza di discussione, ma non può essere rilevata d'ufficio dal giudice.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1655 del 26 febbraio 1985
«...— di accettare il processo nello stato in cui si trova, con la conseguente decadenza, ai sensi del secondo comma dello stesso articolo, dalla possibilità di proporre eventuali domande riconvenzionali ed eccezioni non rilevabili d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3287 del 3 giugno 1985
«...il patrimonio di detto danneggiato nella sua originaria consistenza e, pertanto, deve essere quantificata, pure in grado d'appello ed anche d'ufficio, adeguando l'ammontare degli indicati esborsi al mutato potere d'acquisto della moneta.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4931 del 10 ottobre 1985
«...rilevata d'ufficio, in ogni stato e grado del giudizio, purché essa risulti rilevante, oltre che non manifestamente infondata, in connessione con la decisione di questioni sostanziali o processuali che siano state ritualmente dedotte nel processo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5155 del 19 ottobre 1985
«Pertanto, la opposizione proposta con atto di citazione notificato entro il detto termine ma depositato successivamente è da considerare tardiva e tale decadenza è rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado (anche per la prima volta in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5680 del 19 novembre 1985
«Nel rito del lavoro, l'inammissibilità dell'eccezione del convenuto, perché non proposta nel termine fissato a pena di decadenza dall'art. 416 secondo comma c.p.c., è rilevabile d'ufficio, senza che si renda necessaria una sollecitazione da parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3516 del 24 maggio 1986
«Il fatto che nel rito del lavoro le preclusioni poste dagli artt. 416, comma secondo, e 437, comma secondo, c.p.c. riguardino soltanto le eccezioni in senso stretto, e non anche le deduzioni difensive concernenti questioni rilevabili d'ufficio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4402 del 13 maggio 1987
«Nel rito del lavoro il potere del giudice di ammettere d'ufficio mezzi di prova — potere riconosciutogli dall'art. 421 c.p.c. — non può avere ad oggetto anche prove in relazione alle quali si sia verificata una decadenza per l'attore od il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3594 del 28 aprile 1990
«Nel giudizio di legittimità, la preclusione alla proponibilità di questioni nuove opera esclusivamente nel caso di prospettazione di nuovi temi di contestazione non profilati nelle precedenti fasi del giudizio, ossia con riferimento alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 46 del 11 gennaio 1990
«La cessazione della materia del contendere incide sul diritto sostanziale, elimina la contestazione, così come precisata in sede pregiudiziale, e, rendendo superflua ogni ulteriore decisione del giudice, impone a quest'ultimo di darne atto anche...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4750 del 29 aprile 1991
«...del danno da inadempimento e, in particolare, sia quello della possibilità di una liquidazione equitativa sia quello della necessità di tener conto, anche d'ufficio, della svalutazione monetaria sopravvenuta fino alla data della liquidazione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2211 del 23 febbraio 1993
«...considerato e quindi della tempestività e dell'ammissibilità dell'impugnazione incombe alla parte che questa abbia proposto, sicchè il mancato soddisfacimento di tale onere comporta che il gravame deve essere dichiarato d'ufficio inammissibile.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3371 del 22 marzo 1993
«La decisione deliberata in camera di consiglio da un collegio diverso da quello che ha assistito alla discussione, in violazione dell'art. 278, primo comma, c.p.c., è causa di nullità insanabile della sentenza, rilevabile d'ufficio in ogni stato e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2796 del 23 luglio 1994
«Per soddisfare il requisito («esposizione sommaria dei fatti di causa») prescritto, a pena d'inammissibilità (rilevabile d'ufficio), dall'art. 366, primo comma, n. 3, c.p.c., mentre non è necessario che l'esposizione dei fatti costituisca una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1222 del 2 febbraio 1995
«Il giudice del merito ha il potere-dovere di qualificare giuridicamente la domanda sulla base dei fatti dedotti dalla parte, indipendentemente dall'esattezza del nomen iuris attribuitole nell'atto introduttivo e in genere delle prospettazioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1803 del 18 febbraio 1995
«...giudiziale, e che siano stati da lui trascurati sulla base dell'erroneo presupposto che da altri atti del processo (nella specie dalla relazione del consulente tecnico d'ufficio) risultasse una certa rappresentazione dello stesso fatto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2431 del 2 marzo 1995
«...diversa composizione dell'organo decidente può dar luogo a nullità della sentenza, risolvendosi eventuali contrasti ed omissioni con la necessaria prevalenza delle risultanze del fascicolo d'ufficio riguardanti la pronunzia del dispositivo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2877 del 13 marzo 1995
«Conseguentemente, una volta che siano stati indicati come causa della malattia specifici fattori patogeni connessi alle caratteristiche dell'attività lavorativa, e sull'effettività e incidenza di tali caratteristiche si sia esercitato il...»